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Dichiarazione di Dario FRANCESCHINI

Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: PD) 


 

«Non mi ricandiderò. Da Pd e Cgil una mano all`Unità».

  • (05 marzo 2009) - fonte: La Repubblica - Goffredo De Marchis - inserita il 05 marzo 2009 da 31

    Dario Franceschini conferma le condizioni del suo impegno. Lo aveva fatto all`assemblea del Pd che lo ha eletto segretario, lo ribadisce a Matrix: non vuole ricandidarsi a leader del Partito democratico quando, in ottobre, si svolgerà il congresso.

    Così «sarò più libero. Il mio vero obiettivo sono le Europee, battere lì Berlusconi. Il mio mandato dice Franceschini- è a termine e di garanzia. Ho un compito che se riuscissi a portare a termine sarebbe importante», cioè la tenuta del partito che oggi nei sondaggi viaggia su percentuali molto distanti dal 33% delle politiche.

    Non è un mai e poi mai, queste parole non dicono che Franceschini sicuramente si tirerà fuori dalla corsa delle primarie. «Non ho il problema di ricandidarmi perché sarebbe innaturale, non ho il problema di dover avere il sostegno di questo o quel dirigente o di non pestare i piedi a questo o quel candidato», spiega. Ma saranno i risultati elettorali a decidere la sorte di Franceschini. Una rimonta spingerebbe lui e il partito a ripensare questa scelta. Il traguardo, il "suo" congresso, sono le Europee, il segretario del Pd vuole farne «la prima tappa della sconfitta di Berlusconi».

    Il Pd intanto si fa carico della grave crisi dell`Unità, il quotidiano di proprietà di Renato Soru. L`ex governatore della Sardegna è stato ieri a Largo del Nazareno. Piero Fassino, d`intesa con Franceschini, sta mettendo in campo una moral-suasion per riavvicinare l`editore e i giornalisti nella complicata trattativa sulla ristrutturazione del giornale. Uscendo dalla sede del Pd, un laconico Soru ha detto: «C`è una crisi dell` editoria in tutto il mondo di cui dobbiamo essere consapevoli. L`Unità non è da meno. C`è da ristrutturare e i manager stanno lavorando».

    Fassino, nei suoi colloqui, ha spiegato che il Pd non può certo diventare socio del quotidiano. Ma il Pd può fare qualcosa per consentire una ristrutturazione meno traumatica e la ricerca di nuovi soci. Servono quattro milioni per evitare il fallimento prima del 23 marzo. Il Partito democratico s`impegna a sottoscrivere 6000 abbonamenti, uno per ogni circolo. La sottoscrizione annuale costa 296 euro, potrebbero entrare in cassa circa un milione e 800 mila euro. «Una misura tampone, lo so. Ma nuovi soci non si trovano in pochi giorni» , dice Fassino.

    Naturalmente, analogo sostegno verrà fornito ad Europa, l`altro giornale di riferimento del Pd. Un aiuto all`Unità verrà garantito anche dal mondo sindacale e cooperativo. Ieri al Pd c`era anche Pierluigi Stefanini, presidente di Unipol che ha smentito un incontro con Fassino. Il segretario della Cgil Guglielmo Epifani invece promette:
    «Daremo una mano, l`Unità è un giornale vicino al mondo del lavoro, che parla sempre delle nostre battaglie». Viene esclusa però una partecipazione azionaria, «troveremo altre forme, sul versante abbonamenti e pubblicità». Altro fronte: la Rai. Franceschini cerca un nome nuovo per la presidenza, ma la conferma di Petruccioli appare sempre più vicina.

    Fonte: La Repubblica - Goffredo De Marchis | vai alla pagina

    Argomenti: Berlusconi, partito democratico, elezioni europee, Rai, Fassino Piero, giornale, Cgil, crisi economica, crisi politica | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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Commenti (1)

  • Inserito il 05 marzo 2009 da 861
    Franceschini, hai lanciato una buona proposta. Hai parlato da uomo di centro sinistra. Qualcuno, sappiamo tutti chi, avrebbe dovuto farlo prima. Ma il pupo era abituato a fare danni e poi a chiedere scusa. Ora hai un'altra buona idea. Contrastare Berlusconi in Europa, però permettimi di dirti una cosa. Lascia perdere la CGIL. Te lo dice uno che per ascoltarli ci ha rimesso il posto di lavoro. Se facevo come dicevo io, a quest'ora ce l'avrei ancora. Pensaci.

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