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Dichiarazione di Roberto MARONI

Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: Lega)  -  Ministro  Interni (Partito: Lega) 


 

"ESPULSIONI PIU' RAPIDE CON REATO CLANDESTINITA'"

  • (22 maggio 2008) - fonte: AGI - inserita il 22 maggio 2008 da 31

    "Questa e' la ratio del reato di clandestinita': procedere piu' rapidamente ed efficacemente alle espulsioni".
    Ai microfoni di Mattinocinque (Canale5), il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, replica a chi paventa che il nuovo reato introdotto con il 'pacchetto sicurezza' possa solo congestionare le carceri.
    "Fassino - dice Maroni rispondendo a Belpietro - appartiene a quel partito che le carceri le voleva e le vuole svuotare, con l'indulto: io credo sia difficile accettare lezioni da chi ha ridotto l'Italia in questo modo e ha diffuso un clima di grave insicurezza tra i cittadini.
    Il reato di immigrazione clandestina non serve a riempire le carceri, serve ad espellere piu' facilmente chi entra perche' e' previsto l'arresto immediato, il giudizio immediato nel giro di pochi giorni e un immediato provvedimento di espulsione".
    Si tratta di "dare a tutti, in primo luogo all'immigrato, la garanzia di un'espulsione fatta secondo le regole, non con un atto amministrativo ma con un atto giudiziario. Il resto e' solo polemica, che francamente mi pare del tutto fuori luogo quando si parla di sicurezza".

    "E' il nuovo sistema che sostituira' le impronte digitali, un sistema piu' moderno che rendera' piu' efficiente la lotta non solo alla clandestinita' ma alla criminalita' in genere".
    E' il ministro dell'Interno a definire in questi termini la banca nazionale del dna introdotta con il 'pacchetto sicurezza'.
    "Per adesso - ricorda il ministro - l'abbiamo introdotta per garantire i ricongiungimenti, per evitare gli abusi": si tratta di "un accordo europeo che la sinistra non ha mai recepito e che noi recepiamo, a proposito di regole europee e di chi ci fa tanto la lezione su queste cose...".
    "Attualmente i centri di permanenza temporanea sono 10, noi prevediamo che ce ne sia almeno uno in ogni regione".
    "Ci sono molte regioni che non hanno questi centri - spiega il ministro - ci sono delle strutture che abbiamo gia' individuato, per esempio le caserme dismesse o abbandonate, che possono essere rapidamente attrezzate. Non sono carceri, sono centri in cui queste persone saranno tenute fino a che non ci sara' il riconoscimento e l'espulsione: ne abbiamo tante di strutture dismesse, abbandonate, non utiizzate, non sara' impossibile attrezzarle in tempi rapidi.
    Quindi, quando la norma entrera' in vigore, cioe' tra un paio di mesi, prima dell'estate, le strutture saranno pronte e si potra' attuare questo provvedimento che io credo sara' molto, molto efficace".

    Fonte: AGI | vai alla pagina
    Argomenti: sicurezza, immigrazione, ministero Interno, Governo Berlusconi, clandestinità, maroni, lega | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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