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Dichiarazione di Franco GRILLINI

Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: SDSE) 


 

"Dal Pd solo una spolveratina laica"

  • (29 febbraio 2008) - fonte: Il Giornale - inserita il 01 marzo 2008 da 31
    Onorevole Franco Grillini, il Pd ha un gay in lista. Più tranquillo, ora?
    «Sono contento per la mia amica Paola Concia: è brava e capace...».
    Si dice che sia molto amica della Binetti.
    «È una malignità che non approvo. Forse si riferisce a un carteggio apparso qualche tempo fa sull’Unità...».
    Un gay in lista, ma non è lei. Prova rammarico?
    «Il mantra di molti compagni diessini è: “Perché te ne sei andato, saresti stato rieletto”. Ma io la mattina mi devo poter guardare allo specchio, piacendomi...».
    Non basta un gay in lista?
    «È sempre positivo che ce ne siano, sempre di più. Ma certo che non basta».
    All’ultimo congresso dei Ds, rivolgendosi proprio a Veltroni, lei chiese di far approvare almeno una delle leggi che riguardano i diritti civili e sui gay. Così sarebbe potuto restare.
    «Difatti sono andato via. Né in verità hanno fatto nulla per trattenermi».
    Oggi a Veltroni che cosa direbbe?
    «Come quell’assessore romagnolo del cabaret, gli direi: caro Walter, fatti non pugnette ».
    Le chiacchiere stanno a zero, come si dice a Roma.
    «Pesano solo i fatti. Il Pd a Roma ha votato con la destra contro il registro delle unioni civili. La Binetti in Parlamento stava per far cadere il governo per non votare la norma contro l’omofobia. Ed è inutile ora che nel programma abbiano messo due parole ancora più generiche e ambigue sui Dico e l’omofobia. Il Pd non li approverà mai, anche se vincesse in solitudine ».
    Quanta sfiducia nei vecchi compagni.
    «Dopo la spolveratina laica che tanto ha allarmato la Chiesa, Fioroni ha sottolineato che il rapporto nel Pd è di dieci a uno per i cattolici. Avremo così 100-120 deputati cattolici che seguono i diktat del Vaticano e bloccheranno qualsiasi iniziativa sui diritti civili. Lo stesso Bobba ha accettato la norma sull’omofobia nella carta etica del Pd ricordando che si tratta di una questione di carattere culturale che nulla ha a che vedere con la produzione legislativa. Ma allora a che serve? Per non parlare dello stesso Walter, che corse a rassicurare il cardinal Bertone sul fatto che il registro delle unioni civili non sarebbe mai passato».
    Ergo?
    «Dunque è evidente quale sia la politica del Pd. Mettere tutti in lista vuole essere solo il modo per prendere qualche voto in più. Troppa roba in contrasto l’una con l’altra, è un partito superficiale. Inutile che Veltroni dica: le forze diverse dialoghino, se la Binetti ritiene non negoziabili le norme di cui trattiamo. Di che avremmo parlato, io e la Binetti?».
    Lei ha paura del cilicio.
    «Io sarò candidato del Partito socialista, l’unico che seriamente investe sulle tematiche gay. E voglio farmi mettere soprattutto nei posti dove ci sarà la Binetti».
    Così da perseguitarla sulla pubblica piazza con le sue idee.
    «Pazza idea. No, bellissima ».

    Fonte: Il Giornale | vai alla pagina
    Argomenti: gay, unioni civili, diritti civili, cattolici, pd, partito socialista | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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