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Dichiarazione di Flavio TOSI

Alla data della dichiarazione: Consigliere Provincia Verona (Lista di elezione: Lega)  - Sindaco  Comune Verona (VR) (Partito: Lega)  - Consigliere  Consiglio Comunale Verona (VR) - Consigliere  Consiglio Comunale Verona (VR) (Lista di elezione: Lega) 


 

A Napoli hanno fatto bene

  • (15 maggio 2008) - fonte: Corriere del mezzogiorno - inserita il 15 maggio 2008 da 783
    «Le rivolte scoppiano dove le amministrazioni locali sono in ritardo nel reagire all'invasione e alla proliferazione dei campi rom», ha scritto ieri la Padania, raccontando della «ribellione» di Napoli contro il campo di Ponticelli. «È successo a Napoli — ha continuato il quodiano della Lega Nord — ed è accaduto a Roma nei mesi scorsi: due metropoli che hanno già i loro problemi». Flavio Tosi, sindaco leghista di Verona, un passato come militante della sinistra Dc, condannato per «campagna razzista» contro i nomadi, appena eletto primo cittadino (con un vero trionfo di consensi) sgombrò l'accampamento di Boscomantico e la scuola di Borgo Venezia, quest'ultima occupata da un centro sociale, per realizzarvi un polo di aggregazione per il quartiere. Ora, getta uno sguardo profetico su quanto avviene a Ponticelli: ««Occorre cancellare il rifugio di chi delinque — afferma — e i campi rom sono il rifugio di copertura di chi agisce nella illegalità. Si capisca una buona volta che il problema dei campi abusivi non ha colore politico, ma è il problema politico». Il manifesto del Pd È per questo che il Pd nel quartiere di Ponticelli invoca tolleranza zero, chiede lo sgombero e fa affiggere manifesti dai toni ultimativi quasi come se fosse la Lega? «Schierarsi con chi delinque, vale a dire con chi danneggia le fasce più deboli, è l'errore più grave commesso dalla sinistra degli ultimi anni. C'è tutto un mondo che ha sbagliato strada. Quello stesso mondo che ha confuso i deboli con i delinquenti. Spesso facendosi prendere per mano dalla frangia più radicale, la quale, a sua volta, si è trascinata dietro anche il sindacato. Lo sa che, secondo l'analisi del voto elaborata dal centrosinistra dopo la mia vittoria elettorale, il 47% di coloro che la volta precedente avevano votato Rifondazione ha deciso poi di sostenermi? E questo vuol dire che non sono cambiati i riferimenti dell'elettorato, ma è la sinistra ad aver cambiato indirizzo». A Verona, però, lei ha usato le maniere forti contro i rom. «Macché. Qui a Verona la comunità rumena è la più numerosa. Conta 7mila persone: fanno i muratori, gli artigiani, le badanti. Essi stessi dicono che i rom costituiscono un problema. Il console rumeno ha apprezzato il nostro sforzo di sostenere chi, in piena regolarità, ha mostrato interesse e voglia di integrarsi nel nostro tessuto sociale. Ma molti nomadi non vogliono l'integrazione: il campo diventa un sistema di copertura, consente di mimetizzarsi tra donne, bambini, anziani. Pertanto, il problema si risolve soltanto eliminando questa copertura, sgombrando gli accampamenti». E dopo lo sgombero, i nomadi di Verona dove sono andati? «Erano circa 250. Abbiamo incominciato a sgomberare poco per volta, avvertendo le associazioni di carità che gestivano l'accampamento che era nostra intenzione smantellarlo progressivamente e accompagnarfe il trasferimento con un progetto sociale. Poi, le parrocchie hanno messo a disposizione degli immobili dove i regolari sono stati trasferiti. Oggi monitoriamo costantemente i nuclei familiari alloggiati per accertarne la buona condotta». E i clandestini? «No, quelli, senza campo rom, sono andati via. Così i delinquenti. Insomma, è necessario essere risoluti. Altrimenti scappano da qui e vengono, magari, a Napoli. Tollerare l'illegalità non ha nulla di caritatevole, ma danneggia le comunità locali, finisce per vessarele persone perbene, gli anziani, i bambini, insomma i più deboli». A Napoli cosa si dovrebbe fare? «Il problema è nazionale, non di Napoli o di Verona. Lo sa bene anche il mio amico Bobo Maroni, appena diventato ministro dell'Interno. La soluzione deve essere una: allontanare chi non ha diritto ad essere ospitato. Non c'è alternativa».
    Fonte: Corriere del mezzogiorno | vai alla pagina
    Argomenti: sicurezza, razzismo, romania | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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