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Dichiarazione di Carlo COVI

Alla data della dichiarazione: Consigliere Regione Veneto (Gruppo: PSE)  - Consigliere  Consiglio Comunale Padova (PD) (Lista di elezione: SDI) 


 

Sulla Moschea: «Avevamo votato una delibera rivelatasi diversa».

  • (27 maggio 2008) - fonte: Il Gazzettino - Padova - inserita il 27 maggio 2008 da 31

    «Sulla questione-moschea non c'è stata, e non ci sarà, alcuna nostra marcia indietro».
    È la premessa con cui il Consigliere dell'Intesa veneta, Carlo Covi, interviene all'interno del dibattito innescatosi sulla costruzione del futuro centro di culto islamico di via Longhin.
    «In Giunta - precisa Covi - i nostri due assessori hanno votato favorevolmente alla delibera di febbraio perché la costruzione della moschea l'abbiamo recepita come un fuori programma dell'amministrazione-Zanonato.
    Poi però, un po' alla volta, sono emersi dei fatti diversi da come ce li hanno raccontati.
    Abbiamo scoperto che l'associazione che il Comune doveva aiutare ha presentato un progetto da circa 800 mila euro, che i soldi non si sa da dove provenissero, e che dopo esserci fatti da garanti per il supermercato dell'ex Serenissima ora ci toccavano altri oneri a favore dei fedeli musulmani».

    «Zanonato non può pensare di fare sempre e comunque tutto da solo.
    E la Giunta non può essere gestita come fosse un'associazione segreta - continua il leader dell'Intesa veneta.
    Sbaglio o il suo programma prevedeva anche la parola partecipazione? Beh, la partecipazione è un concetto di ampio respiro al quale se si toglie il contenuto diventa uno sbadiglio.
    Noi guerre di religione non ne vogliamo fare. E invece qui a una delibera di Giunta, se ne aggiunge una di Consiglio comunale, si condisce con un referendum, a cui si somma una spruzzatina di elezioni comunali, ottenendo uno Stato confessionale».
    «E la spada che Zanonato oggi impugna per la crociata della libertà religiosa - termina Carlo Covi motivando così il suo "no" al documento presentato ieri sera in Consiglio comunale dalla maggioranza di centro sinistra di cui l'Intesa veneta a palazzo Moroni è ancora parte fondante e fondamentale - affonderà la laicità del nostro Stato.
    E ripeto, chi ha 800 mila euro da impegnare e spendere, una moschea se la può realizzare dove vuole.
    Non ha bisogno dell'aiuto di un'istituzione pubblica».

    Fonte: Il Gazzettino - Padova | vai alla pagina
    Argomenti: moschea, centrosinistra, sindaco, Comune, veneto, musulmani | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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