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Dichiarazione di Pier Paolo BARETTA

Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: PD) 


 

La Corte dei Conti boccia la " Robin tax ".

  • (02 luglio 2008) - fonte: Sito web del Partito Democratico - inserita il 02 luglio 2008 da 2761

    La “Robin Tax” come era prevedibile rischia di essere l’ennesima presa in giro per gli italiani, anzi il solito annuncio propagandistico de Governo Berlusconi.
    A stabilirlo la Corte dei Conti, che in un’ audizione alla Camera ha spiegato come il teorico fondo di sostegno alle fasce deboli in realtà sia un bluff. Con la stretta fiscale per banche, assicurazioni e imprese del settore energetico (la 'Robin Hood tax', contenuta nella manovra economica), "è concreto il rischio che il maggior prelievo possa essere traslato sui consumatori, attraverso una aumento dei prezzi praticati sui prodotti, o su altri soggetti economici, con un effetto ad esempio sui salari reali dei lavoratori impiegati nei settori colpiti". Così ha esordito il presidente della Corte dei conti, Tullio Lazzaro alla Camera.

    "In proposito - ha aggiunto Lazzaro - il grado di cogenza della cosiddetta 'clausola salva utenti' (divieto di traslazione della maggiorazione d'imposta sui prezzi al consumo) appare inversamente proporzionale alla sua durata, indipendentemente dalla vigilanza affidata all'Autorità per l'energia elettrica e il gas". Nell’audizione in Parlamento sul Dpef, la Corte dei Conti riconosce che la robin tax costituisce la "componente più innovativa della manovra sulle entrate" ma evoca una serie di "rischi" legati alla sua attuazione. Il primo è proprio il rischio "traslazione" sui consumatori con un aumento dei prezzi oppure su altri soggetti, ad esempio i lavoratori dei comparti interessati, attraverso i salari In sostanza Lazzaro osserva che le maggiori tasse per aziende petrolifere, assicurazioni e banche di gas che in questi anni hanno goduto di maggiori incassi, assomiglia troppo a una "punizione" per un solo settore. Inoltre la Corte ricorda, che i 733 milioni di maggiori entrate assicurati dall’imposta sostitutiva sui valori latenti delle rimanenze delle imprese petrolifere e del gas "rappresentano, di fatto, una anticipazione della tassazione".

    Gli obiettivi sociali della Robin tax) rischiano quindi di essere "molto limitati", vista la scarsità delle risorse a disposizione. Infatti Lazzaro, ha spiegato che "le risorse che alimentano il Fondo per i meno abbienti ammonteranno inizialmente a meno di 300 milioni. A meno di non ipotizzare nuovi e significativi afflussi dalle altre fonti individuate dalla norma è concreto il rischio che la finalizzazione sociale della Robin tax possa risultare molto limitata".

    "Anche per tale motivo - ha aggiunto il presidente della Corte dei conti - si pone l'esigenza di evitare che i potenziali benefici dell'iniziativa non siano compromessi da costi di gestione (ideazione, creazione, distribuzione e monitoraggio della 'carta acquisti') elevati".

    "La Robin Tax non avrà adeguate finalità sociali e finirà per scaricarsi negativamente sui consumatori, lo ripete anche Pierpaolo Baretta,capogruppo della Commissione Bilancio della Camera, che si aggiunge agli allarmi lanciati dalla Corte dei Conti e da Mario Draghi, presidente di Bankitalia. Inoltre Baretta se la prende con la recente manovra avviata da Tremonti che come spiega non affronta né la crisi economica né quella del potere d'acquisto, ed opera tagli che mettono in ginocchio gli Enti locali, importanti settori della Pubblica amministrazione e che si ripercuotono negativamente sui servizi ai cittadini".

    Fonte: Sito web del Partito Democratico | vai alla pagina
    Argomenti: Tremonti Giulio, Baretta Pierpaolo, Draghi Mario, Corte dei Conti, Commissione Bilancio della Camera dei Deputati, Banca d'Italia, Robin Tax | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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