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Dichiarazione di Valter VELTRONI


 

''Berlusconi avvelena la democrazia''

  • (09 aprile 2008) - fonte: Adnkronos/Ign - inserita il 09 aprile 2008 da 31

    Il leader del Pd commenta la proposta del Cavaliere di affidare una Camera all'opposizione ''solo se Napolitano si dimette''.
    Poi risponde alle accuse sui brogli: ''Chi ne parla ancora non può governare''. E sottolinea: ''Il nostro non sarà un governo di spartizione''
    .

    Ultimi giorni di campagna elettorale e lo scambio di battute tra i principali candidati premier si infiamma.
    Berlusconi torna a tirare in ballo la questione dei brogli e Veltroni replica che chi continua a parlarne non può governare.
    "Ma chi parla ancora di brogli come si pensa possa governare il Paese?'', si chiede.
    ''Noi qui parliamo della vita concreta del Paese e non se ne può più di certe discussioni.
    Basta'', esorta il candidato premier del Pd intervendo a 'Porta a Porta'.
    Quello di Berlusconi "è un altro mondo, è un mondo generazionalmente diverso, è un mondo che se tornerà al governo farà altri disastri".
    E il numero uno del Pd si toglie anche qualche sassolino dalla scarpa.
    Parlando della campagna elettorale del centrodestra sottolinea come sia stata "ispirata dall'odio" e per quanto riguarda la proposta di Berlusconi di affidare una Camera all'opposizione solo se Napolitano presenterà le dimissioni, ''non è altro che l'ennesimo tentativo di avvelenare la vita democratica del Paese''.
    "Ecco questo è il rispetto delle istituzioni".
    Il candidato premier del Pdl - aggiunge Veltroni - non riesce a togliersi dalla testa che le istituzioni non appartengono a nessun partito, ma appartengono ai cittadini".
    Il leader del Partito Democratico critica anche le affermazioni di Berlusconi sul test di sanità mentale per i magistrati.
    Del resto, già in mattinata, Veltroni si era dimostrato scettico sulla possibilità che l'ex premier, una volta al governo, rinunciasse alla presidenza di un ramo del Parlamento.
    ''I know my chicken, conosco i miei polli - aveva detto dal salotto di 'Porta a Porta' - Quante volte ha detto una cosa e poi ne fa un'altra...''.
    Il candidato premier torna poi sulla lettera inviata ieri a Berlusconi in cui proponeva un patto di lealtà alle istituzioni.
    "Ha risposto parlando di comunismo, perché non può rispondermi nel merito - sottolinea - perché nel suo schieramento c'è chi vuole la secessione e c'è chi non rispetta il tricolore".
    Polemiche a parte, Veltroni parla anche di un futuro governo del Pd.
    "Noi non avremo il problema di dare un ministro alla Lega, un altro ad An e così via.
    Il nostro non sarà un governo di spartizione".
    Al candidato premier del centrosinistra "piacerebbe avere due donne nella squadra di governo: Anna Maria Artoni, che è stata presidente dei Giovani industriali, e Ileana Argentin, una donna disabile che è stata mia delegata all'handicap al Comune di Roma".
    Fra i primi provvedimenti ci ''sarà meno scorte per i ministri'', mentre andranno mantenute per i magistrati o per quelle persone a rischio come il giuslavorista Pietro Ichino.
    E sulla sanità, propone che "la politica nomini soltanto ministri e assessori".
    Nelle parole di Veltroni anche la questione Alitalia.
    ''La vicenda sindacale ha giocato di sponda con una situazione in cui c'è stata un'interferenza della politica.
    Su Alitalia sono state dette cose incredibili'', osserva. Così hanno prevalso ''gli interessi elettorali, di bottega, sugli interessi del Paese''.
    Mafia, camorra e 'ndrangheta possono condizionare il voto?
    Viene chiesto a Veltroni. "Assolutamente sì e non vorrei che certe frasi che sento fossero un messaggio...", risponde.

    Fonte: Adnkronos/Ign | vai alla pagina
    Argomenti: Berlusconi, mafia, alitalia, veltroni, voto, elezioni politiche 2008 | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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Commenti (1)

  • Inserito il 16 aprile 2008 da 2090
    Vi prego, basta con le accuse e con il litigio: è il momento di operare per il bene del Paese. gerione

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