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» Testamento biologico. «Linea comune del Pd»
Dario FRANCESCHINI in data 24 febbraio 2009
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» Testamento biologico. «Non è compito di Franceschini entare nel merito»
Dorina BIANCHI in data 24 febbraio 2009
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» 'Le mie posizioni strumentalizzate'
Francesco RUTELLI in data 24 febbraio 2009
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» Testamento biologico. 270 gli emendamenti presentati in Commissione Sanità.
Donatella PORETTI in data 23 febbraio 2009
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» "Un partito serio decide a maggioranza anche sull'etica" - INTERVISTA
Ignazio Roberto Maria MARINO in data 20 febbraio 2009
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» «Franceschini? Con lui un'altra legnata» - INTERVISTA
Massimo Cacciari in data 19 febbraio 2009
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» "Troppo gelo intorno a me ora farò il militante semplice"
Valter VELTRONI in data 18 febbraio 2009
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» Fallimento di una politica non di un uomo
Paolo FERRERO in data 18 febbraio 2009
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» «Sono spaesato, mi ha voluto Walter, su suggerimento di Rutelli... [Dalla base sale un urlo sul web "Adesso via tutta la nomenklatura"]
Andrea SARUBBI in data 18 febbraio 2009
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» "Cosa farò adesso? Il mio futuro è nel Pd"
Renato SORU in data 17 febbraio 2009
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» «Se vince la linea di Marino la convivenza nel Pd diventa impossibile» - INTERVISTA
Paola BINETTI in data 17 febbraio 2009
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» Il testamento garantisca le libertà costituzionali - INTERVISTA
Marco PERDUCA in data 14 febbraio 2009
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» Testamento biologico. No di Marino al ddl. "Se passa necessario il referendum".
Ignazio Roberto Maria MARINO in data 14 febbraio 2009
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» «Su Eluana campagna da Goebbels, i democratici reagiscano in piazza» - INTERVISTA
Emma BONINO in data 13 febbraio 2009
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» Milioni per salvare i bilanci di Palermo: «Ora i ministri veneti del Pdl si dimettano»
Paolo GIARETTA in data 13 febbraio 2009
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» Fine vita, dopo Eluana il Pd abbia più coraggio
Barbara POLLASTRINI in data 13 febbraio 2009
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» "Il mio impegno per una legge sul testamento biologico, che rispetti la libertà di cura e l'autodeterminazione di ogni persona, non è in discussione".
Ignazio Roberto Maria MARINO in data 13 febbraio 2009
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» Coordinamento Nord. «Sfida alla Lega sul federalismo»
Paolo GIARETTA in data 13 febbraio 2009
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» PROPOSTO A MARRAZZO CAMBIO SCALIA-DI STEFANO
Roberto Morassut in data 12 febbraio 2009
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» Testamento biologico. "Il Pd ha scelto di non scegliere. E ha perso" - INTERVISTA
Emma BONINO in data 12 febbraio 2009
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» Pd e testamento biologico. «Politicamente la notizia è che il Pd sfiducia Marino. Ora rischia la linea sul fine-vita».
Donatella PORETTI in data 12 febbraio 2009
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» Testamento biologico. «Primarie sulla legge del fine vita» - INTERVISTA
Ignazio Roberto Maria MARINO in data 12 febbraio 2009
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» Ronde. "Evitare l'anarchia. Necessari regolamento, albo e corsi di formazione"
Giampietro MARCHESE in data 12 febbraio 2009
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» «No ai diktat del premier. Ma certi atteggiamenti nel Pd stupiscono un po'» - INTERVISTA
Anna FINOCCHIARO in data 11 febbraio 2009
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» Testamento Biologico. «La nuova legge? Così non serve a niente» - INTERVISTA
Umberto VERONESI in data 11 febbraio 2009
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» Testamento biologico. Vietato lo stop delle terapie. «È una legge scritta per renderlo inapplicabile»
Ignazio Roberto Maria MARINO in data 11 febbraio 2009
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» "In Italia leggi razziali, Maroni mi denunci"
Valter VELTRONI in data 10 febbraio 2009
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» Eluana. "Voto no. Rifiuto questa sorta di guerra civile in cui il governo ci vuole arruolare". [ E' incluso l'intervento al Senato]
Paolo GIARETTA in data 10 febbraio 2009
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» Testamento biologico. «Ora evitiamo una cattiva legge» - INTERVISTA
Ignazio Roberto Maria MARINO in data 10 febbraio 2009
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» Indisponibilità della vita umana. Un concetto più volte ribadito, ma ripetutamente stravolto. [E' incluso l'intervento al Senato]
Donatella PORETTI in data 10 febbraio 2009
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» Eluana. «E' l'ora del silenzio e del dolore». Non replico agli attacchi.
Giorgio NAPOLITANO in data 10 febbraio 2009
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» Intervento al Senato. Sessione pomeridiana. Discussione generale sul disegno di legge presentato con urgenza dal Governo in materia di trattamenti dovuti nelle situazioni di confine tra vita e morte.
