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Dichiarazione di Matteo MECACCI

Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: PD) 


 

Incontro Italia-Cina: solidarieta' italia con governo cinese per terremoto non sia alibi per chiudere gli occhi sulla repressione in Tibet.

  • (10 giugno 2008) - fonte: Radicali.it - inserita il 11 giugno 2008 da 31

    "No al boicottaggio: ma l'Italia alle Olimpiadi stara' con Sarkozy e Gordon Brown che non parteciperanno alla cerimonia, o con Putin, Mugabe e Ahmadinejad?"Domattina il Governo risponde in Commissione Esteri su presenza istituzioni italiane cerimonia Olimpiadi di Pechino.

    Mi preme innanzitutto sottolineare che sarebbe grave se già oggi il Governo italiano annunciasse la sua partecipazione alla Cerimonia di apertura delle Olimpiadi di fronte all'assenza di progressi verso una soluzione politica con il Governo tibetano in Esilio.
    Se e' certamente auspicabile che nell'incontro di oggi tra il Ministro degli Esteri Frattini e il suo omologo cinese Yang Jiechi il Governo Italiano esprima il proprio sostegno e solidarieta' concreta al Governo cinese per la grave crisi umanitaria determinata dal terremoto di alcune settimane fa, occorre pero' che questo non divenga un alibi per chiudere gli occhi su quanto e' avvenuto in Tibet a marzo: e cioè una crisi umanitaria e sociale determinata non da una catastrofe naturale, ma dalla politica di repressione di Pechino.

    Nonostante una mobilitazione internazionale durata alcune settimane, le richieste del Dalai Lama per l'avvio di un'inchiesta internazionale indipendente su quanto accaduto in Tibet e per l'apertura della regione alle agenzie umanitarie internazionali sono state finora disattese da Pechino.
    E anche l'avvenuta ripresa di colloqui tra I rappresentanti del Governo cinese e GLI inviati del Governo tibetano in esilio, non ha finora prodotto nessun progresso per la vita di milioni di tibetani anche per l'assenza del pieno coinvolgimento delle istituzioni internazionali.

    Di fronte alla gravita' di questa situazione assume grande rilievo la decisione che sara' presa dal Governo italiano riguardo alla partecipazione o meno alla Cerimonia di apertura delle Olimpiadi.
    Una partecipazione ad alto livello dei rappresentanti delle nostre istituzioni, lo ripeto, in assenza di progressi, finirebbe per legittimare una politica che rifiuta di adeguarsi alle richieste minime della comunita' internazionale in tema di rispetto dei diritti umani. Si tratterebbe non solo della legittimazione della politica di Hu Jintao, ma anche un incoraggiamento per altri dittatori come Mugabe o Ahmadinejad che rifiutano di collaborare con le istituzioni internazionali.

    Alla fine l'Italia e' chiamata a scegliere se stare dalla parte di Sarkozy, e Gordon Brown, che hanno annunciato di non prender parte alla Cerimonia di apertura delle Olimpiadi, o se legittimare la politica di una "coalizione di dittatori".

    Di seguito il testo dell'interrogazione a risposta immediata cui risponderà mercoledì 11 giugno il Governo presso la Commissione Esteri della Camera alle ore 9.
    Interrogazione a risposta in Commissione 5-00050
    presentata da
    MATTEO MECACCI
    giovedì 29 maggio 2008 nella seduta n.011
    MECACCI, BERNARDINI, BELTRANDI, ZAMPARUTTI, FARINA COSCIONI, VERNETTI, MARAN e BARBI. -
    Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro degli affari esteri.
    - Per sapere - premesso che:
    in data 30 aprile l'Ambasciatore della Repubblica popolare cinese in Italia, Sun Yuxi ha dichiarato riguardo all'eventuale partecipazione delle autorità politiche italiane all'inaugurazione dei giochi olimpici, che: «Abbiamo mandato inviti alle massime autorità italiane, ma finora non abbiamo ricevuto una risposta precisa» -:
    se il Governo intenda partecipare all'inaugurazione dei giochi olimpici di Pechino in assenza di progressi nel rispetto dei diritti umani in Cina, a partire in particolare dal continuo rifiuto delle autorità cinesi di consentire all'ONU di istituire una Commissione di inchiesta internazionale sulla repressione delle manifestazioni svoltesi in Tibet nelle settimane scorse, e di consentire all'Alto Commissario ONU per i diritti umani e ai Rapporteur Speciali dell'ONU di visitare la regione, come richiesto dalla risoluzione approvata dal Parlamento europeo lo scorso 7 aprile;
    se non intenda avviare con urgenza una discussione a livello dei Capi di Stato e di Governo europei per la definizione di una posizione comune dei Governi UE riguardo alla partecipazione alla cerimonia di inaugurazione dei Giochi Olimpici, come richiesto dalla Risoluzione approvata dal Parlamento europeo lo scorso 7 aprile;
    se non intenda operare a livello dei Capi di Stato e di Governo europei affinché procedano al più presto a invitare il Dalai Lama a Bruxelles per colloqui politici sulla situazione in Tibet e le relazioni con la Repubblica popolare cinese.
    (5-00050)

    Fonte: Radicali.it | vai alla pagina
    Argomenti: Tibet, Governo Berlusconi, Olimpiadi, cina, radicali al Parlamento | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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