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Dichiarazione di Vasco ERRANI

Alla data della dichiarazione: Pres. Giunta Regione Emilia Romagna (Partito: CEN-SIN(LS.CIVICHE))  - Consigliere Regione Emilia Romagna (Lista di elezione: DS) 


 

«Il Piano Casa è contro le Regioni e la Costituzione» - INTERVISTA

  • (23 marzo 2009) - fonte: La Stampa - Alessandro Barbera - inserita il 23 marzo 2009 da 31

    Presidente Errani, mercoledì riunirà la conferenza delle Regioni per discutere del piano casa del governo. Cosa proporrà?

    «Il decreto ha chiari profili di incostituzionalità. Rende immediatamente operative in tutta Italia norme di competenza concorrente delle Regioni. O il governo mette da parte la bozza e apre un confronto, oppure si rischia di aprire un conflitto istituzionale. Sarebbe un danno anzitutto per i cittadini».
    Lei è un governatore del Pd. E finora a dirsi apertamente contrari al piano sono stati solo i presidenti del suo partito. Non ci sarà lo zampino della politica?
    «Qui l`appartenenza non c`entra nulla. Io e i miei colleghi, anche quelli del mio partito, abbiamo avuto sempre un rapporto leale con il governo: lo abbiamo dimostrato con l`accordo sui fondi regionali per gli ammortizzatori sociali. Qui si parla di rispetto delle competenze e della Costituzione, che è un dovere per tutti, compreso il governo e il premier».
    Prima diceva che il conflitto di competenze sarebbe un danno per i cittadini. Perché?
    «In materia edilizia al governo spetta solo la legislazione di principio. Ci si troverebbe, come peraltro avvenne con i condoni edilizi, in una complicata incertezza giuridica. Molte Regioni farebbero ricorso alla Corte costituzionale, che ha i tempi che ha. Insomma, un pasticcio».
    Anche l`Emilia farebbe ricorso?
    «Se il testo non cambia sarò costretto a farlo».
    Eppure la prima bozza del governo era più rispettosa delle vostre competenze. Forse a Palazzo Chigi hanno avuto la sensazione che da parte di alcuni ci sarebbe stato un no pregiudiziale?
    «Io la prima bozza del decreto non l`ho mai vista. Posso però dire - e mi rivolgo direttamente a Berlusconi - che se mette da parte quel testo si può discutere di tutto».
    Quali parti del piano che cambierebbe?
    «Sono personalmente contrario all`aumento generalizzato delle volumetrie, senza regola e controllo. Mi preoccupa molto il silenzio-assenso delle sovrintendenze: potrebbe produrre problemi gravissimi per il patrimonio artistico dei centri storici. Altra cosa è discutere dell`abbattimento e ricostruzione degli edifici con la sola "Dia": in alcune Regioni è già possibile».
    Le Regioni sono contrarie anche al piano di vendita degli alloggi popolari pubblici. Il ministro Brunetta dice che lo fate per ragioni di potere, che in fondo avreste solo da guadagnarci visto che le gestioni sono in perdita.
    «Quelle parole si commentano da sole. Anzitutto non è vero che le gestioni siano tutte in rosso: la nostra è in attivo. Il problema più serio per le famiglie povere oggi è quello degli affitti a prezzo sociale. Ci vuole un piano nazionale di edilizia residenziale pubblica».
    Lui dice che con le vendite a chi vuole riscattare si possono reperire risorse per costruire nuovi alloggi.
    «In Emilia il patrimonio ex Iacp è tutto in mano ai Comuni e il problema è avere più appartamenti, non venderli».
    Ammetterà che in alcune Regioni ci sono persone benestanti che vivono in alloggi pubblici di grande pregio a prezzi stracciati.
    «Questo è un altro problema. Si faccia valere la legge, che prevede parametri di reddito precisi».

    Fonte: La Stampa - Alessandro Barbera | vai alla pagina

    Argomenti: sociale, edilizia popolare, povertà, Costituzione, Regioni, edilizia pubblica, Regione Emilia-Romagna, politica per la casa, piano casa | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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