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Massimo CALEARO CIMAN in data 19 febbraio 2009
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» Fallimento di una politica non di un uomo
Paolo FERRERO in data 18 febbraio 2009
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» «Se vince la linea di Marino la convivenza nel Pd diventa impossibile» - INTERVISTA
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» "Cosa farò adesso? Il mio futuro è nel Pd"
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» Il testamento garantisca le libertà costituzionali - INTERVISTA
Marco PERDUCA in data 14 febbraio 2009
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» Testamento biologico. No di Marino al ddl. "Se passa necessario il referendum".
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» Lampedusa. Sei parlamentari in visita.
Roberto MUSACCHIO in data 13 febbraio 2009
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Emma BONINO in data 13 febbraio 2009
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Paolo GIARETTA in data 13 febbraio 2009
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» Fine vita, dopo Eluana il Pd abbia più coraggio
Barbara POLLASTRINI in data 13 febbraio 2009
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» Testamento biologico. «Ma io resto ancora in trincea. Occorrerà parlare negli ospedali». - INTERVISTA
Ignazio Roberto Maria MARINO in data 13 febbraio 2009
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» «Dopo Roma e Catania adesso Palermo: uno schiaffo ai nostri sindaci. Subito il 20% Irpef!»
Massimo CALEARO CIMAN in data 12 febbraio 2009
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» Ronde. "Evitare l'anarchia. Necessari regolamento, albo e corsi di formazione"
Giampietro MARCHESE in data 12 febbraio 2009
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» Testamento biologico. "Il Pd ha scelto di non scegliere. E ha perso" - INTERVISTA
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» Pd e testamento biologico. «Politicamente la notizia è che il Pd sfiducia Marino. Ora rischia la linea sul fine-vita».
Donatella PORETTI in data 12 febbraio 2009
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» Testamento biologico. «Primarie sulla legge del fine vita» - INTERVISTA
Ignazio Roberto Maria MARINO in data 12 febbraio 2009
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Valter VELTRONI in data 11 febbraio 2009
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» «No ai diktat del premier. Ma certi atteggiamenti nel Pd stupiscono un po'» - INTERVISTA
Anna FINOCCHIARO in data 11 febbraio 2009
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» Eluana. "Voto no. Rifiuto questa sorta di guerra civile in cui il governo ci vuole arruolare". [ E' incluso l'intervento al Senato]
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» Contro Englaro una terrificante campagna di fango, insinuazioni e infamanti sospetti
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» Intervento al Senato. Sessione pomeridiana. Discussione generale sul disegno di legge presentato con urgenza dal Governo in materia di trattamenti dovuti nelle situazioni di confine tra vita e morte.
Pietro ICHINO in data 09 febbraio 2009
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» Eluana se ne è andata. Ci stringiamo attorno al dolore di Beppino
Marco CAPPATO in data 09 febbraio 2009
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» «Porterò il governo a Nordest. Dico sì alla proposta del Gazzettino» - INTERVISTA
Silvio BERLUSCONI in data 08 febbraio 2009
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» Passante di Mestre. «La Lega non ha nessun merito»
Antonio DE POLI in data 08 febbraio 2009
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» Caso Eluana. «Costituzione sovietica»
Silvio BERLUSCONI in data 08 febbraio 2009
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» Caso Englaro. Odiosa strumentalizzazione, la politica ne stia fuori
Valter VELTRONI in data 08 febbraio 2009
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» Telecronoca della Rai Goebbelsiana per aizzare le masse contro la verità di Eleuana e Beppino Englaro. Zavoli intervenga
Marco CAPPATO in data 08 febbraio 2009
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» Dalai Lama a Venezia. L'impegno per i diritti umani.
