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Dichiarazione di Paolo GIARETTA

Alla data della dichiarazione: Senatore (Gruppo: PD) 


 

Eluana. "Voto no. Rifiuto questa sorta di guerra civile in cui il governo ci vuole arruolare". [ E' incluso l'intervento al Senato]

  • (10 febbraio 2009) - fonte: official web site - Pd Veneto - inserita il 10 febbraio 2009 da 31

    Il Partito Democratico veneto si unisce al dolore della famiglia per la morte di Eluana. Ieri sera in Senato, l'annuncio del segretario Paolo Giaretta del voto contrario al ddl sul caso Englaro. "Oggi dal governo ci viene chiesto di arruolarci in una sorta di guerra civile. Rifiuto questa contrapposizione" ha dichiarato Giaretta.

    "Le ultime scelte del governo vanno oltre le scelte di merito. Si sta esercitando attorno al povero corpo di una donna un macabro esercizio senza pietà e senza rispetto della dignità umana. Un corpo, una persona che meriterebbe rispetto diventa l'oggetto di un puro gioco di potere".

    "Non c'è niente di peggio quando l'animosità dei convertiti si unisce al cinismo di un potere insofferente delle regole. Ho visto il governo mandare degli ispettori alla ricerca del cavillo giuridico in un paese dove si muore per malasanità, dove in tanti parti del Paese il diritto alla sanità non è garantito".

    "Nelle parole di Berlusconi su una possibile gravidanza di Eluana - continua Giaretta - non c'è rispetto per la persona, per la famiglia, per le migliaia di famiglie italiane che accudiscono i propri cari in stato vegetativo spesso senza alcun aiuto da parte dello Stato. Dirò no a questa legge anche per protesta contro quella mancanza di umanità che ha caratterizzato troppi protagonisti di questa vicenda, quella virtù che sul piano civile si chiama pietà, e per i cristiani dovrebbe diventare carità sono virtù che fanno grande una nazione".

    Giaretta conclude il suo intervento con un ringraziamento al Presidente della Repubblica "perché ha difeso senza incertezze la nostra Costituzione. Anche questo - spiega - è un valore importante".

    L'INTERVENTO AL SENATO

    È iscritto a parlare il senatore Giaretta. Ne ha facoltà.
    GIARETTA (PD). Signor Presidente, uso il poco tempo disponibile per motivare il mio voto contrario.
    Una decisione difficile, certo, forse la più difficile che ho dovuto prendere da quando sono in Parlamento, ma in coscienza non mi sento di fare diversamente. La maggioranza ha voluto sottrarre al Parlamento il diritto di discutere nel merito su questioni di grande complessità, sul difficile incrocio di diritti individuali e di valori collettivi, sulla capacità di ricavare un unico diritto dal pluralismo etico proprio di un Paese. Ci viene chiesto semplicemente di arruolarci in una sorta di guerra civile. Rifiuto questo arruolamento.
    II Paese avrebbe invece bisogno di una classe politica capace di costruire le ragioni di una pace civile, a maggior ragione in materie che toccano così da vicino le coscienze individuali. Ci sarebbe bisogno, in queste materie, di leggi che vengano sentite tali da tutti i cittadini, non di manifesti ideologici.
    Le ultime scelte del Governo vanno oltre le scelte di merito. Si sta esercitando attorno al povero corpo di una donna un macabro esercizio senza pietà e senza rispetto della dignità umana. Un corpo, una persona che meriterebbe rispetto diventa l'oggetto di un puro gioco di potere.
    Chi crede che nell'azione del Governo sia in gioco la difesa della dignità della vita umana non può non vedere che quello stesso Governo, poche ore prima, ha fatto approvare una norma che, ad esempio, impedirà ad una donna che già vive il peso della clandestinità di poter pensare ad una maternità accedendo alle cure sanitarie (Applausi dal Gruppo PD e del senatore Pardi). Non potrà garantire al suo bambino un parto assistito, non potrà curarlo. È questa la difesa della vita che avete in testa? (Applausi dal Gruppo PD e del senatore Pardi).
    Non c'è niente di peggio quando l'animosità dei convertiti si unisce al cinismo di un potere insofferente delle regole. Ho visto il Governo mandare degli ispettori alla ricerca del cavillo giuridico; questo in un Paese dove si muore, signor Ministro, per malasanità, dove in tante parti del Paese non c'è il diritto alla sanità e non vengono mandati gli ispettori. (Applausi dal Gruppo PD).
    Avete avuto tanti mesi per arrivare ad una soluzione ragionevole, possibile con una legge che avrebbe potuto avere un ampio consenso. Per vostra responsabilità questa legge non è stata fatta ed ora fate un provvedimento che aprirà probabilmente altri dolorosi contenziosi.
    Trovo offensive e vergognose le parole del Presidente del Consiglio: "Eluana potrebbe avere un bambino", ed altri particolari che mi vergognerei a ripetere. Non avete rispetto per la persona, per la donna, per la famiglia, per le migliaia di famiglie italiane che accudiscono i propri cari in stato vegetativo, spesso senza alcun aiuto da parte dello Stato.
    (Applausi dal Gruppo PD e del senatore Pardi).
    Non c'è rispetto per i tanti italiani alle prese con le sofferenze di familiari malati terminali, di dolorose decisioni molto concrete sul confine della vita e della morte in cui le certezze dei teologi e l'opportunismo dei politici sono di poco aiuto.
    Sono grato al Presidente della Repubblica perché ha difeso senza incertezze la nostra Costituzione.
    Anche questo è un valore importante. La democrazia non è un orpello retorico, ma è lo strumento necessario per la costruzione del bene comune. Il valore così grande della vita non è mai stato garantito nei regimi totalitari. Termino per dire che non esprimo voto favorevole anche per una forma di civile protesta contro quella mancanza di umanità che ha caratterizzato troppi protagonisti di questa vicenda, quella virtù che sul piano civile si chiama pietà, che per i cristiani dovrebbe diventare carità. Sono virtù che fanno grandi una Nazione. Quando la politica e la religione pensano di farne a meno chi ne soffre è tutta la comunità nazionale.
    (Applausi dai Gruppi PD e IdV. Molte congratulazioni).

    Nella pagina alla fonte l'articolo in .pdf sul Corriere Veneto:
    «Assassini nel Pd». E Giaretta si scaglia contro i deputati Pdl

    Fonte: official web site - Pd Veneto | vai alla pagina

    Argomenti: religione, politica, sanità, democrazia, voto, pd, regole, rispetto, Costituzione, Governo Berlusconi, senato, senatore, Presidente della Repubblica, Eluana Englaro, DDL | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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