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Dichiarazione di Valter VELTRONI

Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: PD) 


 

No a discussioni autoreferenziali.

  • (11 luglio 2008) - fonte: Apcom - inserita il 11 luglio 2008 da 31

    "Progetto, democrazia? Non separiamoci da vita reale"

    L'occasione non è di quelle solennni, ma il leader del Pd Walter Veltroni coglie l'occasione di una tavola rotonda sul ricambio generazionale nel partito organizzata dall'associazione 'iMille' per sferzare i suoi e lanciare un messaggio anche alle varie correnti organizzate.
    Bacchettando i partecipanti, molti dei quali giovani dirigenti e parlamentari democratici, Veltroni ammonisce: "Ho sentito anche qua un tipo di discussione che tende a chiudersi, a farsi luogo separato in cui il dibattito è il fine e non il mezzo".
    "C'è una differenza che ho imparato - dice - tra occuparsi delle cose e occuparsi delle persone che fanno le cose.
    Quando si apre la porta della mia stanza ora, l'80 per cento è gente che vuole parlare di se stessa. Quando facevo il sindaco, il 90 per cento erano problemi concreti". Poi, rispondendo al deputato prodiano Sandro Gozi, intervenuto in precedenza, rincara la dose: "'Manca il progetto, ci vuole una discussione più ampia, abbiamo bisogno di una vera democrazia', sono cose che mi sento dire dai tempi di Spartacus, è un alfabeto nel quale ci stiamo rannicchiando". Secondo il segretario democratico "un errore da evitare è che nella discussione non ci sia la società: se un cittadino sentisse questa nostra discussione avrebbe la sensazione di una cosa che non lo riguarda. Mentre noi discutiamo su come discutere meglio, quelli che vincono le elezioni, non si pongono questo problema, anzi hanno l'andazzo opposto. Avete notizia - chiede - di primarie (e io sono a favore delle primarie), di riunioni di componenti o di organismi dirigenti di quelli che hanno vinto le elezioni in Italia e fuori?". "Noi dobbiamo far irrompere nelle nostre discussioni la vita reale delle persone.
    Formule, alleanze, sono tutte cose che riguardano un mondo che parla di sé", mentre "l'unico divertimento della politica è stare dove c'è la vita reale", dice ancora Veltroni, secondo il quale la politica ha bisogno di "un intreccio fra pragmatismo e non assenza di idee. Io penso che in questi mesi, tra la decisione di rompere le vecchie alleanze e di scrollarci di dosso vecchie tare che venivano dalla nostra cultura, abbiamo fatto dei passi in avanti". Di più: rispetto alla nascita di una cosa nuova da due partiti esistenti e all'esigenza di lavorare per fondere culture politiche diverse, "stiamo facendo un miracolo". Ai giovani dirigenti ed esponenti della società civile che hanno animato la discussione, che aveva per tema simbolico 'Superare il passato, liberare il futuro: la necessità di uccidere il padre', Veltroni rivolge un monito e un appello.
    Il monito è "uccidete i padri, i fratelli, gli zii, i cugini, ma non diventate come loro".
    L'appello: "Se la sfida è quella del coraggio e dell'innovazione non posso che chiedere il vostro aiuto. Io cerco di farlo prendendomi le mie responsabilità e penso che pian piano stiamo costruendo qualcosa di importante. Sbattete le porte, non fatevi anche voi qualcosa che è separato dalla società". Poi alludendo alla manifestazione di ottobre e alla conferenza programmatica del Pd prevista anch'essa in autunno, aggiunge: "Spero e penso che da novembre possa cambiare qualcosa, arriverà un vento nuovo ma dobbiamo essere pronti a coglierlo".

    Fonte: Apcom | vai alla pagina
    Argomenti: veltroni, democrazia, pd, innovazione politica, correnti | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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Commenti (1)

  • Inserito il 11 luglio 2008 da 31
    Belle dichiarazioni ma, per l'appunto, manca il progetto. E nell'attesa?

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