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Dichiarazione di Giancarlo GALAN

Alla data della dichiarazione: Pres. Giunta Regione Veneto (Partito: FI)  - Consigliere Regione Veneto (Lista di elezione: FI) 


 

La Lega stia ai patti, o niente rifiuti da Napoli.

  • (06 luglio 2008) - fonte: Il Gazzettino.it - Giorgio Gasco - inserita il 06 luglio 2008 da 31

    Cresce la tensione tra gli alleati della Giunta regionale. Dopo il botta e risposta mediatico, il presidente si rivolge a Roma e lancia l’ultimatum
    «Bossi e Calderoli hanno detto sì alla collaborazione, e qui si oppongono. Voglio chiarimenti». La replica di Gobbo: non c’è alcun via libera

    «Nessun sacchetto di rifiuti napoletani arriverà nel Veneto».
    Giancarlo Galan fa marcia indietro? Il governatore cambia idea dopo che la sua disponibilità a smaltire settemila tonnellate di immondizia ha scatenato gli alleati della Lega? Assolutamente no, anzi con la nuova puntata della novela politica, il presidente tenta di ripassare il cerino accesso nella mani dei rappresentanti regionali del Carroccio.
    Anzi, direttamente in quelle del capo supremo, Umberto Bossi. Riscaldando ancora di più gli animi di Giampaolo Gobbo (segretario del Carroccio), di Franco Manzato (vicepresidente della Giunta regionale), di tutti compagni padani.
    Galan vuole vederci chiaro, vuole capire a quale gioco stanno giocando gli alleati veneti e pone una condizione indispensabile: «Nessuna disponibilità nostra a ricevere una seppur minima quota di rifiuti, se il Governo nazionale non mi dirà da che parte sta la Lega del Veneto».
    Poi tenta di cogliere quella che per lui sembra essere una contraddizione tra Gobbo e Manzato rispetto a Bossi e Calderoli: «Tutti ricordiamo bene - dice il governatore - il via libera dato dai ministri Bossi e Calderoli con la piena assunzione di responsabilità rispetto al conferimento alle Regioni del Nord dei rifiuti napoletani. Ciò nonostante, la Lega veneta non intende collaborare col governo nazionale e si è defilata rispetto alle dichiarazioni di Bossi e Calderoni del 27 giugno». Data nella quale, è un dato di cronaca, il Consiglio di ministri ha deciso la strategia per risolvere la crisi-rifiuti in Campania chiedendo la convocazione della conferenza Stato-Regioni luogo nel quale ogni ente territoriale è chiamato a rispondere, anche negativamente.
    Ma il governatore tira dritto e ripete che «se non verrà fatta immediata chiarezza a livello nazionale su quanto accade in Veneto, dichiaro la mia più indisponibilità nel sostegno a una richiesta conseguente ad un'azione di governo che, sulla specifica vicenda dei rifiuti, si sta muovendo con autorevolezza, senso dello Stato e una progettualità finalmente credibile». Condizioni che il governatore poneva per cambiare il suo originario no in assenso.

    A stretto giro arriva il comunicato, il segretario regionale Gobbo sfodera la sciabola definendo quella di Galan «una falsa interpretazione».
    Poiché «Bossi e Calderoli non hanno mai dato alcun via libera all'arrivo in Veneto di rifiuti campani». E spiega al governatore alleato (o forse ex) che i due ministri leghisti hanno detto sì solamente «alla richiesta di verificare se vi fossero regioni disponibili ad ospitare determinati rifiuti. Ma sono le regioni che autonomamente devono decidere». E siccome fino a prova contraria nessuna dichiarazione è venuta dal Palazzo veneto, per Gobbo resta valido quando deciso un anno fa (una mozione contraria ad ospitare le immondizie campane, votata dall'assemblea regionale) quando, a suo dire, «anche l'assessore all'ambiente di Forza Italia, Giancarlo Conta, aveva sostenuto che il Veneto era già in emergenza per conto suo». Con questi antefatti, Gobbo vuole sapere come il governatore «si sia permesso di decidere saltando completamente gli alleati». Nella sostanza, però, Bossi proprio ieri sera, sembra dare una versione diversa sulla posizione della Lega. Il senatùr ha esaltato Berlusconi «che è riuscito a fare un miracolo facendo partire il termovalorizzatore di Acerra». Quanto al sì della Lombardia, «non ho cambiato idea. Se avessi detto mesi fa quando è scoppiato il problema di portare i rifiuti in Lombardia avrebbero fatto arrivare tutta l'immondizia della Campania. Invece prima devono darsi da fare a Napoli e poi si può parlare di farli arrivare in Lombardia. Il termovalorizzatore parte ed è un risultato».Chiamato in causa, Conta non si perde la replica. «Ma a che gioco giochiamo, la Lega del Veneto è forse contro il governo Berlusconi?» si chiede l'assessore. Che continua con i quesiti: «Voi della Lega veneta eravate in Italia il 27 giugno?».
    E sostenendo la tesi del "suo" Galan, racconta che quel giorno «al termine del Consiglio dei ministri, Bossi e Calderoli hanno aperto le porte all'arrivo delle Regioni del Nord di limitate quantità di rifiuti urbani napoletani». L'assessore cita quanto battuto dalle agenzie di stampa in quel fatidico giorno.
    Poi Conta la butta sulla «correttezza e sulla lealtà, che dovrebbero essere il fondamento di ogni alleanza politica». E siccome «la Lega se n'è dimenticata» ritiene opportuno rinfrescare la memoria ricordando che «la Giunta ha sempre sostenuto il fatto che in Veneto non sarebbero potute arrivare più di 6-7 mila tonnellate di rifiuti, altrimenti anche il nostro sistema sarebbe entrato in crisi. Ed è esattamente questo che Galan ha ribadito in questi giorni». Di qui Conta torna alla domanda iniziale: «La Lega del Veneto a che gioco sta giocando?».

    Risposta già data da Gobbo. E non sarà l'ultima: di qui al 2010, alle elezioni regionali, sarà un rifiorire botte e risposte.

    Fonte: Il Gazzettino.it - Giorgio Gasco | vai alla pagina
    Argomenti: rifiuti campania, veneto, regione veneto, Lega Nord, Governo Berlusconi, giunta regionale, governatore, elezioni regionali 2010 | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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