Luana ZANELLA in data 07 febbraio 2009
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» Eluana. Beltrandi, Rai censura Capo dello Stato
Marco BELTRANDI in data 07 febbraio 2009
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Paolo GIARETTA in data 07 febbraio 2009
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» Ronde: «Forza Italia dichiara il fallimento della politica del governo in tema di sicurezza»
Paolo GIARETTA in data 06 febbraio 2009
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» Al Governo: Parere negativo su decreto per il caso Englaro [12:40]
Giorgio NAPOLITANO in data 06 febbraio 2009
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» Eluana: Il Consiglio dei Ministri approva il decreto all'unanimità [14:18]
Silvio BERLUSCONI in data 06 febbraio 2009
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» Non procedo all'emanazione del decreto legge sul caso Englaro: non superate dal Consiglio dei Ministri le obiezioni di incostituzionalità. [Il testo integrale della lettera del Presidente Napolitano a Berlusconi]
Giorgio NAPOLITANO in data 06 febbraio 2009
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» Caso Englaro. Preso atto del rifiuto di Napolitano, abbiamo adottato lo stesso testo per un ddl
Silvio BERLUSCONI in data 06 febbraio 2009
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» Passante di Mestre. «Operazione di regime, non andrò all’inaugurazione» - INTERVISTA
Andrea MARTELLA in data 05 febbraio 2009
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» Con 'Why not' abbiamo toccato fili ad alta tensione
Gioacchino GENCHI in data 05 febbraio 2009
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» Caso Englaro. Faremo ispezione nella clinica di Udine
Eugenia Maria ROCCELLA in data 05 febbraio 2009
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» Caso Englaro. Il Dl e' pronto ma il Governo rifletta sui dubbi del Quirinale
Giorgio NAPOLITANO in data 05 febbraio 2009
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» Caso Englaro. Decreto inaccettabile, serve un passo indietro
Valter VELTRONI in data 05 febbraio 2009
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» Eluana Englaro. Non ci sarà alcun decreto [20:26]
Silvio BERLUSCONI in data 05 febbraio 2009
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» Caso Englaro. "Con questo DL, stravolgimento della Costituzione"
Marco CAPPATO in data 05 febbraio 2009
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» Eluana viva
Francesco Sangiorgio in data 05 febbraio 2009
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» Intercettazioni. Napolitano valuti prima di firmare
Antonio DI PIETRO in data 04 febbraio 2009
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» E intanto si boicotta il testamento biologico - INTERVISTA
Maria Antonietta FARINA COSCIONI in data 04 febbraio 2009
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» «Non c'è una riforma Alfano, il ministro parla del vuoto» - INTERVISTA
Felice CASSON in data 03 febbraio 2009
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» «Sì al testamento biologico, nulla ha a che vedere con l'eutanasia»
Giorgio NAPOLITANO in data 03 febbraio 2009
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» «Succede questo se l’immigrazione diventa un tema di ordine pubblico» - INTERVISTA
Jean Leonard Touadi in data 03 febbraio 2009
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» Interrogazione scritta sugli italiani in Gran Bretagna
Roberto MUSACCHIO in data 03 febbraio 2009
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» Immigrazione. Come viene pagato l'accordo per i pattugliamenti con la Libia?
