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Extracomunitari. «Scelte da medioevo: fanno dell’Italia un paese forcaiolo» - INTERVISTA
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(18 marzo 2009) - fonte: l'Unità - Massimo Solani - inserita il 18 marzo 2009 da 31
«La castrazione chimica è uno strumento già in uso in altri paesi. Ma si tratta di uno strumento demenziale». Guido Calvi, avvocato penalista ed ex parlamentare diessino, è esterrefatto per le ultime proposte della Lega su castrazione chimica e foto segnaletiche dei ricercati per reati sessuali. «Quella del pedofilo - prosegue - è una malattia mentale, non una pulsione fisica. Con la castrazione chimica si elimina l’impulso erotico a livello fisico, non certo dal cervello. E il rischio a quel punto è che la pulsione si trasformi in aggressione violenta».
E che dire delle foto segnaletiche?
«Siamo tornati al far west? Queste sono scelte dissennate che non hanno alcun fondamento se non in una politica controproducente fatta di puro esibizionismo. Una politica degna del clima da medioevo in cui è precipitato il paese».
Un paese dove due cittadini rumeni vengono tenuti in carcere da un mese per stupro nonostante l’esame del Dna li scagioni.
«Davvero non si capisce in nessun modo l’ostinazione con cui procura e gip mantengano in stato di detenzione i due cittadini rumeni arrestati per la violenza della Caffarella. Tutto questo nonostante la sentenze del Riesame che ne dispone la scarcerazione. Non vorrei che si fosse deciso di utilizzare la detenzione in maniera strumentale, nel convincimento che i due siano a conoscenza di elementi relativi al reato. Roba da medioevo del diritto».
Eppure l’opinione pubblica non sembra molto colpita. Meravigliato?
«Ma l’opinione pubblica preferisce gridare “galera! galera!” a prescindere. Questo stato di cose è il frutto dei messaggi subliminali che vengono da una cultura primitiva e forcaiola che si nutre della discriminazione sociale propagandata dai media».
E vittime ne sono soprattutto gli extracomunitari.
«Il razzismo è parte integrante di questa cultura primitiva. La responsabilità dei mass media in tutto questo è enorme: pensiamo ai continui messaggi di paura del diverso propagandati soprattutto in tv».
Del resto, e torniamo all’inizio, non è proprio la maggioranza di governo a soffiare sul fuoco dell'intolleranza?
«Ovviamente alla radice di questo fenomeno c’è un messaggio politico preciso che passa attraverso le leggi repressive e le discriminazioni nei confronti dei migranti. Vogliamo parlare del ministro dell’Interno che dice che bisogna essere cattivi con gli extracomunitari?».
Fonte: l'Unità - Massimo Solani | vai alla pagina » Segnala errori / abusi