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Dichiarazione di Valter VELTRONI


 

Sono preoccupato. «No a divaricazioni tra laici e cattolici»

  • (26 febbraio 2008) - fonte: Corriere della Sera - Roberto Zuccolini - inserita il 26 febbraio 2008 da 31
    Il pullman continua la sua corsa e raggiunge le Marche. Ma è difficile per Walter Veltroni lasciarsi dietro le spalle le polemiche romane, soprattutto quando c’è di mezzo il mondo cattolico. Dopo l’Avvenire ora va all’attacco dell’accordo con i radicali anche Famiglia Cristiana. E poi, soprattutto, c’è il malessere crescente dei cattolici del Pd. Che fare?__ Il leader si preoccupa, ci pensa su e poi, senza citare nessuno, lancia l’appello nel bel mezzo del discorso al PalaSavelli di Porto San Giorgio, davanti a centinaia di simpatizzanti del Pd: «Ma davvero - si chiede - in Italia ci deve essere di nuovo, nel 2008, una divaricazione fra laici e cattolici?». Afferma: «Considero le persone illuminate dalla fede un arricchimento gigantesco: ci deve essere rispetto reciproco». Poi da Macerata tesse le lodi di Umberto Veronesi: «E un uomo che ha avuto la sensibilità di dire che le materie etiche vanno tenute fuori dalla campagna elettorale. Con il nostro programma abbiamo avuto la sensibilità di chi vuole unire laici e cattolici nel rispetto di chi è credente e di quel valore indisponibile che è la laicità dello Stato». E in effetti il programma parla «dell’accanimento terapeutico da prevenire anche attraverso il testamento biologico», «del riconoscimento dei diritti delle persone stabilmente conviventi» e della 194 come «legge equilibrata, che ha conseguito buoni risultati, e va attuata in tutte le sue parti». Applaude Emma Bonino e dà questa interpretazione: «Il programma dice sì al testamento biologico e alla pillola Ru486». E il prodiano Antonio La Forgia inveisce: «Tutte le forze politiche si prostituiscono nei confronti della gerarchia cattolica. Ed è grave che parte della Chiesa si presti a questo gioco»._____ Ma i cattolici invece restano più che mai in agitazione. Renzo Lusetti (ex Margherita) ammette:«Non sono certo entusiasta». Poi cerca di guardare al lato positivo della faccenda: «Due anni fa c’era la Rosa nel Pugno e ora non c’è più. Si candidarono Pannella e D’Elia ed ora non lo fanno. E poi ci siamo noi, cattolici popolari veri che mercoledì, nell’assemblea che abbiamo convocato, ci faremo garanti di fronte agli eventuali rischi di una deriva laicista». Tutti fanno riferimento all’assemblea di domani, che riunirà tutte le anime cattoliche del Pd, e sulla quale pende il monito di Rosy Bindi («Però non facciamone una nuova corrente») e quello del prodiano Franco Monaco: «Il peggior nemico del Pd è il fondamentalismo etico, di un segno o di un altro».___ Ma i teodem sono sull’orlo di una «crisi di nervi politica». Promette Paola Binetti: «I cattolici uniti argineranno i radicali». Si sfoga Enzo Carra: «Per il momento sono tranquillo, ma al primo segno di spappolamento darò ragione al direttore di Famiglia Cristiana. E a quel punto, a rispondere dovrà essere Veltroni e il vice Franceschini che deve rappresentare l’anima cattolica nel partito». Luigi Bobba va oltre: «Il mio scetticismo è soprattutto elettorale: secondo me i radicali fanno perdere più voti di quanti ne conquistano. E comunque, a questo punto, dovrebbero fare come Di Pietro e sciogliersi nel Pd». Cerca di tranquillizzare tutti Giuseppe Fioroni, ma «minimizza» la presenza radicale: «Chi si presenta con il Pd ne sottoscrive il programma in ogni parte. Quindi anche quel gruppetto di radicali che si è aggiunto...».
    Fonte: Corriere della Sera - Roberto Zuccolini | vai alla pagina
    Argomenti: veltroni, pd, radicali, pillola del giorno dopo Ru486 | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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