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Dichiarazione di Franco Frattini

Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: FI)  -  Ministro  Affari Esteri (Partito: PdL) 


 

«Lavorate contro Roma» Lite Frattini-sinistra Ue.

  • (03 giugno 2008) - fonte: Corriere della Sera - Lorenzo Salvia - inserita il 03 giugno 2008 da 31

    «In Europa i nostri deputati di sinistra lavorano contro l’Italia».
    Prima di entrare alla Farnesina come ministro degli Esteri, Franco Frattini è stato per più di tre anni a Bruxelles, vice presidente della commissione europea. Anche per questo l’accusa lanciata nell’intervista di ieri al Giornale fa ancora più rumore.

    A cosa si riferisce Frattini? Nei giorni scorsi a Bruxelles si era sparsa la voce di una possibile bocciatura del decreto italiano sui rifiuti, quello approvato nel primo consiglio dei ministri del nuovo governo che prevede l’apertura di dieci discariche e nuove sanzioni per chi si oppone.
    «Sarebbe davvero un paradosso - dice Frattini -. Altro che una condanna, mi aspetto un plauso.
    Anche se ormai a Bruxelles c’è chi soffia contro l’Italia appena gli si presenta un appiglio». E questo lo spunto per l’accusa.
    L’intervistatore dice che a far nascere quella voce non sarebbero stati gli uffici del commissario all’Ambiente ma documenti «consegnati al commissariato da italiani».
    Poi fa il nome della Verde Monica Frassoni.

    Frattini non smentisce. Anzi: «Devo dire con franchezza - risponde - che durante i tre anni e mezzo di lavoro a Bruxelles, ho visto troppi italiani remare contro il loro Paese.
    Pensi, che qualcuno è arrivato a rimproverarmi di essere poco anti italiano, come se tutta la commissione lo dovesse essere».
    E ancora: «Per cui questa voce che filtra... per carità!, non ho elementi ma non mi stupisce.
    Spero non sia così per amor di Patria».
    Parlamentari italiani che remano contro l’Italia.
    Un’accusa pesante che nel pomeriggio trova il sostegno di Italo Bocchino, vice capogruppo del Popolo delle libertà alla Camera: «In Europa ci sono deputati italiani di centrosinistra che, anziché pensare all’interesse generale del Paese e dei nostri concittadini, guardano all’interesse meschino di parte e lavorano per screditare le proposte e le decisioni del governo Berlusconi».

    L’intervista di Frattini è stata letta con attenzione da tutti i deputati italiani al Parlamento europeo.
    Giro frenetico di telefonate, poi undici parlamentari della sinistra Arcobaleno, più il radicale Marco Cappato, decidono di replicare.
    «Non crediamo che essere in favore della legalità sia un comportamento anti italiano, specialmente quando le normative Ue difendono l’ambiente e la salute dei cittadini italiani», scrivono tra gli altri Giovanni Bèrlinguer, Vittorio Agnoletto e Claudio Fava, oltre alla stessa Frassoni.
    Secondo i dodici europarlamentari, il «decreto contestato ha come obiettivo quello di derogare ad ogni regola e di buttare nelle discariche di tutto, almeno potenzialmente».
    Per questo, concludono, le «dichiarazioni del ministro sono fuori luogo nel metodo e nel merito».

    Botta e risposta a parte, resta il problema del decreto e del giudizio dell’Unione europea.
    Per sapere davvero cosa ne pensa Bruxelles bisognerà aspettare ancora qualche giorno.
    Ieri il commissario all’Ambiente, Stavros Dimas, ha detto di «non aver ancora visto il testo» e che per ora c’è stato solo un incontro tecnico: «Se avremo delle preoccupazioni le comunicheremo al governo italiano».
    Il parere arriverà comunque prima della conversione in legge. A giorni è atteso un incontro tra lo stesso Dimas e il sottosegretario ai Rifiuti Guido Bertolaso.

    Fonte: Corriere della Sera - Lorenzo Salvia | vai alla pagina
    Argomenti: parlamento europeo, UE, europa, pdl, Ministro degli esteri, Governo Berlusconi, parlamentari | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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