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Dichiarazione di Giancarlo GALAN

Alla data della dichiarazione: Pres. Giunta Regione Veneto (Partito: FI)  - Consigliere Regione Veneto (Lista di elezione: FI) 


 

Mi candido a guidare i sindaci.

  • (23 maggio 2008) - fonte: Il Gazzettino - Giorgio Gasco - inserita il 23 maggio 2008 da 31

    «Una battaglia che può andare lontano»

    «Desidero essere il primo interlocutore di un movimento che può portare la nostra comune battaglia a livello nazionale».
    E allora «il movimento dei sindaci è positivo perché è una ulteriore presa di coscienza dal basso della necessità del federalismo fiscale».
    Era certo che Giancarlo Galan, governatore del Veneto, non si sarebbe lasciato scappare l'occasione di guidare la nuova protesta federalista avviata dai sindaci.
    Non poteva mancare all'appuntamento organizzato oggi al Palazzo della Ragione a Padova dalle fasce tricolori che vogliono trattenere nelle proprie casse il 20\% del gettito Irpef "prodotto" nei rispettivi territori.
    L'interlocutore dei sindaci è il governo, attraverso il sottosegretario all'Economia, il veronese Alberto Giorgetti.
    Ed è evidente che Galan non può permettersi di essere assente, tanto più che l'occasione gli è propizia per mettere in chiaro la sua posizione («Il Nordest sono io») con la Lega.
    Non a caso il Carroccio non vede di buon occhio l'iniziativa, nata spontaneamente nel Trevigiano, roccaforte storica della Lega, e cresciuta numericamente tanto da invadere il campo del centrosinistra con le adesioni, anche se con qualche dose di scetticismo, di sindaci come Cacciari (Venezia), Variati (Vicenza) e Zanonato (Padova).
    Non solo, la Lega non gradisce perché la discesa in campo dei sindaci va in rotta di collisione col ruolo del Carroccio come propositore di tutto ciò che sa di federalismo, ma soprattutto perché contrasta l'ipotesi del ministro Bossi che preferisce il modello lombardo: 80\% dell'Iva e il 15\% dell'Irpef.

    Per questo il consigliere regionale della Lega Maurizio Conte ha deciso di chiarire la posizione del partito.
    Non per attaccare l'iniziativa dei "comunardi", anche se si può ipotizzare che l'obiettivo sono loro, quanto per mettere in guardia «dalle sirene del centrosinistra, dalle imitazioni federaliste, da chi in nome del federalismo ha bloccato le riforme autonomiste del Nord», in riferimento alla presenza di sindaci di quell'area politica, invitati all'appuntamento di oggi proprio da Zanonato. In fondo, «ora ai tavoli del Governo siede la vera forza federalista, la Lega, che lavorerà per portare a casa le riforme necessarie a dare al Veneto e a tutto il Nord le risorse economiche merita e di cui ha bisogno». E «attenti» perché «in questa iniziativa che coinvolge i sindaci vedo l'azione del cosiddetto "governo ombra", spalleggiato, nella circostanza, da chi ha perso le elezioni, come l'Udc».

    I centristi non ci stanno. Antonio De Poli, presidente dell'Udc veneto ricorda che l'iniziativa sul federalismo, etichettata «come trappola del centrosinistra», è invece un «accordo partito dei sindaci del Trevigiano al quale hanno aderito anche sindaci dei comuni del Padovano, capitanati da Zanonato e dal sindaco di Teolo, Lino Ravazzolo esponente di An», che ha trovato l'appoggio del sottosegretario Giorgetti, parlamentari, amministratori locali, dell'Udc «e del governatore Galan».
    Quindi la stoccata: «Forse alla Lega non piace l'idea di non essere padre di un'iniziativa sul federalismo, e cerca ogni pretesto per screditarla».

    Fonte: Il Gazzettino - Giorgio Gasco | vai alla pagina
    Argomenti: udc, federalismo fiscale, regione veneto, Lega Nord, Governo Berlusconi, governatore, sindaci | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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