Marco PERDUCA in data 02 febbraio 2009
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» Agricoltura, positivo ma insufficiente l’interessamento del governo
Mario DIANA in data 02 febbraio 2009
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» «Pd. Indietro non si torna ma così non va: ci vuole più impegno» - INTERVISTA
Massimo D'ALEMA in data 01 febbraio 2009
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» «La sfida è superare i privilegi del sistema» - INTERVISTA
Luciano VIOLANTE in data 01 febbraio 2009
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» «Otto miliardi per la cassa integrazione in deroga»
Renato BRUNETTA in data 01 febbraio 2009
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» Accanimento democratico - INTERVISTA
Emma BONINO in data 30 gennaio 2009
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» CRISI: NECESSARI I NUOVI AMMORTIZATORI SOCIALI
Cesare DAMIANO in data 30 gennaio 2009
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» Lefebvriani: «Chi ha il potere intervenga contro le esternazioni negazioniste di Abrahamowicz»
Paolo GIARETTA in data 29 gennaio 2009
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» «Non ho mai accusato il Presidente. Basta giocare con le parole» - INTERVISTA
Antonio DI PIETRO in data 29 gennaio 2009
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» «Siamo ai limiti dell’eversione intrecci allarmanti con alcuni pm» - INTERVISTA
Luciano VIOLANTE in data 29 gennaio 2009
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» Lampedusa. «Dal governo solo proclami» - INTERVISTA
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» Quadro congiunturale fosco: rafforzare le garanzie
Giovanni CHIODI in data 27 gennaio 2009
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» Aree del Mediterraneo e Balcani
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» «Un archivio? Leggenda. Sono contatti incrociati tra cellulari di servizio» - INTERVISTA
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» L'Abruzzo ha problemi enormi
Giovanni CHIODI in data 27 gennaio 2009
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» I 21 miliardi dei fondi Ue 2007-13 decisivi per Napoli e il mezzogiorno
Guglielmo ALLODI in data 26 gennaio 2009
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» «De Poli lasci stare Galan e giunta, l’Udc lavori per il Veneto con noi» - INTERVISTA
Paolo GIARETTA in data 26 gennaio 2009
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» «Non sono d'accordo con alcuni imprenditori veneti che intendono boicottare le elezioni provinciali»
Paolo GIARETTA in data 26 gennaio 2009
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» Rifondazione in Veneto. «È veramente paradossale che in nome dell’unità si voglia dividere»
Pierangelo Pettenò in data 26 gennaio 2009
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» « Pd a rischio. Letta e Rutelli sbagliano tutto. Parisi? Non è Prodi» - INTERVISTA
Rosy BINDI in data 26 gennaio 2009
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» «Non è finito un bel niente. Anzi. La storia del Pd è solo all’inizio».
Rosy BINDI in data 25 gennaio 2009
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» Pronto a inviare soldati anche a Venezia
Ignazio LA RUSSA in data 25 gennaio 2009
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» Banche e crisi economica: la lezione da apprendere. - Articolo su il Messaggero
Romano PRODI in data 25 gennaio 2009
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» Se Sacconi vuole occuparsi di disabili, liberi la ricerca sulle embrionali invece di accanirsi contro il corpo Eluana
Marco CAPPATO in data 24 gennaio 2009
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» Contratti. Il coraggio di cambiare
Franco MARINI in data 24 gennaio 2009
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» Rottura Lega-Udc. Rinnovo l’apertura ai centristi in vista delle Amministrative
Paolo GIARETTA in data 23 gennaio 2009
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» «La Chiesa invita a non rispettare la legge. Non può farlo» - INTERVISTA
Mercedes BRESSO in data 23 gennaio 2009
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» Brunetta presenta il piano E-Gov 2012
Renato BRUNETTA in data 22 gennaio 2009
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» Federalismo. «Diciamo sì, ma 8 anni sono troppi. Hanno poca voglia di fare questa riforma» - INTERVISTA
Massimo DONADI in data 22 gennaio 2009
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» Federalismo fiscale solo con la riforma costituzionale
Luciano VIOLANTE in data 22 gennaio 2009
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» Federalismo. «Costi ignoti».
Giulio TREMONTI in data 22 gennaio 2009
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» Per i Comuni "virtuosi" spese in conto capitale senza vincoli
Marco STRADIOTTO in data 22 gennaio 2009
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» «Senza Di Pietro avremmo vinto» - INTERVISTA
Massimo CALEARO CIMAN in data 22 gennaio 2009
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» «Senza una linea comune sul testamento biologico il Pd non è più un partito» - INTERVISTA
Sergio CHIAMPARINO in data 22 gennaio 2009
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» Eluana Englaro. «Non metto sotto scacco nessuno».
