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Dichiarazione di Flavio ZANONATO

Alla data della dichiarazione: Sindaco  Comune Padova (PD) (Partito: DS) 


 

«In Italia abbiamo diritto ad avere la certezza della pena, ma bisogna accettare gli usi e i costumi degli stranieri».

  • (03 giugno 2008) - fonte: Il Gazzettino - Padova - inserita il 03 giugno 2008 da 31

    «Il 2 giugno 1946 gli italiani hanno compiuto due scelte lungimiranti: la Repubblica e l'Assemblea Costituente, che ha approvato la Costituzione, garantendo libertà, democrazia, progresso civile ed economico: valori che vanno rinnovati, resi attuali ogni giorno e spiegati ai giovani». Con queste parole il sindaco Flavio Zanonato ha aperto, in piazza dei Signori, la celebrazione della Festa della Repubblica.
    «Condivido - ha dichiarato - la preoccupazione del Presidente Napolitano, che chiede ai cittadini e alle istituzioni di fare la loro parte per fermare ogni rischio di regressione civile.
    Quando nacque la Repubblica si poteva contare sulla volontà, allora diffusa, di ricostruire e far rinascere il Paese attraverso uno sforzo straordinario di solidarietà e unità.
    Oggi si dovrebbe avere la stessa lungimiranza, per superare gli egoismi e guardare serenamente al futuro. Che va deciso nel momento presente, creando condizioni che consentano ai cittadini di vivere nel benessere materiale e morale, in una società coesa, impegnata non ad alimentare conflitti, ma a garantire sicurezza e integrazione. Questa è la grande sfida».

    Il sindaco ha poi ricordato che l'attività di contrasto alla criminalità, condotta da tutte le forze dell'ordine, che lavorano con passione, dedizione, efficienza e una retribuzione inadeguata, ha portato in città a risultati secondo lui straordinari. E, dopo aver accennato alla necessità della «certezza della pena», per non vanificare l'attività della polizia, ha invocato, per migliorare la vita dei cittadini, convivenza pacifica e legalità, capacità di coniugare culture, religioni e sensibilità diverse, senza rinunciare alla propria identità.
    Insomma sapere accettare gli usi e i costumi di popoli diverso dal nostro.
    Sempre nel rispetto dei principi della Costituzione.
    Ha concluso gridando: «Viva la Repubblica, viva l'Italia».

    Fonte: Il Gazzettino - Padova | vai alla pagina
    Argomenti: sicurezza, solidarietà, sindaco, integrazione, veneto, Costituzione | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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