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Dichiarazione di Rita BERNARDINI

Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: PD)  - Assessore Provincia Avellino (Partito: Radicali italiani) 


 

Gay Pride di Roma: inaccettabile da parte della Prefettura il diniego di utilizzo di piazza San Giovanni.

  • (06 giugno 2008) - fonte: Radicali.it - inserita il 06 giugno 2008 da 31

    Il diniego della Prefettura e Questura di Roma agli organizzatori del Gay pride di utilizzare Piazza San Giovanni, come punto d'arrivo della manifestazione, è del tutto ingiustificato.
    La motivazione data sarebbe quella che è "inopportuno" che il Gay pride si concluda nello stesso luogo dove ha sede una Basilica all'interno della quale, alle ore 21 - dopo un'ora dalla conclusione del pride! - si svolgerà un convegno e canterà un coro.
    Insomma, le motivazioni del diniego non riguardano l'ordine pubblico o aspetti giuridici ma soltanto questioni di 'inopportunità', perchè canterà un coro.

    Nell'esprimere tutta la nostra solidarietà e vicinanza alle Associazioni organizzatrici del Gay Pride di Roma, giudichiamo questo diktat imposto dalle autorità un pericoloso precedente che nega il diritto costituzionale a manifestare liberamente il proprio pensiero.
    Per queste ragioni, sabato 7 giugno, alle ore 20.50, insieme a parlamentari, dirigenti e militanti radicali, con esponenti del movimento lgbt e, tra gli altri, Elettra Deiana dirigente di Rifondazione Comunista e Saverio Aversa, responsabile nazionale Diritti e Culture delle differenze per Rifondazione Comunista, ci imbavaglieremo davanti all'ingresso della Basilica di San Giovanni, nella stessa ora in cui il Coro inizierà i suoi canti.

    Fonte: Radicali.it | vai alla pagina
    Argomenti: gay, chiesa, roma, rifondazione comunista, prefetto, radicali al Parlamento, Pride, libertà di espressione, questore, diritti costituzionali | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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