Maurizio SACCONI in data 22 gennaio 2009
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» Eluana Englaro. La legge vale più di una circolare
Mercedes BRESSO in data 22 gennaio 2009
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» Rivolta dei sindaci. «La destra ha due occasioni in Parlamento per dimostrare che vuole davvero il federalismo»
Paolo GIARETTA in data 21 gennaio 2009
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» Sanità. Ennesimo accentramento della Giunta nelle decisioni su appalti e acquisti
Diego BOTTACIN in data 21 gennaio 2009
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» CASO ELUANA ENGLARO: INTERROGAZIONE ALLA COMMISSIONE EUROPEA (21/10/2009)
Roberto MUSACCHIO in data 21 gennaio 2009
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» «Sul Sud una partita decisiva» - INTERVISTA
Gaetano Quagliariello in data 21 gennaio 2009
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» «Ora spazio alla green economy» - INTERVISTA
Valter VELTRONI in data 21 gennaio 2009
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» Una soluzione pilatesca, nessuna pubblicità al dibattito e nessun voto sulle posizioni emerse
Maria Antonietta FARINA COSCIONI in data 20 gennaio 2009
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» Ci salveranno gli investimenti nelle infrastrutture - INTERVISTA
Antonio TAJANI in data 20 gennaio 2009
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» Il crollo della sanità veneta
Giulio Claudio Rizzato in data 20 gennaio 2009
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» Immigrazione e sanità. «Sandri ha più a cuore i cani randagi della salute degli esseri umani»
Anna Margherita MIOTTO in data 20 gennaio 2009
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» Scontro Regione-Provincia di Belluno sugli arretrati dei canoni idrici. "Atteggiamento indecente ed arrogante della Giunta".
Guido TRENTO in data 20 gennaio 2009
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» Intervento alla Direzione nazionale Pd
Paolo GIARETTA in data 19 gennaio 2009
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» Decreto Anticrisi. "Il PD riesce realmente ad essere l’unico difensore degli amministratori locali"
Daniela SBROLLINI in data 19 gennaio 2009
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» «Veltroni faccia il leader. Cinque mesi per salvare il Pd» - INTERVISTA
Francesco RUTELLI in data 19 gennaio 2009
Dichiarazione di Silvio BERLUSCONI
Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: FI) - Pres. del Consiglio (Partito: PdL)
«Porterò il governo a Nordest. Dico sì alla proposta del Gazzettino» - INTERVISTA
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(08 febbraio 2009) - fonte: Il Gazzettino - Ario Gervasutti - inserita il 08 febbraio 2009 da 31
In Veneto per l'inaugurazione del Passante di Mestre: «Questa sarà un'area piena di cantieri, dalla Romea all'alta velocità»
Presidente Berlusconi, dopo il Passante di Mestre e il completamento del Mose l'attenzione verso il Nordest, che soffre di una cronica carenza di infrastrutture, si tradurrà in altre "grandi opere" o la strategia del governo cambierà? «Siamo il primo governo dei fatti, dopo tanti, troppi governi delle risse e delle chiacchiere inconcludenti. Il Passante di Mestre e il Mose, ai quali aggiungerei il rigassificatore di Rovigo che abbiamo messo in funzione in ottobre, resteranno nella storia come prove inconfutabili ed eccellenti della nostra concreta azione riformatrice. Sono due infrastrutture sbloccate dal nostro precedente governo con la Legge Obiettivo, dopo infiniti veti dell'ambientalismo di sinistra che considera un attentato contro la natura ogni intervento dell'uomo, mentre per noi è vero il contrario. Noi siamo convinti che si possa intervenire senza offendere la natura e migliorare la qualità della vita umana. E faccio notare che il nostro progetto per il salvataggio ambientale di Venezia è condiviso da importanti istituti finanziari europei».
A quali istituti si riferisce?
«Nei giorni scorsi la Banca europea per gli investimenti ha approvato un finanziamento di 1,5 miliardi di euro che consentiranno di completare il Mose, che richiede un investimento di 4,5 miliardi. Quanto al Passante di Mestre, da più di dieci anni c'erano ogni giorno code chilometriche e grandi rischi per la sicurezza; ora invece ci sarà un traffico scorrevole e sicuro. Ne siamo orgogliosi. Un orgoglio che condivido con il governatore Giancarlo Galan, poiché la Regione Veneto è quella che ha dimostrato la più elevata capacità di realizzazione delle grandi opere, in sintonia con la nostra strategia».
Sì, ma per le "grandi opere" nel Nordest cosa farà il governo?
