Ti trovi in Home  » Politici  » Romano PRODI  » Le autostrade e i controlli svaniti.

Chiudi blocco

Altre dichiarazioni nel periodo per gli stessi argomenti



Dichiarazione di Romano PRODI


 

Le autostrade e i controlli svaniti.

  • (25 giugno 2008) - fonte: web site - Romano Prodi. - inserita il 06 luglio 2008 da 2761

    Lettera al direttore del Corriere della Sera

    Caro Direttore,
    anche se con un certo ritardo, di cui le chiedo scusa, vorrei ritornare sull`articolo di Massimo Mucchetti intitolato «Non solo petrolio per la Robin Tax», pubblicato sul Corriere della Sera del 15 giugno.
    Secondo Mucchetti, con il decreto legge n. 59, varato dal mio governo l`8 aprile 2008, e con la successiva legge di conversione n. 101, approvata dalla nuova maggioranza di centrodestra il 6 giugno, Berlusconi ed io, d`accordo, seppur con motivazioni diverse, avremmo fatto un bel regalo ad Autostrade per l`Italia (Aspi), e per suotramite alla famiglia Benetton, grazie all`approvazione con atto legislativo ella nuova convenzione autostradale, che riconoscerebbe alla società concessionaria un regime tariffario più generoso di quello previsto nella precedente convenzione. Nella stessa direzione, sempre a giudizio di Mucchetti, sarebbe andato (senza precisarne la responsabilità) il precedente intervento che ha allungato il periodo regolatorio (quello al termine del quale si rivede, generalmente al ribasso, la tariffa) da cinque a dieci anni. Se ne arguisce, in definitiva, una sostanziale corresponsabilità nel favorire la società concessionaria, a danno degli interessi dello Stato, che realizza minori infrastrutture, e degli utenti, 0che pagano pedaggi più onerosi.
    Su entrambi i punti sollevati, mi permetta di respingere nel modo più assoluto l`idea che possa essere imputata a me, e ai governi che ho presieduto, la responsabilità degli interventi citati nell`articolo. Sul primo, è facilmente verificabile che la norma che ha approvato le convenzioni siglate tra Anas e alcune concessionarie autostradali (tra cui Aspi) è stata introdotta in sede di conversione e, quindi, per scelta dell`attuale maggioranza; al riguardo, è sufficiente leggere l`articolo 8-duodecies della legge n.101 per rendersene conto. Sul secondo punto, si può altrettanto agevolmente appurare che l`estensione del periodo regolatorio fu una scelta del centrodestra, dal momento che è stata disposta dall`art. 21 del decreto legge n. 355 del 2003, convertito nella legge n. 47 dei 2004.
    Mi consenta qualche ulteriore precisazione. II mio ultimo governo ha ereditato una situazione piuttosto difficile in materia di concessioni autostradali, soprattutto a causa della mancata applicazione, nei cinque anni precedenti, di quanto previsto nelle norme e nelle convenzioni. L`Autorità di vigilanza sui contratti pubblici, con due segnalazioni, rispettivamente dell`8 giugno e del 19 ottobre 2006, ha evidenziato le criticità del sistema, sollecitando il Parlamento e il governo ad intervenire. Così, abbiamo cercato di rimediare con la riforma introdotta con il decreto legge n. 262 del 2006, cui hanno fatto seguito diversi provvedimenti volti a definire un quadro regolamentare certo e trasparente. In questo ambito, si è posta la questione della convenzione Aspi, che - come è noto - è la più importante tra quelle attualmente vigenti. Confesso, in proposito, che, in un primo momento, anche io ho pensato che la convenzione unica siglata tra Anas e la società il 12 ottobre 2007 fosse una buona soluzione. Poi, però, il Nars (organo di supporto tecnico del Cipe) il 28 novembre 2007 ha severamente bocciato la convenzione. Per questo, ho ritenuto opportuno, nell`interesse esclusivo del Paese e degli utenti, consentire alle parti di tener conto dei rilievi formulati e di ricercare, di comune intesa, una nuova soluzione. L`attuale maggioranza ha deciso. diversamente, approvando per legge la stessa convenzione e impedendo, per questa via, ogni forma di controllo da parte degli organi preposti (in particolare, il Cipe e la Corte dei Conti). Non spetta a me pronunciarmi sulla bontà della scelta. Prendo solo atto che essa, a detta di molti, non sembra sia andata in direzione degli interessi del Paese e degli utenti.

    Risposta Massimo Mucchetti:
    «Per eccesso di sintesi, ho attribuito al governo Prodi un`iniziativa del Ministro delle Infrastrutture, Antonio Di Pietro, che aveva presentato un emendamento al decreto milleproroghe di fine legislatura per inserirvi la convenzione tra la concessionaria Autostrade per l`Italia e il concedente Anas e già inviata dallo stesso governo alla Commissione Ue.
    In effetti, risulta che Romano Prodi abbia bocciato il proposito del suo ministro.
    L`inserimento della convenzione è avvenuto a opera del nuovo governo che, in questo, si è mostrato dipietrista».

    Fonte: web site - Romano Prodi. | vai alla pagina
    Argomenti: di pietro, contratti, infrastrutture, governo prodi, Commissione UE, Berlusconi Silvio, Corte dei Conti, Corriere della Sera, ASPI - Autostrade per l'Italia, Anas S.p.A.- Azienda Nazionale Autonoma delle Strade | aggiungi argomento | rimuovi argomento
    » Segnala errori / abusi
    Pubblica su: share on twitter

 
Esporta Esporta RSS Chiudi blocco

Commenti (0)


Per scrivere il tuo commento devi essere loggato