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Dichiarazione di Enrico BOSELLI

Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: La rosa nel pugno) 


 

«Bravo presidente, c'è aria di regime» - Intervista

  • (21 marzo 2008) - fonte: Il Messaggero - inserita il 21 marzo 2008 da 31

    Enrico Boselli, candidato premier dei socialisti, è convinto che superare l'ostacolo dello sbarramento al 4 per cento non è mission impossible: «C'è una grande incertezza nel Paese, il numero degli indecisi resta alto, e noi vogliamo e dobbiamo riuscire a catturare una fetta di questo consenso non ancora assegnato».
    E in termini calcistici un "aiutino", onorevole Boselli, ve l'ha dato addirittura il presidente Napolitano che ha bocciato l'opzione del voto utile...
    «Quelle del presidente della Repubblica sono parole giuste e spero che in questo modo si metta fine ad una indegna campagna orchestrata da Pdl e Pd per fare in modo che gli italiani considerino utile solo il voto dato a Veltroni o a Berlusconi.
    Come ha detto il capo dello Stato, nessun voto è inutile e soprattutto deve essere un voto libero.
    Del resto lo percepiscono tutti: siamo di fronte ad una vera e propria aria da regime».
    D'accordo, nessun voto è inutile.
    Ma perché dovrebbe essere utile quello dato al Ps?
    Un riflesso nostalgico per mantenere la tradizione socialista?
    Il Pd sostiene di averla fatta propria...

    «Falso. Il Pd, al contrario, dei socialisti se ne vergogna, si vergogna della loro storia, che invece non è né piccola né inin-fluente.
    Vede, non c'è soltanto il problema - che pure esiste - di evitare che il nostro sia l'unico Paese europeo privo di un Partito socialista, cosa che comunque è un problema perché si configura come l'ennesima anomalia italiana.
    Il punto vero è che è importante votare per i socialisti perché possiamo essere utili al Paese.
    Su almeno tre punti.
    Con i socialisti si difende la scuola pubblica, che è la risorsa più importante dell'Italia e che invece si contraddistingue per professori peggio pagati e studenti peggio educati.
    Con i socialisti si allargano i diritti civili come in Spagna.
    Da noi non c'è il divorzio breve, si contesta la legge 194 sull'interruzione di gravidanza, non c'è una distinzione chiara tra Chiesa e Stato.
    Infine noi socialisti vogliamo che anche chi ha un lavoro flessibile sia tutelato con adeguati ammortizzatori sociali».
    E dove pensate di pescare voti, dal Pdl o dal Pd?
    La vostra campagna elettorale sembra orientata soprattutto alla polemica con Veltroni...
    «Non siamo teneri con l'uno ma neanche con l'altro, valgano le accuse che ho rivolto Berlusconi sull'Alitalia invitandolo a non raccontare barzellette.
    Certamente Veltroni ha scelto la strada di tentare di cancellare i socialisti dalla vita politica italiana.
    Questo è chiarissimo e per questo siamo molto netti con lui.
    Ma più che altro il leader Pd ha imboccato la strada che condurrà la sinistra alla più dura sconfitta della sua storia.
    In più il Pd è un supermarket della politica, una pessima imitazione del berlusconismo: basta guardare le candidature, una cosa a metà l'Isola dei Famosi e Beautiful».

    Fonte: Il Messaggero | vai alla pagina
    Argomenti: laicità, voto, elezioni politiche 2008, partito socialista | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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