«L'Italia ha un ritardo infrastrutturale di almeno 30 anni. Per colmare questo ritardo abbiamo deciso di investire risorse ingenti; abbiamo iniziato con i 16,6 miliardi di euro decisi dal Cipe il 18 dicembre ed entro marzo-aprile faremo partire un secondo e robusto piano, con fondi nazionali ed europei».
E l'obiettivo qual'è?
«Il Passante di Mestre è una tappa importante, ma per soddisfare le esigenze delle imprese del Nordest servirà agire anche in altre direzioni. Oggi il Veneto è baricentrico rispetto alla nuova Europa e necessita di un adeguato sbocco autostradale verso Nord. Per questo stiamo esaminando con Galan altre priorità, come il Passante Alpe Adria a Nord, per prolungare la Mestre-Belluno e migliorare i collegamenti con Cortina in vista dei futuri mondiali di sci.
L'autostrada Romea Venezia-Cesena a sud. La terza corsia da Venezia e Trieste. Il completamento dell'alta capacità ferroviaria nazionale nella tratta Milano-Verona e il nodo di Verona. Il potenziamento dei valichi alpini, a cominciare dal Brennero, per il quale il nostro commissario europeo, Antonio Tajani ha assegnato di recente risorse significative. Infine il corridoio Adriatico-Baltico per collegare i porti dei due mari. Il futuro del Nordest sarà pieno di cantieri».
Le piccole e medie imprese del Nordest non vedono di buon occhio gli aiuti alla Fiat, e chiedono che maggiori risorse siano destinate a integrare gli ammortizzatori sociali, ritenuti insufficienti. Cosa farà il governo?
«Il nuovo pacchetto anticrisi deciso dal governo non prevede aiuti per una sola azienda ma incentivi per alcuni settori strategici che potranno usufruirne a precise condizioni. Dovranno impegnarsi a non trasferire all'estero i loro stabilimenti. I loro prodotti dovranno assicurare forti risparmi nei consumi di energia e notevoli riduzioni delle emissioni di anidride carbonica. È ciò che hanno fatto anche altri Paesi europei per preservare dalla crisi l'integrità del tessuto industriale nazionale. Ne trarranno vantaggio tutte le imprese in difficoltà: non solo l'auto, ma anche la componentistica e l'intero indotto dove agiscono più di 2500 piccole e medie aziende con oltre un milione di occupati, l'industria del "bianco" che produce elettrodomestici e altri settori come i mobilifici. Nel complesso stiamo parlando dell'11,4 per cento del pil, del 30 per cento dell'industria manifatturiera, per un totale di un milione e mezzo di occupati».
Già, ma chi paga?
«L'onere degli sgravi e degli incentivi assomma a circa 2 miliardi di euro, che si ripagheranno con il maggiore gettito fiscale derivante dai maggiori acquisti, con i minori costi per la Cassa integrazione e con i minori costi per i danni provocati dall'inquinamento. Dunque, un intervento perfettamente compatibile con i conti pubblici, che potrebbero dare una spinta ai consumi valutabile tra lo 0,5 e lo 0,8 per cento del pil».
E per gli ammortizzatori sociali?
«Prevediamo un impegno di 8 miliardi per i prossimi tre anni, senza alcun aggravio per i contribuenti. In totale, il pacchetto globale di aiuti all'economia che abbiamo già deliberato è di 40 miliardi per i prossimi tre anni, che potranno salire a 80 con i fondi e i contributi dell'Europa. Soldi veri, che transiteranno dalle casse dello Stato all'economia reale».
Il Gazzettino ha lanciato nei giorni scorsi la proposta di una riunione del Consiglio dei ministri in una città del Nordest dedicata ai temi dell'economia. Lo ritiene possibile?
