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Dichiarazione di Matteo COLANINNO

Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: PD) 


 

«Molti tagli e poca equità sociale» - Intervista

  • (22 luglio 2008) - fonte: Il Messaggerro - Umbero Mancini - inserita il 22 luglio 2008 da 31

    ROMA - «La manovra di Tremonti? Molti tagli e poca equità sociale. Manca un messaggio di fiducia, un segnale per uscire dalla durissima crisi evocata». Va all’attacco Matteo Colaninno, ministro dello Sviluppo economico del governo ombra, che contesta sia nel metodo che nel merito le misure economiche in votazione alla Camera.
    Cosa non va?
    «Primo. Il ministro Tremonti vive una doppia contraddizione: da una parte dice che ha blindato il bilancio per il bene pubblico - e questo è positivo - ma in sostanza ha fatto proprio un ”valore“ del centrosinistra. Valore che il Pdl aveva sempre osteggiato. Di fronte poi alla crisi - ha parlato del ’29 - non ha fornito una ricetta, ma solo alimentato il pessimismo, la recessione emotiva. Comunque non ci sarà un nuovo ’29».
    Scendiamo nei dettagli?
    «La manovra è fatta prevalentemente di tagli indiscriminati. Alla scuola per esempio, mentre i 3 miliardi impiegati per abolire l’Ici avrebbero potuto essere indirizzati per dare sollievo alle fasce più deboli, a chi non arriva a fine mese».
    Ma c’è la social card?
    «La cifra stanziata è insufficiente. Manca poi la lotta all’evasione fiscale, non ci sono misure per le fasce deboli. E la Robin tax è solo una misura demagogica, che finirà per aumentare la pressione fiscale, come denunciato del resto dal Governatore Draghi».
    Marcia indietro anche sui servizi pubblici locali?
    «Un passo indietro rispetto al pacchetto Bersani, e molte polemiche all’interno della maggioranza».
    Il Pd resterà sulle barricate?
    «Certo. Ma tutto il Parlamento, con l’uso smodato della decretazione d’urgenza, è stato spodestato delle sue prerogative. Si tratta di un fatto gravissimo, anche perchè si discute di una legge chiave per il Paese».
    Una proposta da fare?
    «In una situazione economica così grave mi sarei aspettato, anche da imprenditore, che si fosse aperto un tavolo per definire le priorità economiche di questo Paese, indicando i settori su cui puntare, coinvolgendo la classe dirigente, le imprese, Confindustria e sindacati. Non c’è invece un piano ”industriale“ per uscire dal tunnel, affrontare l’emergenza prezzi, dare fiducia all’Italia».

    Fonte: Il Messaggerro - Umbero Mancini | vai alla pagina
    Argomenti: sindacati, pd, ici, confindustria, governo ombra, Robin Hood Tax, Finanziaria di Tremonti | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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