-
» "Un partito serio decide a maggioranza anche sull'etica" - INTERVISTA
Ignazio Roberto Maria MARINO in data 20 febbraio 2009
-
» "In Italia leggi razziali, Maroni mi denunci"
Valter VELTRONI in data 10 febbraio 2009
-
» Ronde: «Forza Italia dichiara il fallimento della politica del governo in tema di sicurezza»
Paolo GIARETTA in data 06 febbraio 2009
-
» Sicurezza. Il Pdl battuto tre volte. "Un evidente segnale di malessere"
Anna FINOCCHIARO in data 04 febbraio 2009
-
» «Giovani deboli, che agiscono così come sono rappresentati» - INTERVISTA
Giorgia MELONI in data 03 febbraio 2009
-
» «Succede questo se l’immigrazione diventa un tema di ordine pubblico» - INTERVISTA
Jean Leonard Touadi in data 03 febbraio 2009
-
» «La tolleranza zero è il vero problema» - INTERVISTA
Rita BERNARDINI in data 03 febbraio 2009
-
» Interrogazione scritta sugli italiani in Gran Bretagna
Roberto MUSACCHIO in data 03 febbraio 2009
-
» Lampedusa. «Dal governo solo proclami» - INTERVISTA
Bernardino De Rubeis in data 27 gennaio 2009
-
» «Lampedusa corre il rischio di diventare una Alcatraz nel Mediterraneo» [Link interno: "ONU"]
Bernardino De Rubeis in data 22 gennaio 2009
-
» Immigrazione e sanità. «Sandri ha più a cuore i cani randagi della salute degli esseri umani»
Anna Margherita MIOTTO in data 20 gennaio 2009
-
» «No alla tassa immigrati, Bossi è d`accordo» - Colloquio
Silvio BERLUSCONI in data 14 gennaio 2009
-
» Confermo: «Chi entra in Italia pagherà»
Roberto MARONI in data 14 gennaio 2009
-
» Decreto anticrisi: «Misure contro il Nord»
Paolo GIARETTA in data 14 gennaio 2009
-
» "Se avesse avuto lo spray al peperoncino nella borsetta forse non sarebbe andata così"
Anna Cinzia BONFRISCO in data 14 gennaio 2009
Dichiarazione di Giorgia MELONI
Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: FI) - Ministro della Gioventù (Partito: PdL)
«Giovani deboli, che agiscono così come sono rappresentati» - INTERVISTA
-
(03 febbraio 2009) - fonte: l'Unità - Susanna Turco - inserita il 03 febbraio 2009 da 31
Essendo anche giovane, oltreché ministro della Gioventù, Giorgia Meloni riesce a parlare dei tre ragazzi di Nettuno che hanno bruciato un indiano per provare «un’emozione forte», proprio partendo dalle emozioni. Le sue. «Mi ha fatto rabbia. Per i contorni raccapriccianti, per le motivazioni, il gesto in sé. La semplicità, come se il punto fosse “che si fa stasera?”. L’assenza di consapevolezza rispetto all’enormità del gesto. E quello che dicono sulle emozioni, è incredibile: tutti viviamo per le emozioni, il problema è dove le cerchi. Ma c’è anche altro».
Cioè?
«Rabbia, di nuovo. Perché so che cose come questa segneranno un’intera generazione».
Non dovrebbero?
«Questo episodio, enorme ma singolo, ha più peso di quanto l’abbiano le migliaia di ragazzi che anche in questo fine settimana hanno fatto volontariato. Sono tanti».
Però non contano?
«Non vengono raccontati. E invece, anche l’indiano bruciato a Nettuno diventa il metro di una generazione, ma lo è fino a un certo punto».
Vogliamo dire che è un caso a parte?
«Dobbiamo combattere perché non si ripeta mai, ma senza dimenticare che se giudichiamo una generazione da questo non la capiremo mai».
E invece?
«Questi casi sono anche frutto dell’effetto specchio, di come una generazione viene descritta e vede se stessa. Sa che loro si considerano peggiori delle generazioni precedenti? Una cosa incredibile».
Perché?
«Nessuno, di suo si considera peggiore di sua madre, o suo nonno».
E allora?
«Bisognerebbe raccontare anche la meglio gioventù, quello che non fa notizia, ma che si impegna. È uno dei miei obiettivi come ministro».
Auguri.
«Sì lo so. Queste storie le raccontiamo nella trasmissione radio che abbiamo sul sito del ministero, e sa una cosa? I ragazzi restano scioccati: un’istituzione si interessa a loro».
Pensa che questa generazione sia peggiore delle precedenti?
«No. Se non altro perché si confronta con una realtà dieci volte peggiore».
Pensa che sia migliore, allora?
«Di certo è migliore di come viene raccontata. Anche perché viene continuamente bombardata da valori, ed esempi sbagliati su cosa sia la ribellione, o l’emozione».
I ragazzi di Nettuno proprio questo cercavano, un’emozione.
«Appunto. Ciascuno di noi vive per le emozioni, sono tutto quello che ricordiamo. Il problema è dove le cerchi».
Serve «un’alternativa al deserto di valori», dice lei. Per esempio?
«Il ddl per istituire le comunità giovanili, oasi dove i ragazzi possano gestire le attività più svariate. È un modo per fisicizzare l’alternativa, dare la consapevolezza di una società che investe sui ragazzi, oltreché sfruttarli. Perché poi, tanti messaggi sono proprio sbagliati».
Per esempio?
«Guardavo l’altroieri una di quelle fiction per famiglie, in cui a un certo punto un ragazzo si fumava una canna. Beh, quando si fa passare il messaggio che la droga è libertà, se poi qualcuno interpreta lo sballo come divertimento...».
Meloni si spende per abolire gli spinelli dalle fiction?
«Il problema non è evitarlo, ma che sia considerato politicamente corretto. O anticonformista».
Torniamo a Nettuno. Come si spiega che il ragazzo annoiato sia la premessa dell’immigrato in fiamme?
«Il tema non è l’immigrato, l’hanno già spiegato i responsabili, ma la vittima facile da colpire, l’assenza di rispetto verso la persona».
E come si colma questa vertigine?
«Restituendo capacità educativa a famiglia, scuola, sistema dell’informazione e via dicendo».
Utopico?
«Se lo considerassi utopico smetterei di far politica. Si possono offrire alternative valide. Qualche oasi nel deserto, dico io».
Quando andava a scuola lei, i ragazzi erano molto diversi da oggi?
«Quando ero una studentessa il bullismo c’era, ma non c’erano youtube e i videofonini. Non saprei dire se, con gli stessi mezzi di oggi, le cose sarebbero apparse diverse».
Fonte: l'Unità - Susanna Turco | vai alla pagina » Segnala errori / abusi
-
Inserito il 21 settembre 2009 da 10466
Bisognerebbe avere il buon senso dei genitori di indirizzare i propri figli e figlie in tenera età all'abbraccio,al bacio all'affetto in generale.Potrebbe dico potrebbe essere un buon insegnamento al rispetto futuro delle persone delle scuole delle parrocchie.Perchè ogni generazione passata o futura dipenderà dal grado di valore che tocca dare alla sensibilità e l'innocenza dei figli per i quali hanno fatto vuoi o non vuoi un legame duraturo basato sull'AMORE.
-
Inserito il 03 febbraio 2009 da 31
Sì, ok l'intervista. Ma una riga sul perchè questo povero indiano stava li...visto che l'argomento lo riguarda purtroppo, da molto vicino. Almeno come testimonianza di rispetto.
Per scrivere il tuo commento devi essere loggato