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Dichiarazione di Paolo GIARETTA

Alla data della dichiarazione: Senatore (Gruppo: PD) 


 

La norma “blocca-processi”, un macigno sulla strada del dialogo per le riforme.

  • (20 giugno 2008) - fonte: partitodemocraticoveneto.org - inserita il 23 giugno 2008 da 31

    Altro che battaglia per la sicurezza! Altro che certezza della pena! Per impedire un solo processo, quello che riguarda il Presidente del Consiglio, se ne impediscono oltre 100.000. Processi che riguardano reati gravissimi: solo per fare qualche esempio processi per stupro, rapina, furto, sequestro di persona, sfruttamento della prostituzione, corruzione, omicidio colposo.
    La Lega parla di combattere l’immigrazione clandestina e la prostituzione di strada. Intanto piega la testa ai voleri di Berlusconi e impedisce lo svolgimento dei processi che riguardano questi ed altri gravissimi reati. Nessuna democrazia moderna ha mai conosciuto quello che sta accadendo nel Parlamento italiano: la sospensione, per legge, del diritto dei cittadini a vedere celebrati i processi, la sospensione per legge del diritto alla giustizia.
    È un fatto molto grave. Grave soprattutto perché non avviene negli interessi della collettività, ma nell’interesse di un uomo solo, il capo del governo Silvio Berlusconi, che vede sospeso il processo sul caso Mills in cui è imputato. È il ripetersi di una storia già vista: l’interesse generale sacrificato al particulare del premier. La norma “sospendi-processi” comporterà danni anche economici per i cittadini che attendono giustizia e intaserà le cancellerie dei tribunali con un carico burocratico insostenibile (dovranno essere spedite a imputati, testi, avvocati centinaia di migliaia di notifiche di rinvio), rallentando ancora i tempi già lenti della giustizia italiana.
    Ma nel decreto sulla sicurezza è contenuto un altro provvedimento che mina le basi della sicurezza dei cittadini: il provvedimento che vieta le intercettazioni telefoniche per reati punibili con pena inferiore ai 10 anni di carcere.
    Non chiamiamoli “non gravi”, pertanto. Non si potrà intercettare per acquisire le prove di reati riguardanti il sequestro di persona, il furto in appartamento lo stupro, lo sfruttamento della prostituzione, l’immigrazione clandestina. Le azioni di contrasto della magistratura e delle forze dell’ordine di bande di criminali, presenti anche nel nostro territorio, saranno molto meno efficaci, perché private di un mezzo fondamentale per le indagini e l’acquisizione delle prove. La destra fa i proclami sulla sicurezza e poi nei fatti colpisce e indebolisce la magistratura e le forze dell’ordine. E la Lega tace. Va chiarito che il diritto alla privacy non c’entra nulla con il provvedimento sulle intercettazioni. La privacy si tutela sanzionando la divulgazione impropria, non spuntando le armi di coloro che sono in prima fila a combattere contro la criminalità. Il Partito Democratico ha scommesso sulla possibilità di un rapporto più civile tra maggioranza e opposizione. Lo abbiamo fatto non per debolezza o creduloneria ma per la convinzione che un clima meno conflittuale tra le forze politiche e intese alte sulle riforme istituzionali ed economiche siano negli interessi del Paese. Abbiamo cercato di farlo naturalmente con il Presidente del Consiglio scelto dagli italiani.
    È chiaro che per impostare in modo costruttivo il rapporto tra maggioranza e opposizione bisogna essere in due a crederci. E bisogna dimostrarlo con degli atti concreti, a cominciare da quello di subordinare gli interessi particolari all’interesse generale. La risposta di Berlusconi è stata netta: prima i suoi interessi, poi (forse) gli intessi generali del Paese. È una gerarchia di priorità che non ci sta bene, ed è chiaro che su questa base è impossibile trovare un’intesa.
    I parlamentari veneti del Partito Democratico continueranno a percorrere la strada difficile di un’opposizione costruttiva, ma certo il premier oggi ha messo un macigno molto ingombrante sulla strada di un percorso comune.

    Fonte: partitodemocraticoveneto.org | vai alla pagina
    Argomenti: giustizia, intercettazioni, parlamento, partito democratico, magistratura, privacy, lega, Silvio Berlusconi | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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