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Dichiarazione di Massimo CALEARO CIMAN

Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: PT già IR) 


 

"Bravi i ministri economici. Il Pd non va, a casa i vecchi leader" - INTERVISTA

  • (11 agosto 2008) - fonte: Giorno/Resto/Nazione - Marcella Cocchi - inserita il 11 agosto 2008 da 31

    A sentirlo ammettere che “il Pdl ha programmi ottimi”, che “alcuni ministri stanno lavorando molto bene” e che, al contrario del Pd, “dall’altra parte ci sono due leader fortissimi: Berlusconi e Bossi”, si fatica a riconoscere nell’ex leader degli industriali vicentini l’asso per la riconquista del Nord est che Veltroni ha voluto capolista del Pd in Veneto.
    Onorevole Calearo, non è che si sta pentendo di aver appoggiato il centrosinistra?
    “Credo ancora che il Pd sia l’unica novità politica, solo che è pieno di spine”.
    Certo che…
    “Sì – interrompe gentilmente – lo so che passo per essere il leghista del partito, ma bisogna stare vicino alla gente: uscire dai caminetti, dai salotti, il Pci era tra gli operai, anche noi dobbiamo tornare nelle fabbriche”.
    Cosa propone?
    Intanto mi guardo attorno, in Veneto, e noto che l’unico partito ascoltato è la Lega. Poi, nel mio piccolo sto girando il Paese. Quindici giorni fa sono stato a cena da amici ad Alfonsine, uno dei comuni più rossi della Romagna.
    Due di loro avevano votato per Bossi e tutti gli altri, anche se democratici, continuavano a ripetere che la vecchia classe dirigente va mandata a casa. Le stesse cose le ho sentite in Toscana.”
    E lei condivide?

    “Sì, lo dico senza rancori, il mio è solo buon senso, la gente bisogna ascoltarla: parla più volentieri con uno come me piuttosto che con un capo carismatico. Avanti le facce nuove: a Roma, ho visto giovani in gamba”.
    Calearo, sta dicendo che Veltroni si deve fare da parte?
    “Veltroni è l’unico a cui viene riconosciuto lo sforzo di costruire qualcosa: lui, almeno, ci ha messo la faccia”.
    Allora a chi si riferisce: ai D’Alema, Fassino, Parisi, Rutelli?

    “ La vecchia classe dirigente, tutta: tutti questi big che criticano nell’ombra…”.
    Come giudica la petizione anti-governo che molti big del Pd non hanno voluto firmare?

    “Innanzitutto dobbiamo capire che l’ideologia è morta, quindi le petizioni ‘contro’ non sono così utili. Il problema è che il Pd sta vivendo una metamorfosi”.
    Una metamorfosi?
    “Il Pd è troppo democratico. Dall’altra parte ci sono due leader fortissimi, Berlusconi e Bossi: Veltroni è debole, dovrebbe puntare i piedi, cambiare i vertici, puntare sulle liste civiche, su sindaci-personaggi come Variati a Vicenza o Chiamparino a Torino”.
    Se fosse in Veltroni cosa farebbe?

    ”Un partito federato, vicino alla gente. Io credo nel federalismo: il Pd di Vicenza non può essere uguale a quello emiliano. E poi non si può continuare a essere solo centro e sud-centrici”.
    Che valutazione dà di Berlusconi e del governo?

    “Berlusconi è intelligente, il governo ha programmi ottimi, in alcuni campi sta lavorando bene, ma voglio vedere i risultati”.
    Ci sono alcuni ministri che approva?

    ”Stimo molto Brunetta, Tremonti, Sacconi, Zaia. Infatti, credo stiano facendo molto bene tutti i veneti, anche i sottosegretari come Brancher. Per contro, altri ministeri lasciano a desiderare, ma non voglio fare i nomi”.
    Cosa pensa dei dati sul Pil, dell’Italia a rischio recessione?

    ”La situazione è molto preoccupante, prevedo un autunno difficile. Si sta determinando un divario pericoloso tra settori che sono alle stelle, mentre gli altri…
    Il Paese ha tante piccole e medie imprese che vanno benissimo ma non riescono a globalizzarsi: bisogna stare vicino alla famiglia media, aiutare una classe media che sta scomparendo e favorire la crescita, favorendo il consumo”.
    E’ quello che dice Berlusconi

    ”Sì, però lui deve fare, non predicare. Anche sul taglio delle tasse, finora solo proclami”.

    Fonte: Giorno/Resto/Nazione - Marcella Cocchi | vai alla pagina
    Argomenti: centrosinistra, pd, veneto, Calearo, PMI, federalismo, Governo Berlusconi, ministri, lega, Pil, classe dirigente, imprenditori | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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Commenti (1)

  • Inserito il 12 agosto 2008 da 31
    Cambiare tutta la vecchia classe dirigente del Pd! In tutto il Paese? E' una pia illusione e lei lo sa. Perciò, da come la vedo, lei si sta preparando a prendere qualche leva del comando, o a saltare la staccionata. Il che non mi sorprende visto che il Pd è più vicino al PCUS di Breznev che alle persone.

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