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Dichiarazione di Elsa Fornero

Alla data della dichiarazione:  Ministro  Welfare


 

Pensioni. «Nessun rischio. Il disavanzo Inpdap è noto. Continuerà a essere coperto»

  • (11 luglio 2012) - fonte: Corriere della Sera.it - inserita il 11 luglio 2012 da 31

    Deficit.

    L'Inps dovrebbe registrare quest'anno un disavanzo di quasi 6 miliardi di euro nel 2012, che sfioreranno i 7 miliardi nei prossimi due anni, quasi del tutto dovuto al «buco» dell’ex Inpdap, l’Istituto di previdenza per i dipendenti della Pa. E questo - aveva messo ieri nero su bianco il Civ (il Consiglio di indirizzo e vigilanza) dell’ente - «comporterà nel breve periodo un problema di sostenibilità dell’intero sistema pensionistico pubblico». La prima nota di variazione del bilancio preventivo 2012 dell’Istituto di previdenza (in cui con il Salva Italia sono confluiti Inpdap ed Enpals), approvato martedì a larga maggioranza, si concludeva chiedendo all’esecutivo «interventi correttivi».

    «Non mi sembra che ci siano fatti nuovi: sapevamo che l'Inpdap era in forte squilibrio. Dobbiamo domandarci la ragione di questo squilibrio che è frutto di decisioni di regole passate. Per l'Inpdap i disavanzi sono frutto di decisioni del passato con scarsa attenzione alle regole nel bilanciamento tra prestazioni e contributi. Noi non possiamo cancellare le regole del passato».

    «Fino a quando l'Inpdap era separata dall'Inps lo Stato pagava la differenza (tra contributi e prestazioni, ndr) con trasferimento diretto a copertura del disavanzo. Oggi credo che questo sarà sempre coperto dallo Stato, cambierà la modalità di copertura: l'Inps anticiperà e poi lo Stato restituirà».

    Insomma, il deficit dell'Inpdap «sarebbe stato coperto prima e ora sarà coperto dall'Inps». «Sotto il profilo della grandezza del disavanzo non ci sono novità e non richiederà l'appostamento di nuove risorse».

    «Vorrei rassicurare che le preoccupazioni relative alle pensioni dovrebbero essere persino minori anche con risparmi se facciamo bene l'incorporazione. Il rischio pensioni c'è quando non c'è l'equivalenza tra contributi e prestazioni. Il Governo ha cambiato le regole, ha fortemente rafforzato la sostenibilità del sistema pensionistico pubblico, ha rafforzato questo equilibrio e ha fortemente contenuto la spesa pensionistica rispetto al Pil».

    Fonte: Corriere della Sera.it | vai alla pagina

    Argomenti: welfare, pensioni, pubblica amministrazione, spesa pubblica, Pil, Inps, previdenza, contributi, governo Monti, spending review | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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Commenti (1)

  • Inserito il 11 luglio 2012 da 31
    Si potrebbe chiedere alla Fornero (e lo si potrebbe chiedere in tanti), perché lei se ne va in pensione col retributivo (calcola la pensione con gli ultimi 5 anni di lavoro) e tutti gli altri dovranno vedersela col contributivo. La questione non esiste nemmeno nelle monarchie e non si capisce perché accada invece in una Repubblica 'col popolo sovrano'. La sua riforma vale per tutti e non per lei...e i suoi colleghi.

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