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Dichiarazione di Michele VIANELLO

Alla data della dichiarazione: Vicesindaco  Comune Venezia (VE) (Partito: PD) 


 

Venezia. «Il consorzio dei vigili si farà, ma siamo pronti a trattare» - INTERVISTA

  • (08 marzo 2009) - fonte: Il Gazzettino - Davide Scalzotto - inserita il 08 marzo 2009 da 31

    Il sogno e l’incubo. Il suo sogno è quello di proiettare Venezia nel futuro grazie alle nuove tecnologie, il suo incubo è quello di essere tradito dai "suoi" vigili urbani, da coloro che fino a pochi mesi fa lo consideravano loro paladino (sceriffo è una parola grossa, che veste bene solo il Gentilini) perchè andava con loro a scacciare i vu cumprà, ma che oggi lo sbattono su un volantino ironico con le sembianze di un Jolly di una carta da gioco, accusandolo di aver calato il "bluff" del consorzio delle polizie locali. E che, cosa mai vista, addirittura gli scioperano contro sfoderando le pettorine gialle come l’eschimo di un tempo. Così tra un viaggio nell’ipertecnologica Boston e un ritorno nell’iperpaludata Venezia, il vicesindaco Michele Vianello vive questo sdoppiamento, ben sapendo quantomeno che a lui, a differenza del suo mito Obama, i capelli bianchi sono già venuti, forse non necessariamente da stress di potere. Nel frattempo ha deciso di sposarsi con Claudia Zennaro, il 4 aprile con rito civile a palazzo Cavalli e pranzo per un centinaio di invitati al Cipriani alla Giudecca. Ovviamente celebrerà Massimo Cacciari.
    Vicesindaco, se l’aspettava che proprio i "suoi" vigili le scioperassero contro organizzando una manifestazione come quella di giovedì?
    «Ma l’adesione non è stata mica assoluta. Erano circa 270 mi risulta, il 60 per cento del totale. Molti erano in ferie o in malattia, gli altri lavoravano...E tra chi protestava c’erano componenti diverse».
    Cioè?
    «C’era chi è oggettivamente preoccupato per la nascita del consorzio delle polizie locali, ma appena vorranno sedersi a un tavolo daremo loro tutte le spiegazioni e garanzie...».
    A dire il vero loro avevano chiesto giovedì di parlare con il sindaco, ma sono stati respinti con perdite...
    «Il sindaco è molto più arrabbiato di me, perché qui non è in discussione se il consorzio si farà o no, qui possiamo solo discutere a quali condizioni si farà. Troviamoci e parliamone. Io sono pronto a vedere i sindacati subito...».
    Si dice che una volta, durante una trattativa sindacale, lei convocò i rappresentanti dei lavoratori alle 5 di mattina e, visto che non si presentò nessuno, considerò la questione risolta. Farà così anche con i vigili?
    «Macchè... decidano loro a che ora».
    Quali altre componenti c’erano tra gli scioperanti?
    «Ci sono coloro che vogliono tornare al passato, all’idea del vigile burocrate. Ma a prima della giunta Cacciari non si torna».
    La protesta dei vigili riguarda il consorzio di polizie locali tra Venezia, Marcon e San Donà. Quali vantaggi porta ai cittadini e ai vigili?
    «Primo punto: il consorzio non è un’idea di Michele Vianello, ma l’ottemperanza a una legge regionale, che mi trova d’accordo, che ha diviso la provincia in sei zone. Parliamo tanto ci città metropolitana, ma poi quando c’è da creare servizi metropolitani, c’è chi alza le barricate... Il consorzio risponde alla necessità di potenziare il controllo del territorio, di ridurre i costi, di garantire ai vigili gli stessi livelli economici».
    Spieghi meglio...
    «Mi pare evidente che tra Chirignago e Spinea o tra Favaro e Marcon c’è meno discontinuità territoriale che tra Venezia e Mestre, l’area è omogenea e i problemi anche. Non è pensabile demandare il controllo del territorio alla Polizia o ai Carabinieri, lo devono fare i vigili: quelli di Venezia hanno accumulato un’esperienza e una capacità che potrà servire a Marcon e a Spinea. Dirò di più: abbiamo già avviato contatti anche con Chioggia, soprattutto per il controllo della laguna».
    I vigili forse temono una busta paga più leggera...
    «Tutto quello che hanno avuto finora lo devono ad accordi firmati con il sottoscritto, quindi figuriamici...Portare più di 400 vigili "fuori" dal bilancio comunale ci consente di abbassare il rapporto tra dipendenti comunali e cittadini e di uscire da un patto di stabilità talmente rigido che quest’anno, ad esempio, ci impone di dimezzare il budget per gli straordinari. La busta paga resterà integra proprio perché il consorzio ha un patto di stabilità più ampio: insomma, farà bene alle casse del Comune e anche alla tasche dei vigili».
    Si dice che se il consorzio fallirà non potranno più tornare indietro...
    «Non è vero, potranno essere riassorbiti dal Comune».
    Altra paura: si passa dalla dipendenza da un organismo politico come l’amministrazione comunale a un corsorzio con un cda...
    «Altra falsa paura. Funzionerà come i consorzi per l’acqua o i rifiuti, i cda saranno composti da un rappresentante nominato dalle varie giunte comunali. Non diventerà un rapporto privatistico».
    Sempre in tema di sicurezza, come vi regolerete con la possibilità di istituire le cosiddette ronde di cittadini?
    «Se c’è una legge, se ci sono persone mentalmente sane, come ha detto Cacciari, se non diventano manifestazioni di partito ma una sorta di impegno civico dei cittadini, se ci sarà la supervisione del prefetto, non ci vedo niente di male se gruppi di persone girano nei quartieri per segnalare situazioni di pericolo e scoraggiare comportamenti illegali. È un po’ come quelli che furono i "vigili d’argento". Certo, se poi diventa la sfilata dei leghisti contro gli immigrati è ben diverso».
    Si immagini se dieci anni fa un amministratore di centrosinistra fosse andato di pattuglia con i vigili per bloccare i vu cumprà o avesse detto sì alle ronde di cittadini...
    «Negli ultimi anni è maturata anche nel centrosinistra la convinzione che la sicurezza è uno dei temi su cui la gente è più sensibile. Basta girare in città per accorgesene. Per troppi anni a questo problema abbiamo dato una risposta solamente di tipo sociale, abbiamo puntato solo sull’accoglienza. Invece non basta. Se necessario, le politiche dell’accoglienza vanno anche potenziate, ma non si può prescindere dal far rispettare la legge».

    Fonte: Il Gazzettino - Davide Scalzotto | vai alla pagina
    Argomenti: immigrati, sciopero, consorzi, bilancio comunale, centrosinistra, venezia, comune venezia mestre, ronde, Polizia Locale, sindaco di Venezia, protesta | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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Commenti (1)

  • Inserito il 09 marzo 2009 da 31
    A onor di informazione, il vicesindaco Michele Vianello è lo stesso che ha avuto la brillante idea di dare un numero identificativo per internet assieme al certificato di nascita. Il progetto va avanti con l'apporto di una serie di società. Sembra che una non basti per il progetto Venice/connected...Consideriamola una creazione di posti di lavoro. Benissimo! Ma per chi? Comunque, il vicesindaco che fu a un passo dall'espulsione dai Ds all'epoca delle comunali vinte da Cacciari, andrà a banchettare per il suo matrimonio al ristorante Cipriani. Uno dei più costosi al mondo. Il nostro amministratore ha saputo risparmiare muovendosi tra molti progetti! Certo che uno sciopero dei vigili urbani non è proprio frequente...

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