Di cosa ci siamo occupati: dicembre 2020 Fondazione openpolis

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L’appuntamento mensile per aggiornare lettori, community e sostenitori sulle nostre iniziative. Un modo per raccontare meglio e di più le attività della fondazione openpolis.

Emergenza Coronavirus

Abbiamo proseguito anche a dicembre il nostro monitoraggio sugli atti varati dalle istituzioni per far fronte al coronavirus. Atti che, da quando è stato dichiarato lo stato di emergenza, hanno superato la soglia dei 450. Abbiamo anche raccontato come molte di queste misure – specie i sostegni economici a imprese e cittadini – richiedano decreti attuativi per poter essere pienamente operativi. Attualmente tuttavia lo strumento che era stato realizzato dall’ufficio per il programma di governo che consentiva di monitorare lo stato di avanzamento di tali decreti non è utilizzabile. Per questo abbiamo chiesto al governo che non vengano fatti passi indietro sul tema della trasparenza. Inoltre questo mese, in collaborazione con il network internazionale Edjnet, abbiamo approfondito le gare vinte da imprese straniere nel nostro paese. Dall’inizio dell’emergenza pandemica le amministrazioni italiane hanno assegnato quasi 5 miliardi di euro per la fornitura di materiali necessari al contenimento del contagio. Di questi, 1,7 miliardi sono andati a imprese straniere.

Potere politico

A dicembre ci siamo soffermati sulla crisi di governo minacciata da Italia viva e sulla lotta per la leadership che sta lacerando il centrodestra. Dinamiche che abbiamo cercato di interpretare anche in base all’andamento dei sondaggi sul gradimento dei vari partiti. Siamo poi tornati sul tema della riforme del parlamento che sono sostanzialmente in una fase di stallo. Il taglio dei parlamentari deciso dalla riforma e confermato dal referendum potrebbe comportare problemi di efficienza, specialmente al senato. In questo contesto il doppio ruolo dei parlamentari che sono anche membri del governo presenta alcune problematiche. Siamo poi ritornati sul tema delle questioni di fiducia, dopo che il governo l’ha posta sui decreti ristori e immigrazione. Anche per questo motivo, le opposizioni hanno accusato il governo di scarso coinvolgimento delle camere nell’adozione dei provvedimenti. Abbiamo quindi analizzato tutte le volte che il governo ha reso conto in parlamento della propria azione in questi mesi.

Con mappe del potere ci siamo occupati di vari argomenti tra cui le aziende sanitarie commissariate in italia nel 2020. Con il consolidamento dei dati sulle regioni andate al voto a fine settembre è stato poi possibile analizzare il tema della disparità di genere negli organi politici regionali. La polemica tra il vice ministro Pierpaolo Sileri e il direttore generale del ministero della salute ci ha infine portato a riflettere sul difficile rapporto tra politica e vertici amministrativi.

Cooperazione

Sul tema della cooperazione a dicembre abbiamo trattato tre diversi argomenti. Nel primo approfondimento ci siamo occupati della qualità dell’aiuto, riprendendo le analisi del rapporto AidWatch 2020. Successivamente ci siamo concentrati sulla legge di bilancio, in quei giorni in discussione alle camere, con un’intervista a Silvia Stilli, portavoce dell’Associazione organizzazioni italiane di cooperazione e solidarietà internazionale (Aoi). Infine abbiamo diffuso i risultati della peer review della cooperazione italiana nel 2019, che è stata presentata pubblicamente lo scorso 30 novembre.

Accoglienza

A dicembre abbiamo raccontato quali sono gli effetti prodotti dalla mancanza di un sistema ordinario di accoglienza dei richiedenti asilo in Italia. Uno studio dell’Università Bicocca, in collaborazione con openpolis e ActionAid, descrive l’impatto del sistema di accoglienza straordinario sui comuni italiani negli anni precedenti all’entrata in vigore del decreto sicurezza.

