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Dichiarazione di Paolo GIARETTA

Alla data della dichiarazione: Senatore (Gruppo: PD) 


 

Statuto del PD veneto: “autonomia speciale” per il partito bellunese

  • (19 luglio 2008) - fonte: official web site Pd Veneto - inserita il 22 luglio 2008 da 31

    Un partito talmente federale da esserlo anche nelle sue articolazioni interne, non solo rispetto al livello nazionale. Nello statuto regionale del Partito Democratico veneto, che questa mattina è stato sottoposto al voto dell’assemblea regionale, è infatti prevista un’autonomia speciale per il PD della provincia di Belluno, “in considerazione delle particolarità territoriali di provincia montana e di specifiche tradizione autonomistiche”.
    La forma speciale di autonomia sarà regolata da un patto federativo tra gli organi regionali e quelli provinciali del partito. «Vedremo se altri partiti sapranno cogliere questa sfida. Noi lo facciamo per primi» ha detto il segretario regionale sen. Paolo Giaretta, nel corso della relazione con cui ha aperto i lavori dell’assemblea.
    L’autonomia organizzativa del PD veneto si esplica a cominciare dalla scelta delle candidature, che devono essere “espressione del territorio”, e della gestione finanziaria.
    Lo statuto veneto ha confermato il doppio livello di partecipazione, già previsto dallo statuto nazionale. Due sono i soggetti della vita democratica interna: gli iscritti e gli elettori, registrati rispettivamente all’Anagrafe degli iscritti e all’Albo pubblico delle elettrici e degli elettori.
    Anche i diritti di coloro che partecipano alla vita del partito in qualità di elettori, non di iscritti, sono molto ampi: possono infatti prendere parte all’elezione diretta del segretario nazionale e regionale, alle primarie per la scelta dei candidati alle principali cariche istituzionali, alle assemblee di circolo e possono candidarsi a ricoprire incarichi istituzionali.
    Lo strumento delle primarie viene sancito come essenziale nel regolare la vita democratica interna e la selezione dei gruppi dirigenti. I candidati al Parlamento italiano, al Parlamento europeo e al Consiglio regionale devono essere scelti tramite elezioni primarie, così come i candidati a sindaco nei Comuni sopra i 15 mila abitanti. Lo statuto prevede inoltre la possibilità di utilizzo di questo strumento anche per i livelli territoriali inferiori.
    La carta fondativa ha fissato il limite di due mandati consecutivi, oltre il quale non sono più ricandidabili consiglieri regionali e parlamentari.
    Tutti gli organi di partito durano in carica quattro anni. I segretari, ad ogni livello organizzativo, non possono essere eletti per più di due mandati di seguito.
    L’assemblea regionale del PD, riunitasi al Crowne Plaza Hotel di Padova, ha dato il via libera anche al Manifesto del Valori del PD veneto, di cui il sen. Giaretta ha sottolineato l’approccio originale, in quanto elaborato alla luce dei valori costituzionali.
    Il via libera ai due documenti fondativi, che saranno sottoposti per il voto finale alla assemblea regionale nella prima riunione dopo il rientro dalla ferie, apre la stagione del tesseramento. Stagione che il leader del PD veneto ha esortato a vivere «come una vera festa democratica piuttosto che come una registrazione di equilibri di potere interno».

    Fonte: official web site Pd Veneto | vai alla pagina
    Argomenti: pd, potere, veneto, comuni montani, provincia, candidati | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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