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Dichiarazione di Paolo GIARETTA

Alla data della dichiarazione: Senatore (Gruppo: PD) 


 

Triplice fallimento del Governo su economia, sicurezza e federalismo.

  • (02 marzo 2009) - fonte: official web site - Partito Democratico Veneto - inserita il 03 marzo 2009 da 31

    Fa bene il Segretario Franceschini a ricordarci i pochi giorni che mancano allo svolgimento delle elezioni europee e amministrative.

    Sulle prime si giocherà la capacità del PD di richiamare al voto e al consenso gli elettori delusi, sulle seconde prevalentemente la capacità di presentare alleanze e programmi convincenti e legati alle particolarità territoriali, con candidati sindaci autorevoli e credibili.

    Questa del resto è la forza autentica del PD nel Veneto.

    Franceschini ha avuto un esordio positivo. Sia con gesti simbolici che hanno colpito il nostro elettorato (il giuramento sulla Costituzione), sia per i temi sollevati (il tradimento del Nord, i diritti dei lavoratori), sia con una comunicazione semplificata e perciò efficace.

    È stato coraggioso anche nella discontinuità: un ufficio politico snello, con gente nuova espressione dei territori, l’eliminazione del Governo Ombra che non era riuscito ad essere un vero punto di riferimento per l’organizzazione dell’opposizione.

    Naturalmente i problemi sono tutti sul tappeto ma occorre non disperdere le nostre energie e concentrarsi sugli evidenti fallimenti dell’azione del governo, che incominceranno ad avere un impatto sull’opinione pubblica: critica semplice, serrata, concreta, accompagnata dalle proposte alternative altrettanto concrete e semplici.

    Il fallimento più grave riguarda la gestione della crisi economica.
    Prima ampiamente sottovalutata, poi affrontata con un approccio inadeguato. I dati drammatici sulla attività industriale (a dicembre -11% il fatturato e -14% gli ordini) e di conseguenza sull’occupazione fanno capire che primavera ci attende.

    Bisogna insistere su questi punti: troppi lavoratori senza alcuna tutela, troppe piccole imprese lasciate senza credito, la pressione fiscale che non scende né per le famiglie, né per le imprese, al contrario tagli di servizi essenziali per le famiglie. Unici privilegiati: i redditi più elevati (eliminazione dell’ICI sulle fasce di reddito alto) e gli evasori (indebolimento per gli strumenti della lotta all’evasione. Qui il PD ha fatto proposte precise e dettagliate.

    Il secondo fallimento riguarda le politiche per la sicurezza.
    Non si sono mantenute le promesse. Non dobbiamo avere paura di ripeterlo sempre. Per nascondere il fallimento si fanno nuove promesse e nuovi slogan che sono la prova del fallimento e generano nuove insicurezze: le ronde, i medici delatori, ecc.

    Le prese di posizione degli organi di rappresentanza di polizia e carabinieri sono eloquenti: si sono stufati di fare le badanti di attivisti politici. Le molte marce indietro del ministro degli Interni offrono un terreno di attacco. Invece di dare sicurezza ai cittadini si creano ulteriori condizioni di insicurezza (diffusione delle malattie per mancate cure, conflitti tra squadracce politicizzate). La strada è un’altra: risorse adeguate in termini di mezzi e retribuzioni, coordinamento efficace delle forze dell’ordine.

    Il terzo fallimento riguarda le politiche istituzionali, le riforme che dovrebbero essere dalla parte dei cittadini. La giustizia privata dei mezzi necessari per indagare su reati gravissimi (per tutti i più diffusi reati di allarme sociale dagli stupri allo spaccio di droga le forze dell’ordine hanno trovato rapidamente i colpevoli proprio con lo strumento delle intercettazioni telefoniche che il governo vuole eliminare), la scuola impoverita priva le famiglie di servizi essenziali, dando alle famiglie due sole alternative : costose scuole private o costosi servizi aggiuntivi per i doposcuola.

    Un timido federalismo promesso per il futuro lontano, la certa penalizzazione degli enti locali per il presente, il premio alle amministrazioni clientelari, le punizioni per quelle efficienti. Perfino su un tema così delicato e sensibile come il testamento biologico fanno prevalere un clima di scontro ideologico, irrispettoso delle libertà dei cittadini.

    La materia c’è, occorre concentrarci su questi temi e non su una continua e deprimente autoanalisi.

    Ho ricevuto qualche critica per le mie affermazioni nel precedente “Primo Piano” circa la militanza affidata alla rete. Non sottovaluto affatto questo strumento. Ne è una prova l’investimento che facciamo sul sito regionale che con oltre 20 mila contatti mensili è un preziosissimo strumento di dialogo e informazione.

    Il punto è se usiamo prevalentemente questo strumento per comunicare le nostre delusioni, le nostre insicurezze, le nostre frustrazioni (che pure ci sono e certamente non mancano i motivi per averle) oppure per svolgere una vigorosa azione politica, di comunicazione ed informazione sui fallimenti della maggioranza, sulle nostre proposte e su una idea di Italia più libera e più giusta, più capace di dare opportunità a tutti che infine è l’ideale per cui ci battiamo.

    Fonte: official web site - Partito Democratico Veneto | vai alla pagina

    Argomenti: intercettazioni, privilegi, tagli, voto, pd, elezioni europee, veneto, Governo Berlusconi, forze dell'ordine, ronde, ministro Interno, elezioni amministrative, crisi economica, cittadini | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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Commenti (1)

  • Inserito il 03 marzo 2009 da 861
    Il governo fallisce e il Pd inveisce. Da Parmenide in poi i partiti non hanno mai dato tranquillità all'uomo:"...i mortali che nulla sanno vanno errando, uomini a due teste guidati dissenata-mente. Sono trascinati, sordi e ciechi ad un tempo sbalorditi, razza di uomini senza giudizio, dai quali essere e non essere sono considerati la medesima cosa e non la medesima cosa, e perciò di tutte le cose c'è un cammino che è reversibile. Parmenide.

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