«Più che possibile, direi certo. Anzi, colgo l'occasione di questa intervista al "Gazzettino" per annunciare in modo ufficiale che porterò la squadra di governo a Venezia e nel Nordest quanto prima. Più che a un consiglio dei ministri, che sarebbe solo una riunione a porte chiuse, penso a un'occasione di incontro diretto con le piccole e medie imprese manifatturiere di questa area, che sono una risorsa strategica dell'Italia, una vera locomotiva economica. Sono imprese che hanno dimostrato di sapersi rinnovare anche nei momenti più difficili e rappresentano un punto di forza su cui contare per il dopo-crisi, per agganciare più rapidamente e meglio di altri la ripresa. Da imprenditore conosco le grandi virtù delle piccole e medie imprese del Nordest, la loro importanza nell'esportare con successo il Made in Italy. Il governo ascolterà le loro istanze in questo momento di difficoltà».
Le imprese italiane avanzano 60-70 miliardi di euro dallo Stato, che paga mediamente dopo 138 giorni contro una media Ue di 68. Pensa di intervenire per sanare questi ritardi?
«Lo abbiamo già fatto con la legge 2 gennaio 2009, nota come "decreto anticrisi". Basta leggere l'articolo 9. Chi vanta un credito con una Regione o con un Ente locale per una fornitura o un appalto, può farsi riconoscere in non più di 20 giorni il proprio diritto all'incasso con una certificazione di "credito certo, liquido ed esigibile" e girarlo a una banca o a una società finanziaria per l'incasso immediato. L'operazione è possibile anche se il contratto di fornitura prevedeva in origine la non cedibilità del credito».
Continuano a destare perplessità la mancanza di cifre certe sul federalismo e i tempi lunghi per la sua attuazione. E al Nord c'è chi teme uno "schieramento trasversale" che svuoti di efficacia la riforma. Come risponde a questi timori?
«Il federalismo fiscale comporta per forza di cose dei tempi lunghi, perché si tratta di una legge delega, che dovrà essere seguita dalle norme di attuazione che chiariranno tutti i punti, anche quelli relativi ai costi e ai benefici. Il Nord non ha nulla da temere, poiché le Regioni del Nord hanno già i conti a posto e i servizi migliori. Quanto ai tempi, non ci sarà nessun ritardo: siamo d'accordo con la Lega che la riforma della giustizia e quella del federalismo fiscale dovranno camminare di pari passo. E così sarà. Tanto più che dal federalismo fiscale il nostro governo si aspetta un vantaggio preciso nel contrasto dell'evasione fiscale, in quanto gli enti locali saranno coinvolti nell'accertamento dei redditi. Oggi ci sono troppi furbi che non pagano le imposte dovute: l'economia sommersa è pari al 20 per cento del pil e questo significa che non si pagano imposte per almeno 100 miliardi di euro l'anno. Ogni euro di evasione che riusciremo a recuperare sarà restituito ai contribuenti onesti sotto forma di riduzione della pressione fiscale».
Il Parlamento sta affrontando con impegno la regolamentazione delle intercettazioni. Ma non ritiene che per la percezione di sicurezza del cittadino comune sarebbe più produttivo un intervento legislativo che faccia in modo, ad esempio, che stupratori, spacciatori e ladri non possano uscire di prigione dopo due giorni?
«Oggi troppi magistrati interpretano le leggi invece di applicarle, fino a mettere con leggerezza in libertà chi ha commesso un reato grave e odioso come lo stupro. Per questo abbiamo introdotto un emendamento nel decreto sicurezza per escludere la concessione degli arresti domiciliari agli stupratori. I cittadini vogliono processi più rapidi, certezza della pena e un giudice veramente terzo, non più succube del pm. Al Consiglio dei Ministri di ieri mattina (venerdì, ndr) abbiamo presentato una grande riforma per l'efficienza della giustizia penale e per il giusto processo. Successivamente presenteremo in Parlamento la riforma dell'ordinamento giudiziario che separerà non le carriere dei magistrati ma gli ordini, per fare in modo che il pm diventi un avvocato dell'accusa e sia messo sullo stesso piano di quello della difesa, davanti a un giudice veramente terzo.
Gli avvocati dell'accusa dovranno avere carriera e uffici separati rispetto ai magistrati giudicanti, e quando vorranno interagire con questi ultimi dovranno chiedere un appuntamento con il cappello in mano, così come devono fare oggi gli avvocati della difesa».