Povertà educativa

Proseguono gli approfondimenti dell’osservatorio povertà educativa, curato insieme all’impresa sociale Con i Bambini. Questo mese ci siamo occupati di diritto all’istruzione ed esclusione sociale delle famiglie. L’educazione è uno degli asset strategici per affrontare le sfide che ci attendono nel prossimo futuro. Nonostante gli sforzi fatti negli ultimi anni, però, la spesa pubblica italiana, stando ai dati del 2018, non è ancora tornata ai livelli precedenti la crisi del 2008. Un aspetto di cui tenere conto in vista delle prossime sfide, anche legate alla digitalizzazione delle scuole. Abbiamo approfondito in quali territori siano più presenti le lim, lavagne interattive multimediali. Queste possono essere uno strumento molto utile non solo per l’alfabetizzazione digitale degli alunni, ma anche per stimolare nuovi approcci educativi. Legata alla sfida educativa, resta quella per il contrasto all’esclusione sociale di famiglie e minori. L’anno che sta per finire, segnato dalla pandemia, ha visto una forte contrazione dell’economia. Abbiamo ricostruito come nell’ultima crisi economica a pagare furono soprattutto i bambini e le loro famiglie: ora tutti gli sforzi devono impedire che succeda di nuovo. Sono tante le fragilità già presenti, visibili sotto diversi punti di vista. Ad esempio, sono ancora molte le famiglie con figli che non riescono a permettersi di riscaldare adeguatamente la casa. Con conseguenze che incidono sul disagio familiare e sulla qualità della vita dei nuclei.

Bilanci dei comuni

A dicembre abbiamo proseguito i nostri approfondimenti sui bilanci dei comuni italiani. In occasione della giornata internazionale delle persone con disabilità abbiamo analizzato le spese dei comuni per questo ambito, parte delle politiche per l’inclusione sociale. Ci siamo occupati inoltre degli investimenti delle amministrazioni per il soccorso civile e gli interventi dopo le calamità naturali, a pochi giorni dalla tragica alluvione che ha travolto alcune località della Sardegna. Nel mese di dicembre abbiamo anche esaminato le spese degli enti comunali per la pianificazione urbanistica e l’edilizia abitativa. I comuni, infatti, possono contribuire a tutelare il diritto alla casa anche con gli strumenti di pianificazione territoriale. Infine, ci siamo concentrati sul sistema idrico integrato e la depurazione sul territorio, fondamentale per superare le criticità sulla qualità delle acque che riguardano ancora molti comuni in Italia.

Ambiente

Continua la nostra rubrica su temi ambientali. Questo mese ci siamo occupati innanzitutto dei 41 siti di interesse nazionale in Italia. Si tratta di aree contaminate, inquinate, che costituiscono un pericolo per l’ambiente e per la salute dell’uomo e che per questo devono essere bonificate. Tuttavia il processo di messa in sicurezza è ancora molto indietro per la maggior parte dei siti. Abbiamo poi osservato i cambiamenti climatici nelle nostre città, in particolare per quanto riguarda le temperature e le precipitazioni, un monitoraggio essenziale per mettere in atto strategie di tutela di questi territori. Abbiamo notato come entrambi i fenomeni presentino variazioni, anche ampie in alcune città, tra i valori del 2018 e quelli del periodo di riferimento 2007-2016. Infine, ci siamo occupati del rischio sismico nel nostro paese, osservando in particolare l’andamento nel tempo dei terremoti in Italia e l’esposizione dei beni culturali a questo rischio.

Novità

Il 14 dicembre è stato presentato Open Data L’Aquila, un progetto di ricerca realizzato dal Gran Sasso Science Institute con il contributo di openpolis. Oltre ad alcuni approfondimenti tematici, sul portale sono disponibili una serie di mappe, applicazioni e dataset sul territorio colpito dal terremoto avvenuto in Abruzzo il 6 aprile 2009.

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