Pietro ICHINO in data 09 febbraio 2009
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» Eluana se ne è andata. Ci stringiamo attorno al dolore di Beppino
Marco CAPPATO in data 09 febbraio 2009
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» Lega. «Sono stato cancellato da Facebook»
Alberto MAZZONETTO in data 08 febbraio 2009
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» Eluana, oggetto di un puro gioco di potere
Paolo GIARETTA in data 07 febbraio 2009
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» Ronde: «Forza Italia dichiara il fallimento della politica del governo in tema di sicurezza»
Paolo GIARETTA in data 06 febbraio 2009
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» Caso Englaro. Preso atto del rifiuto di Napolitano, abbiamo adottato lo stesso testo per un ddl
Silvio BERLUSCONI in data 06 febbraio 2009
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» Caso Englaro. Decreto inaccettabile, serve un passo indietro
Valter VELTRONI in data 05 febbraio 2009
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» Sicurezza. Il Pdl battuto tre volte. "Un evidente segnale di malessere"
Anna FINOCCHIARO in data 04 febbraio 2009
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» «Giovani deboli, che agiscono così come sono rappresentati» - INTERVISTA
Giorgia MELONI in data 03 febbraio 2009
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» «Succede questo se l’immigrazione diventa un tema di ordine pubblico» - INTERVISTA
Jean Leonard Touadi in data 03 febbraio 2009
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» «La tolleranza zero è il vero problema» - INTERVISTA
Rita BERNARDINI in data 03 febbraio 2009
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» Accanimento democratico - INTERVISTA
Emma BONINO in data 30 gennaio 2009
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» «Lampedusa corre il rischio di diventare una Alcatraz nel Mediterraneo» [Link interno: "ONU"]
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Sicurezza. Il Pdl battuto tre volte. "Un evidente segnale di malessere"
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(04 febbraio 2009) - fonte: Apcom - inserita il 05 febbraio 2009 da 31
La permanenza in Cie resta 60 giorni,al Senato 'saltano' i 18 mesi
Carcere più duro per i mafiosi, arresti domiciliari vietati per gli stupratori, gratuito patrocinio per le vittime di violenze sessuali ma non per quelle di incidenti sul lavoro. Ma soprattutto nuove norme per gli immigrati: per un soffio, un pari e qualche astenuto che al Senato vale come voto contrario, non passa la proposta del Pd di sopprimere la 'tassa' sui permessi di soggiorno per gli immigrati.
Sono queste le novità di una giornata di votazioni in Senato sugli emendamenti al ddl sicurezza che dovrebbe essere approvato domani in tarda mattina per passare poi al vaglio della Camera. Sull'articolo 39, il più controverso che prevede la 'stretta' sugli immigrati (tassa di soggiorno, tempi di permanenza nei Cpt, possibilità per i medici di pronto soccorso di segnalare i clandestini, test di italiano per stranieri, norme sulle espulsioni), la maggioranza va sotto tre volte.
E pare che in questo sia stato determinante l'apporto di una piccola pattuglia di senatori di Forza Italia 'in lotta' contro i colleghi della Lega Nord, principale artefice delle norme sugli immigrati. Un evidente "segnale di malessere" nella maggioranza secondo la presidente dei senatori del Pd Anna Finocchiaro.
"Le norme xenofobe volute dalla Lega non piacciono neppure agli alleati", afferma Felice Belisario dell'Idv. Ad ogni modo i lavori si fermano sulla soglia del voto all'articolo più discusso del ddl su cui l'aula si esprimerà domattina.
Più specificamente, l'aula di Palazzo Madama ha bocciato la proposta di aumentare a 18 mesi il periodo massimo di permanenza nei Centri di identificazione ed espulsione (comma l); quella di condizionare il rilascio del titolo di soggiorno per ricongiungimento familiare al regolare soggiorno ininterrotto per almeno 5 anni degli immigrati presenti in Italia (comma i); e quella relativa al permesso di soggiorno per motivi diversi da lavoro autonomo (comma n). Con convinzione e sostanzialmente all'unanimità (5 i contrari e 14 gli astenuti) l'aula ha votato l'inasprimento del carcere duro per i mafiosi, il cosiddetto 41 bis. La convergenza bipartisan è stata particolarmente apprezzata dal presidente del Senato Renato Schifani secondo il quale si tratta "di un segnale positivo e di forte maturità" dato dall'assemblea del Senato nel segno dell'unità nella lotta alla criminalità organizzata. Questo tema, ha osservato Schifani, "non può essere bandiera di divisione, non può essere momento di contrasto tra maggioranza e opposizione". Il confronto tra maggioranza e opposizione si è fatto serrato sul tema delle violenze sessuali: è stato accolto l'emendamento della Lega Nord che prevede l'assenza del beneficio della custodia domiciliare per gli stupratori. Il Pd ha votato a favore, ma con molti dissensi all'interno del gruppo perchè, come ha spiegato la stessa presidente dei senatori Anna Finocchiaro, "dobbiamo essere legislatori attenti e non vogliamo scambiare la custodia preventiva in carcere con la pena che arriva alla fine di un processo veloce e giusto".Insomma la maggioranza è stata accusata di "fare demagogia" e di "legiferare in modo emotivo". Accuse che erano state puntualmente arginate in mattinata dal ministro per le Riforme Umberto Bossi per il quale "è il Pd a fare gli spot elettorali, la gente è stanca e non ne può più". "Voglio vedere - ha aggiunto il leader leghista - se chiedessero a un padre che ha avuto una figlia vittima di uno stupro cosa pensa di fare. Se non c'è la legge la gente pensa di farsi giustizia da sola". Stessa musica per l'emendamento del Carroccio che prevede la possibilità per i medici di pronto soccorso di segnalare alle forze di polizia gli immigrati clandestini.
"In Italia - ha attaccato Bossi - sono gli italiani che stanno diventando i clandestini. Chi va al pronto soccorso deve dare le proprie generalità ed esibire un documento. Non si capisce perché non debbano farlo anche gli immigrati". E il capogruppo Federico Bricolo ha tuonato: "Con questa legge diciamo basta al buonismo e contrastiamo duramente l'immigrazione clandestina e la criminalità".
Fonte: Apcom | vai alla pagina » Segnala errori / abusi