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Dichiarazione di Elettra DEIANA

Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: Rifondazione comunista - Sinistra europea) 


 

Deiana (commissione Difesa): in casi simili deve intervenire il governo.

  • (22 febbraio 2008) - fonte: Il Gazzettino Ed. Naz.le - - inserita il 22 febbraio 2008 da 31
    «È una questione di cui le autorità italiane si devono occupare»: l'on. Elettra Deiana (Rifondazione) vicepresidente della commissione Difesa della Camera ritiene che il «no Italy» ad Aviano non sia da lasciar passare senza reazioni: «È la conferma di quanto sostengo da tempo: fra le regole per le basi Usa in Italia c'è un deficit di sovranità. Loro fanno quello che vogliono». Poi, la Deiana aggiunge: «L'eventuale ragione di non pagare il personale italiano in euro non esiste: loro stanno in un Paese con l'euro e quindi si adattino». La vicepresidente della commissione Difesa, decisa ad approfondire il caso, avanza una diversa ipotesi: «Credo - dice infatti l'esponente Prc - che si tratti di un modo per tener fuori i sindacati. Anche ammesso che i tedeschi vengano a lavorare come cuochi in Italia, in ogni caso è difficile che si portino sindacalisti. Invece, gli italiani hanno la possibilità di tutela sindacale. Tra l'altro uno degli argomenti che abbiamo più volte sollevato è appunto quello della presenza sindacale nelle basi Usa. La conclusione è severa: «In ogni caso quali che siano le ragioni, di quanto accaduto sono tutte ragioni che rimandano al fatto "chi decide?". Insomma, qual è la sovrabnità che si esercita nelle basi, fattualmente e non formalmente? Il governo si deve assolutamente occupare della questione». Intanto dal Friuli rimbalza la notizia di un incontro - previsto per questa mattina - tra il sindaco avianese Stefano Del Cont Bernard e un delegazione della Fisascat-Cisl, il sindacato dei dipendenti civili della struttura militare. «Voglio avere la visione - ha detto il primo cittadino - chiara e completa di quello che può essere accaduto. E in particolare della situazione che prosegue da qualche tempo in merito all'assegnazione di posti di lavoro a persone con cittadinanza americana che andrebbero invece ricoperti da civili italiani». Il sindaco ha inoltre confermato la richiesta di un incontro con il comandante della Base, il brigadier generale Craig Frannklin. «Non credo - ha aggiunto Del Cont Bernard - ci siano disegni discriminatori ma semplicemente una valutazione di tipo economico che contiamo si possa rimuovere al più presto. Penso inoltre che la decisione, proprioo perché grossolana, non sia stata partorita dai vertici militari, ma potrebbe essere da ascrivere all'ufficio personale che ha voluto dare un'interpretazione restrittiva al solo scopo, molto probabilmente, di contenere i costi». Ma per chiarire ogni aspetto della vicenda il primo cittadino attende l'incontro con il vertice della base.
    Fonte: Il Gazzettino Ed. Naz.le - | vai alla pagina
    Argomenti: usa, lavoro, basi militari, sindacati | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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