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Dichiarazione di Cesare DAMIANO

Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: L' Ulivo)  -  Ministro  Lavoro e Previdenza sociale (Partito: DS) 


 

«Decreto pronto, Confindustria frena»

  • (04 marzo 2008) - fonte: Corriere.it - inserita il 04 marzo 2008 da 31
    Sicurezza sul lavoro, Damiano attacca. Prodi: «giovedì approveremo il decreto»Gli industriali: «Aumento delle sanzioni inaccettabile. Giordano: «Il governo le ignori»
    ROMA - Dopo la strage di Molfetta ora serve un atto di responsabilità da parte di tutti per approvare il decreto in materia di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro. A sollecitarlo è il ministro del Lavoro, Cesare Damiano, che denuncia resistenze da parte dei datori di lavoro. «Sul capitolo delle sanzioni ci sono state delle resistenze da parte di Confindustria. Mi auguro che queste difficoltà possano essere superate» è il suo auspicio a proposito del decreto attuativo del testo per la sicurezza sul lavoro che dovrebbe essere approvato dal consiglio dei ministri giovedì mattina per poi passare alle Camere per l'esame di conformità. Su questi temi «serve - insiste Damiano - una risposta forte, seria».
    CONFINDUSTRIA: SANZIONI INACCETTABILI - Ma Confindustria frena. «L'aggravamento delle sanzioni è inaccettabile» contrattacca l'associazione degli industriali per voce del direttore generale di viale dell'Astronomia, Maurizio Beretta, favorevole invece all'utilizzo del tesoretto Inail da 12 miliardi per programmi di prevenzione. Quella di utilizzare una parte dell'avanzo di gestione dell'Inail, ha ricordato Beretta, «è una richiesta che noi facciamo da tempo perché sono soldi versati dalle imprese per un avanzo cospicuo di gestione» e che appunto ora viene custodito dall'Inail. A suo giudizio, «è necessario utilizzare queste risorse per specifici programmi di prevenzione ma è incomprensibile l'aggravamento di sanzioni» a carico delle imprese, come prevede il decreto attuativo del Testo Unico sulla sicurezza del lavoro.
    GIORDANO: «IL GOVERNO IGNORI LE RESISTENZE» - Per Franco Giordano «le resistenze di Confindustria al varo dei decreti attuativi della legge sulla sicurezza sono semplicemente scandalose, davvero vergognose. È purtroppo evidente che questo capitalismo non si ferma di fronte a niente quando vede messo in gioco il suo profitto: neppure di fronte allo stillicidio quotidiano di morti sul lavoro». Il segretario del Prc ha poi aggiunto che «il governo ha il dovere di ignorare queste inaccettabili resistenze e varare i decreti con o senza il sì degli industriali. E credo che anche il Pd, dopo aver messo in testa alle sue liste alcuni dei più eminenti esponenti di Confindustria, avrebbe l'obbligo morale di prendere una posizione per una volta netta e chiara».
    VITTIME - Il ministro Damiano ha anche ricordato che nel 1963 i morti sul lavoro furono 4400. Nel 2002: 1480. Nel 2006: 1341 (in aumento rispetto al 2005). «Nel 2007 - afferma Damiano - i morti sul lavoro sono stati circa 1300, in leggero calo rispetto al 2006». Alla domanda se in tema di morti sul lavoro l'Italia sia sopra o sotto la media Ue, Damiano risponde: «La media di morti sul lavoro in Italia è leggermente inferiore a quella della Germania». Damiano rende noto che sul titolo primo del dlgs («il più importante») le parti sociali hanno già trovato un accordo domenica scorsa dopo tre giorni di trattative no stop. Ora si sta lavorando con il ministero della Giustizia sul tema delle sanzioni. «Da mesi - afferma Damiano - procediamo a ritmi accelerati. Dobbiamo compiere un'opera immane di revisione di una legislazione trentennale». Damiano ricorda che «questo governo ha assunto 1400 nuovi ispettori. I controlli servono - conclude Damiano - ma la cosa più importante è creare una nuova cultura rispettosa delle leggi già esistenti». PRODI: «GIOVEDI' APPROVEREMO IL DECRETO» - Romano Prodi, al termine dell'incontro a Palazzo Giovene, sede del Comune di Molfetta, con i familiari delle vittime alla Truck Center ha detto che «dal punto di vista del Governo ormai è concluso il lungo e difficile dialogo fra le parti sociali e giovedi mattina il Consiglio dei ministri apporoverà il decreto legislativo che abbiamo elaborato in mesi di lavoro». «Bisogna anche dire che questo non basta - ha proseguito Prodi - occorre un impegno, la messa in atto delle nomre legislative, occorre un impegno dei datori di lavoro e dei lavoratori nell'applicare giorno per giorno le regole di sicurezza sul lavoro».

    Fonte: Corriere.it | vai alla pagina
    Argomenti: lavoro, governo, sinistra arcobaleno, pd, morti sul lavoro, ministro, sicurezza sul lavoro | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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