La crisi economica globale ha accentuato i problemi legati all'immigrazione, con molti extracomunitari che stanno perdendo il lavoro. Il governo intende adottare misure più restrittive nei confronti dei clandestini, e rivedere il criterio dei flussi per gli stranieri regolari?
«Modificare continuamente queste norme sarebbe un errore. Basta applicare bene le leggi che già esistono in materia di flussi e permessi, e rimpatriare i clandestini che ne sono privi. Nell'ultimo anno, su 36 mila clandestini arrivati in Italia, ben 34 mila sono sbarcati a Lampedusa e in Sicilia. Il problema è dunque circoscritto, e l’ultimo accordo con la Libia consentirà di azzerare anche gli sbarchi».
La maggioranza è stata battuta al Senato sulla "linea dura" verso i clandestini, con l'aiuto di franchi tiratori del Pdl. Cosa significa? È un messaggio alla Lega come sostiene qualcuno?
«Sono incidenti di percorso che in Parlamento possono capitare, senza altri significati né conseguenze su questioni marginali. Il decreto sicurezza è stato approvato in Senato con i voti della nostra maggioranza e gli articoli di cui trattasi verranno riproposti ed approvati con il passaggio del decreto alla Camera».
Bossi dice di averle dato una sorta di aut aut: non vuole alleanze con l'Udc nelle elezioni amministrative. Come gli ha risposto?
«Aut-aut di Bossi? Una bufala, come dicono a Roma, un'invenzione totale. Anche l'ultima volta che ci siamo incontrati abbiamo parlato di tutto senza problemi, trovandoci sempre d'accordo. Con Bossi basta poco per intenderci. Decideremo insieme, come sempre. Il Popolo della Libertà lavorerà invece per rafforzare il bipolarismo, e nell'incontro che ho avuto giovedì con Verdini, La Russa e Calderoli abbiamo confermato l'alleanza con la Lega Nord. Per quanto riguarda l'Udc, da parte nostra non c'è mai stata alcuna chiusura, com'è dimostrato dal fatto che per le elezioni politiche di aprile avevo proposto a Casini di far entrare il suo partito nel Popolo della Libertà. Fu lui allora a negarsi. Oggi noi continuiamo ad essere disponibili ad accordi con l'Udc, purché abbandonino definitivamente la vecchia "politica dei due forni" e scelgano una volta per tutte il centrodestra».
La Lega dà per scontato che il prossimo candidato alla guida del Veneto nel 2010 sarà il sindaco di Verona Flavio Tosi. Ha già deciso quale sarà il futuro ruolo di Giancarlo Galan?
«Il futuro politico di Galan lo deciderà prima di tutti un politico che gode di grandi consensi e un eccellente governatore che risponde al nome di Giancarlo Galan. Finora Giancarlo ha lavorato con risultati ottimi per la Regione Veneto, e spero di poter inaugurare con lui il Mose nel 2014. Sarà lui a decidere ciò che è bene per il Veneto e io lo ascolterò».
Il Friuli sta ospitando Eluana Englaro, forse per gli ultimi giorni della sua vita. Qualche tempo fa lei sosteneva che in queste vicende il Governo non dovrebbe intervenire, mentre venerdì ha varato un decreto urgente. Da cosa deriva questo cambio di indirizzo?
«Non c'è stato nessun cambio di indirizzo. Sui temi etici e su questioni come la vita e la morte, il nostro orientamento politico liberale è sempre stato per la libertà di coscienza. Ma in questo caso eravamo di fronte, nello stesso tempo, a una lacuna legislativa, perché il testamento biologico non è mai stato regolato, ma anche a un obbligo del Servizio sanitario pubblico per il quale non si può sospendere l'alimentazione e l'idratazione di una persona non autosufficiente. Se non avessimo deciso di intervenire, come abbiamo fatto, con un decreto legge per impedire l'uccisione di un essere umano che è ancora vivo e respira in modo autonomo, avrei sentito di commettere un'omissione di soccorso».
Fonte: Il Gazzettino - Ario Gervasutti | vai alla pagina » Segnala errori / abusi