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Dichiarazione di Benedetto DELLA VEDOVA

Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: FLI) 


 

«Coppie di fatto e testamento c'è posto per tutte le idee» - INTERVISTA

  • (24 marzo 2009) - fonte: Il Giornale - Antonio Signorini - inserita il 24 marzo 2009 da 31

    Benedetto Della Vedova, tempi duri per lei, radicale, liberista da sempre...
    Perché?.
    Aderirà a un partito che sulle questioni etiche non la pensa come lei. E dove, forse per colpa della crisi, sono ben rappresentate posizioni bismarkiane, come sono state definite recentemente.
    Sul fallimento del mercato ci sarebbe da discutere, ma forse non è questo il momento.
    Però le misure anticrisi sono già pronte per essere giudicate...
    Il piano casa con il premio cubatura è già una vicenda emblematica. E’ una misura assolutamente liberista; parte dall`iniziativa privata, mette in gioco risorse private e si affida agli spiriti liberi e animali del capitalismo.
    Quindi diciamo che il Pdl predica male e razzola bene?
    Da un punto di vista della teoria sento molte cose che non mi piacciono. Nella pratica, invece, vedo politiche di stampo liberale, a partire da quelle del ministro dell`Economia. Come con il meccanismo dei Tremonti bond, che è propriamente di mercato.
    Il Pdl nasce come formazione ispirata all`economia sociale di mercato. Pesa nell`azione di governo?
    L`economia sociale di mercato a me non piace, l`ho sempre criticata, non capisco cosa sia e, secondo me, suona troppo come l`economia socialista di mercato del regime cinese. Io credo che si debbano mantenere in agenda le riforme della previdenza degli ammortizzatori. Capisco la prudenza di chi non vuole prestare il fianco a chi vuole accentuare lo scontro sociale, ma le riforme vanno fatte.
    Il governo è troppo morbido con i sindacati?
    Ripeto, la prudenza è comprensibile, ma sarebbe un errore se si trasformasse in paralisi.
    L`economia sociale di mercato è parte dei programma del Ppe...
    Sì, ma portare le politiche nazionali da una parte o dall`altra dipende da noi. E secondo me c`è bisogno di portare l`Italia nel terreno del mercato.
    Parliamo di fine vita e testamento biologico. Lei è minoranza...
    Dipende.
    Da cosa?
    Io che ho una storia radicale mi trovo a mio agio nel Partito popolare europeo che sulle coppie di fatto e omosessuali o sul testamento biologico è molto più vicino a me che a molti miei colleghi.
    Perché in Italia siete minoranza?
    Io credo che su questi temi ci sia un filo diretto con una parte delle gerarchie ecclesiastiche, ma manchi una presa diretta con il nostro elettorato che è fatto di gente che divorzia, coppie di fatto, omosessuali.
    Nel nuovo partito sfrutterete la libertà di coscienza che vi ha garantito Berlusconi?
    Io le parole di Berlusconi le leggo come la volontà di garantire piena cittadinanza, non un ghetto, a tutte le idee. ...che voi farete valere con una corrente? No, con l`associazione Libertiamo e il suo sito. Le correnti sono cordate che si organizzano per conquistare il potere interno. lo quello non l`ho mai fatto e spero non lo facciano gli altri.

    Fonte: Il Giornale - Antonio Signorini | vai alla pagina
    Argomenti: Berlusconi, economia, mercato, testamento biologico, "coppie di fatto", Ppe, piano casa | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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