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Dichiarazione di Giulio TREMONTI

Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: FI)  -  Ministro  Economia e Finanze (Partito: PdL) 


 

Mutui: «Azzerati i costi della portabilità»

  • (27 maggio 2008) - fonte: Il Sole24ore - Nicoletta Cottone - inserita il 27 maggio 2008 da 31

    È un esperimento di democrazia condivisa , dove si intrecciano risparmio e casa. Il ministro dell'Economia Giulio Tremonti presenta così l'accordo con l'Abi, previsto dal decreto legge fiscale che andtrà in Gazzetta Ufficiale oggi stesso, martedì 27 maggio.
    «In questi ultimi due anni - spiega Tremonti - troppe famiglie si sono trovate nella trappola fra stipendio fisso e mutuo variabile».
    L'accordo ridefinosce modalità e criteri di rinegoziazione dei mutui a tasso variabile stipulati per l'acquisto, la costruzione e la ristrutturazione dell'abitazione principale.
    La rinegoziazione, che si applica dalla prima rata successiva al 1° gennaio 2009, dovrà assicurare la riduzione dell'importo della rata a un ammontare pari a quello della rata che si ottiene applicando all'importo originario del mutuo il tasso di interesse come risultante dalla media aritmetica dei tassi applicati ai sensi del contratto del 2006. L'importo così calcolato resta invariato per la durata del mutuo.
    La differenza tra l'importo della rata dovuta secondo il piano originario di ammortamento e quello risultante dall'atto di rinegoziazione è addebitato su un conto di finanziamento accessorio al tasso che si ottiene in base all'Irs a 10 anni, alla data di rinegoziazione, maggiorato di uno spread dello 0,50 per cento.
    In caso il saldo fosse a favore del mutuatario la differenza sarà imputata a credito sul conto di finanziamento accessorio.
    L'eventuale debito del conto accessorio sarà rimborsato dal cliente con rate costanti di importo uguale alla rata di rinegoziazione. L'ammortamento è calcolato sulla base dello stesso tasso a cui è regolato il conto accessorio, purché più favorevole al cliente.
    Le garanzie restano le stesse del mutuo originario. Banche e intermediari finanziari che aderiscono alla convenzione dovranno formulare ai clienti le proposte di rinegoziazione entro 3 mesi dalla data di entrata in vigore del decreto fiscale.
    Le operazioni di rinegoziazione sono esenti da imposte e tasse.
    Banche e intermediari finanziari non dovranno applicare costi ai clienti.

    Fonte: Il Sole24ore - Nicoletta Cottone | vai alla pagina
    Argomenti: mutui, banche, Governo Berlusconi, ministro Economia | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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