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Dichiarazione di Donatella PORETTI

Alla data della dichiarazione: Senatore (Gruppo: PD) 


 

Pd e testamento biologico. «Politicamente la notizia è che il Pd sfiducia Marino. Ora rischia la linea sul fine-vita».

  • (12 febbraio 2009) - fonte: La Repubblica - Carmelo Lopapa - inserita il 12 febbraio 2009 da 31

    Il Pd sostituisce in corsail suo "caposquadra" nella commissione Sanità del Senato che sta accelerando verso l`approvazione della legge sul testamento biologico. Il luminare dei trapianti Ignazio Marino va a presiedere la commissione di inchiesta sul Servizio sanitario e deve lasciare il testimone (di capogruppo in quell`organismo) a Dorina Bianchi. Entrambi cattolici, quest`ultima ex udc, fino a qualche tempo fa militante teodem e ora vicina a Beppe Fioroni. La decisione matura in seno al partito, viene messa ai voti e passa. Questione di «riequilibrio interno», ma giunge all`indomani della battaglia portata avanti sul caso Eluana da Marino e soprattutto a ridosso del voto sul fine vita. E tra i laici del Partito democratico scoppia una mezza rivolta. Semplice avvicendamento tecnico, spiegano dal Pd. Marino a ottobre aveva presentato le dimissioni da capogruppo in commissione perché era stato eletto presidente di un altro organismo, quello di inchiesta sul Sistema sanitario.

    Atto dovuto pro forma, che infatti era rimasto nel cassetto della Finocchiaro negli ultimi tre mesi. Il professore porta avanti il suo ddl sul testamento, poi la battaglia per lo stop all`alimentazione di Eluana. Finché ieri non viene deciso il cambio della guardia. Il timore espresso dai più critici è che possa subire adesso contraccolpi la linea che il Pd ha portato avanti sul testamento biologico. Tanto più che la senatrice Bianchi non fa mistero di condividere (salvo alcuni dettagli) il ddl Calabrò della maggioranza e che tanti, dall`opposizione, giudicano restrittivo. E a lei, alla senatrice, spetterà il compito di presentare la relazione di minoranza in commissione. «E un testo migliorabile, soprattutto per alcuni profili quali il ricorso al notaio, ma in linea di massima condivido l`impostazione» spiegava ancora ieri la Bianchi prima di entrare in aula. Lunedì scorso, insieme al collega di gruppo Claudio Gustavino, aveva votato in commissione il ddl del governo Berlusconi che prevedeva la ripresa dell`alimentazione per Eluana. La riunione dei senatori Pd che ha formalizzato la decisione si è tenuta in mattinata. Presenti i soli componenti della commissione e Albertina Soliani a rappresentare la capogruppo Finocchiaro.

    Dibattito, voto, alla fine prevale la linea dettata dai vertici. Decidono di non infrangere l`unanimità e dire sì all`avvicendamento anche le due più critiche, Franca Chiaromonte e la radicale Donatella Poretti, ma non senza far sentire le loro ragioni. Fiorenza Bassoli invece ha preferito non partecipare affatto alla riunione. «Sarebbe stato opportuno avere come capogruppo una figura dialogante - racconta - Invece la Bianchi, a mio parere, non rientra in quella configurazione. Per questo ho espresso i miei dubbie non ho partecipato. Non intendo drammatizzare, ma spero che tutto questo non renda più difficile il nostro lavoro in commissione, dove abbiamo sempre avuto una posizione laica e aperta». Franca Chiaromonte, senatrice di lungo corso, lo ha detto davanti ai suoi e lo ripete: decisione «inopportuna, intempestiva, Marino aveva ancora un ruolo da svolgere in quella commissione, la sua competenza è utilissima, come ha dimostrato finora, e lo sarebbe stata ancor più adesso». Ma la più agguerrita è la Poretti: «Mediaticamente e politicamente la notizia è che il Pd sfiducia Marino. Se non fosse stato così, la decisione sarebbe stata rinviata. Si è atteso tanto, tre mesi, si potevano attendere altre due settimane, giusto l`approvazione del testamento biologico».

    E invece? «Invece hanno il problema di riequilibrare gli incarichi interni tra ex Ds e Margherita, sono prevalse le ragioni della spartizione: mi dicono lei sia molto vicina a Fioroni, fatti suoi. Noi denunciamo tutta l`inopportunità politica della sostituzione in questo momento. Ho dei dubbi sulla linea che il Pd farà propria, adesso». Invece la Soliani ha garantito che proprio la linea non cambierà, qualunque sia il capogruppo, che non bisogna «farne un dramma». D`altronde il Pd è atteso alla prova del voto a breve, nel giro di un paio di settimane in commissione. Ignazio Marino si tiene lontano dalle polemiche. «Non ci sono commenti da fare. E un avvicendamento tecnico necessario perché sono presidente di una commissione di inchiesta - taglia corto - Sono convinto che il lavoro portato avanti finora sul testamento biologico proseguirà. E ne ho personale assicurazione anche dal presidente Finocchiaro».

    In commissione è ripreso ieri l`esame del testo della maggioranza, tappe forzate per inviarlo in aula entro fine mese. Ma ieri l`ex magistrato del Pdl, Roberto Centaro, non ha lesinato rilievi di natura giuridica sul ddl. Da martedì il confronto entrerà nel vivo.

    Fonte: La Repubblica - Carmelo Lopapa | vai alla pagina

    Argomenti: cattolici, testamento biologico, pd, radicali al Parlamento, teodem, laici, Eluana Englaro, commissione sanità, DDL | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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