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Dichiarazione di Enrico BOSELLI

Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: La rosa nel pugno) 


 

«Veltroni bugiardo, alla sinistra e ai laici propongo un patto» - Intervista

  • (10 aprile 2008) - fonte: Il Manifesto - Daniela Preziosi - inserita il 10 aprile 2008 da 31
    Enrico Boselli, candidato pre­mier per il partito socialista. Vel­troni sostiene che lei sia andato a bussare alla porta di Bertinotti e Casini, dopo il rifiuto del Pd.
    Veltroni è un bugiardo e mente a 48 ore dal voto. Non ho mai bus­sato né alla porta di Bertinotti né a quella di Casini. E' in gioco la mia onorabilità e credibilità, quel­la del mio partito.
    Visto che Vel­troni ha parlato a Porta a porta, ho chiesto alla Rai il diritto di re­plica. E ho offerto a Veltroni un contraddittorio per spiegare agli italiani cosa divide il Pd dal Ps: non la questione dei seggi, ma la politica. Per esempio i sette punti del patto laico.
    Proponete alla sinistra un pat­to laico in sette punti, fra cui la revisione della legge 40, la Ru486, i Pacs.
    Lo proponiamo anche a Veltro­ni, ma sappiamo che lui non lo firmerà.
    Lo proponiamo anche a Bonino e Pannella.
    Il punto è questo: Bertinotti ha detto di temere per la laicità di questo paese e di voler stabilire un rapporto con noi dopo il voto.
    Io dico: sottoscri­viamo subito questo patto. Chi fir­ma questi sette punti si impegna a sostenerli.
    Tutte questioni che i partiti socialisti d'Europa sosten­gono convintamente.
    Provoca Veltroni?
    Vorrei capire, a due giorni dal voto, cosa pensa il Pd dei diritti ci­vili. Penso di non essere l'unico.
    C'è scritto nel programma.
    Lì c'è meno della metà della metà di quello che c'era nel programma di Prodi, non lo firme­rebbe neanche Rajoi, il leader del­la destra spagnola.
    Quello che sappiamo è quello che pensa Vel­troni: nella capitale, da sindaco, ha impedito di istituire il registro delle unioni civili.
    Il Ps a Roma presenta un sin­daco alternativo a Rutelli...
    Franco Grillini, leader delle bat­taglie dei diritti civili, che ha uno slogan giusto: 'voti Rutelli, scegli Ruini'.
    Roma non si può limitare ad avere candidati come Rutelli, Alemanno, Storace.
    Un tempo li avremo definiti i clerico-fascisti.
    Ma Grillini ha già fatto capire che, al secondo turno, farà gli ac­cordi con Rutelli.
    I nostri voti non sono gratis.
    Grillini sostiene che il Pd eleg­gerà 120 cattolici estremisti. Tanto conta la lobby clericale?
    Tanto, a leggere il programma. Ripeto: ha impedito che si istituis­se il registro delle unioni civili.
    Un gesto che ha creato molto sconcerto.
    Un gesto di disprezzo per 60mila persone che aspettava­no questo riconoscimento.
    Per questo ci sono tanti compagni della sinistra, anche del Prc, che votano Grillini sindaco.
    Poi c'è Rutelli, l'uomo del referendum sulla legge 40.
    Nello schieramen­to della sinistra, in quell'occasio­ne, ci furono due risposte: una, quella di Rutelli, che applicò alla lettera le indicazioni di Ruini.
    L'al­tra, quella di Prodi, il cattolico li­berale, che disse no a Ruini.
    Quel no fu coraggioso. Se a Prodi ne ho perdonate tante è anche per­ché lui, in quel momento diffici­le, disse 'no, io vado a votare'.
    Veltroni ha offeso la sua credi­bilità, dice. Più dei manifesti di Milly D'Abbraccio, con un culo in primo piano?
    Milly D'Abbraccio, che si candi­da a Roma, mi ha chiesto scusa. Veltroni no. Molto più donna d'onore lei.
    Farete un patto con l'arcobale­no all'opposizione, se riuscirete ad andare in parlamento?
    Primo: andremo in parlamen­to. Quindi, secondo: facciamolo ora questo patto.
    I sette punti non sono questioni dei socialisti, sono punti comuni per una batta­glia laica.
    Fosse solo per noi, ci metteremo un mucchio d'altra ro­ba: 8 per mille, concordato...
    Abolizione del concordato? In questa campagna la chiedono solo i trozkisti.
    No, non è questo. Noi faccia­mo una battaglia per i diritti.
    Gli italiani debbono avere i diritti de­gli altri cittadini europei.
    A proposito, Paul Rasmussen, presidente del partito socialista europeo, ha fatto gli auguri al Pd.
    Anche a noi, l'unico partito so­cialista in Italia. E anche più affet­tuosi.
    Abbiamo ricevuto un mes­saggio di Georgios Papandreu, il presidente dell'internazionale so­cialista, e di Martin Schultz, capo­gruppo del Pse al parlamento eu­ropeo.
    Gli auguri del Pse al Pd signifi­cano che il Pse sostiene il Pd, an­che se non si iscriverà al Pse?
    Lo chieda al Pse.
    Lo chiedo a lei, membro Pse.
    Di certo io non ho mai chiesto l'espulsione di Fassino dal Pse.
    Ma la collocazione in Europa non è un problema mio, è loro.
    Il Pd non è né carne né pesce.

    Fonte: Il Manifesto - Daniela Preziosi | vai alla pagina
    Argomenti: laicità, unioni civili, diritti civili, veltroni, elezioni politiche 2008, sindaco di Roma, partito socialista | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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