Ti trovi in Home  » Politici  » Filippo Patroni Griffi  » Sprechi orribili. Abbiamo già dato un taglio.

Chiudi blocco

Altre dichiarazioni nel periodo per gli stessi argomenti



Dichiarazione di Filippo Patroni Griffi

Alla data della dichiarazione:  Ministro  Funzione pubblica


 

Sprechi orribili. Abbiamo già dato un taglio.

  • (14 luglio 2012) - fonte: Libero - inserita il 14 luglio 2012 da 31

    Illustre Direttore, parliamo di Sicilia. Ho letto le cifre che avete pubblicato. Sono numeri che indignano. In parte li conoscevamo e infatti, nel lavoro di preparazione del decreto sulla revisione della spesa, abbiamo a lungo discusso su come intervenire nelle Regioni a Statuto speciale laddove fosse chiaro che si stesse sperperando denaro pubblico. Alla fine abbiamo stabilito che l'intervento più immediato ed efficace era operare un taglio bello e deciso.

    Infatti lo troverà: via 600 milioni per quest'anno, 1,2 miliardi per il 2013, 1,5 per il 2014. Un modo per dare anche nell'immediato un segnale chiaro: così non si può andare avanti. Certo, sarebbe stato più giusto e corretto aprire un'ampia riflessione in Parlamento e nel Paese sul molo delle autonomie, sulle funzioni di quelle speciali, su come intervenire laddove il federalismo è stato fonte di sprechi. E in maniera più articolata. Ma ci siamo resi conto che i tempi sono quelli che sono, tra poco la legislatura scade e le forze politiche avranno intenzione di farlo nella prossima legislatura. Ho avuto modo (...)
    (...)di discutere con il commissario Bondi e di conoscere passo dopo passo il lavoro che egli ha svolto. Bondi ha raccolto una massa impressionante di dati, desunti per esempio dai conti economici delle Asl. Poi ha diviso le spese per categorie merceologiche. Quindi ha preso di ognuna di esse la cifra maggiore e quella minore e le ha unite con una mediana. Ricavato questo dato ha visto tutti coloro che sono sopra questa mediana, e quindi in eccedenza, e quelli sotto, i virtuosi. Un lavoro per certi versi elementare ma da cui è venuta fuori una fotografia reale, sia pure su base statistica, della spesa locale. Le posso assicurare che non c'è un pezzo d'Italia, una Regione, una zona che possa ergersi a esempio. «Eccedenze di spesa» hanno colpito la Penisola senza risparmiare alcuno.

    Qualche esempio? Il confronto tra i volumi di spesa per acquisti di beni e servizi delle Asl (territoriali e ospedaliere) evidenzia una notevole dispersione del costo pro capite delle varie categorie merceologiche, calcolato per le ASL territoriali in base al bacino di utenza e per le ASL ospedaliere in base al numero di giornate di degenza/dimissioni. La spesa pro capite per trasporti sanitari fa registrare un valore mediano di circa 8 euro per assistito, a fronte del quale alcune ASL evidenziano un valore di spesa superiore a 25 euro laddove altre si attestano intorno ai 5 euro. Su un'altra categoria merceologica, quella dei costi di riparazione e manutenzione, dove a una mediana di poco superiore a 20 euro pro capite fanno riscontro valori compresi fra i 40 e i 50 euro con picchi prossimi agli 80 euro, e valori inferiori ai 5 euro. E abbiamo deciso di operare. Via ciò che è in eccedenza.

    Caro Direttore, stiamo parlando di spesa che è in conto alla Sanità ma che ha ben poco a che fare con la salute. Questo settore, devoluto in gran parte alle Regioni, è diventato in qualche caso fonte di spese ingiustificate. Come vede, Direttore, bella materia per una delle Sue inchieste.

    Noi abbiamo cercato di fare il nostro e non siamo rimasti con le mani in mano. Infine mi permetta qualche considerazione su materia che conosco un po' più da vicino. L'assetto dello Stato su base provinciale sta in piedi dall'epoca napoleonica. Da quaranta anni si parla della loro riduzione, abolizione. Negli ultimi venti anni il dibattito si è fatto più intenso. E quanto più intenso si è fatto tanto più si sono moltiplicate le Province con nuovi enti istituiti. Per la prima volta nella storia della Repubblica un decreto legge prevede la loro riduzione. Alcune verranno soppresse, altre accorpate, altre ancora resteranno in vita in maniera diversa. Per tutte comunque ci sarà anche una drastica riduzione delle funzioni, avranno solo quelle strettamente necessarie, di "area vasta". Non solo, abbiamo anche istituito le città metropolitane: Roma o Milano non possono essere gestite pensando al solo perimetro della cinta urbana. Erano previste da una legge del 1990.

    Potevamo fare di più? Certo. Anche lei ogni giorno pensa a come far vendere di più Libero, farlo diventare ancor più di successo. Le chiedo un po' di pazienza, interverremo anche su altri settori di spreco e inefficienza. E porremo in essere anche gli adempimenti amministrativi che rendano effettivi e reali gli interventi decisi.

    Le leggi vanno applicate altrimenti restano annunci. Nel frattempo continuerò a leggere i suggerimenti di Libero. Personalmente penso che le rivoluzioni si facciano a piccoli passi. Giorno dopo giorno. Con «atteggiamento non certo impaziente, ma fermo e combattente», come suggeriva Croce a proposito del miglioramento della pubblica amministrazione. Grazie.

    Filippo Patroni Griffi

    Ministro per la Pubblica amministrazione
    e la Semplificazione

    Fonte: Libero | vai alla pagina

    Argomenti: pubblica amministrazione, tagli, sanità, Statuti Speciali per Provincie e Regioni, spesa pubblica, sicilia, asl, abolizione delle Province, governo Monti, spending review | aggiungi argomento | rimuovi argomento
    » Segnala errori / abusi
    Pubblica su: share on twitter

 
Esporta Esporta RSS Chiudi blocco

Commenti (0)


Per scrivere il tuo commento devi essere loggato