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Dichiarazione di Cesare CURSI

Alla data della dichiarazione: Senatore (Gruppo: FI)  - Pres. commissione Industria, commercio, turismo Senato


 

IL NUCLEARE SERVE PER MODERNIZZARE IL PAESE. - Intervista

  • (25 maggio 2008) - fonte: AGI - Simona Manna - inserita il 25 maggio 2008 da 31

    Il Governo rilancia sul nucleare e annuncia tempi brevi per la costruzione di nuove centrali. Una scelta che serve per “dare una risposta in termini di modernizzazione di questo Paese e del sistema della globalizzazione che ci sta portando dal punto di vista economico al massacro”, spiega il senatore del Pdl Cesare Cursi, presidente della Commissione Industria, commercio e turismo.

    Dunque a breve l’Italia tornera’ al nucleare?
    “Sì, io penso che il nucleare meriti tutta la considerazione, e’ un tema che infatti ha fatto parte del nostro programma elettorale.
    Quindi cominciamo a lavorarci seriamente, nel pieno rispetto di quelle che sono le funzioni della Commissione, alla base di un progetto che il Governo ha già in animo di presentare.
    Poi vedremo le diverse posizioni, che abbiamo già visto anche nel dibattito elettorale.
    Quanto e’ fattibile tornare al nucleare per un Paese che vent’anni fa lo ha bocciato senza mezzi termini?
    Dopo 20 anni penso che il Paese, alla luce di quello e’ accaduto e soprattutto nel discorso legato alla salute, si nasconda dietro un dito.
    Basterebbe pensare a Chernobyl e a quello che ha creato a suo tempo pur stando migliaia di chilometri lontano: noi abbiamo alle nostre frontiere, in Svizzera e in Francia, centrali nucleari.
    Vent’anni fa l’argomento era stato affrontato in un certo modo, oggi viene affrontato in maniera diversa. Proprio recentemente quelli che erano i piu’ grossi avversari del nucleare sembra che abbiano cominciato a capire che forse vale la pena di pensarci in maniera seria, a farlo e a pensare a fare le centrali nucleare anche velocemente.
    Scajola annuncia che la costruzione delle prime nuove centrali avverra’ entro cinque anni. Quindi si tratterà di nucleare di III generazione, visto che per la IV generazione si parla di tempi ben piu’ lunghi?
    Io penso che le affermazioni del ministro, conoscendo la serietà e la competenza con la quale affronta gli argomenti, vadano sposate nel senso che sono frutto di studi e approfondimenti. Quindi mi trovo d’accordo con quello che ha detto. Penso che probabilmente sara’ un nucleare di terza generazione.
    Chi contesta il nucleare evidenzia che i problemi sono legati allo smaltimento delle scorie, ai costi molto alti, alla sicurezza degli impianti e al rischio di proliferazione. Sono difficoltà che saranno risolte?
    Io penso che nel momento in cui si affronta un argomento del genere, conoscendo gli sviluppi e soprattutto le nuove cose che sono state realizzate in termini di sicurezza, questo processo verra’ accompagnato da nuove tecnologie che ci faranno stare tranquilli. Parlo di tecnologie che abbiano come obiettivo quello della tutela della salute e quindi la tutela dei cittadini.
    Il nucleare per il Governo e’ anche una risposta all’emergenza dei cambiamenti climatici?
    Sì, dal dibattito in corso nel Paese si rileva che i cittadini hanno cominciato a capire che forse i troppi no hanno portato l’Italia -senza motivazioni - indietro nel mondo, a livello sia europeo che internazionale.
    Bisogna cominciare a pensare a qualche sì, senza con questo dimenticare che bisogna tutelare la compatibilità del nuovo rispetto al tema dell’ambiente. Io credo che sia possibile oggi farlo, senza dire sempre no.

    Fonte: AGI - Simona Manna | vai alla pagina
    Argomenti: Energia nucleare, nucleare, pdl, Governo Berlusconi | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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