Continuità e cambiamenti nella gestione dell’emergenza Numeri alla mano

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I dati sono un ottimo modo per analizzare fenomeni, raccontare storie e valutare pratiche politiche. Con Numeri alla mano facciamo proprio questo. Una rubrica settimanale di brevi notizie, con link per approfondire. Il giovedì alle 7 in onda anche su Radio Radicale. Vai all’articolo “Il governo Draghi e la gestione dell’emergenza tra continuità e volti nuovi“.

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i responsabili politici del ministero della salute, confermati nel passaggio dal secondo governo Conte al nuovo esecutivo. La conferma di Roberto Speranza (Liberi e uguali) come ministro della salute, aveva da subito fatto pensare a una scelta di continuità nella lotta alla pandemia tra il governo Draghi e il precedente. Continuità che poi è stata confermata dalla nomina dei sottosegretari. Oltre a Speranza infatti, anche il viceministro Sileri (Movimento 5 stelle) ha mantenuto il suo incarico. Dei responsabili politici del ministero in carica nel secondo governo Conte in effetti, solo Sandra Zampa (Partito democratico) non è stata confermata. Vai al grafico

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nuovo sottosegretario al ministero della salute. Al posto di Sandra Zampa infatti è stato nominato Andrea Costa, un politico ligure con una storia nel centro destra ma che negli ultimi anni si è spostato verso partiti con una vocazione più centrista. Si tratta dunque di una figura che da un lato non è legata alla maggioranza che sosteneva il precedente governo, ma che dall’altro non è neanche assimilabile alle forze politiche che più duramente hanno contestato la gestione dell’emergenza sanitaria da parte del secondo governo Conte. La composizione dei vertici politici del ministero della salute fa dunque eccezione rispetto alla generale struttura politica del governo. Nella maggior parte dei ministeri infatti laddove è stato nominato un ministro di un certo partito politico, i suoi sottosegretari sono generalmente di “colore” opposto. Vai all’articolo

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giorni dal voto di fiducia. Il tempo dopo il quale i dirigenti dei ministeri cessano dal loro mandato se non confermati. Questo meccanismo, previsto dallo spoil system, è molto importante nell’analisi del rapporto tra politica e vertici amministrativi. Un tema cruciale in tutti i ministeri in questa fase ma a maggior ragione per il ministero della salute, visto lo scontro avvenuto alcuni mesi fa tra Sileri e il segretario generale del ministero, Giuseppe Ruocco, cui il viceministro aveva chiesto le dimissioni. Vai all’articolo

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le nomine effettuate da Draghi nelle strutture per la gestione dell’emergenza che ricadono sotto la presidenza del consiglio. Il primo cambio al vertice è avvenuto alla protezione civile. Angelo Borrelli, a capo del dipartimento dal 2017, è stato infatti sostituito da Fabrizio Curcio. Il secondo ha riguardato il commissario straordinario Arcuri, sostituito dal generale Figliuolo. Vai al grafico

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degli importi messi a bando dall’inizio dell’emergenza coronavirus (pari 6,9 miliardi di euro sui 13,1 totali) sono stati indetti dal commissario straordinario. Arcuri è il manager di una grande azienda partecipata che si occupa di investimenti (Invitalia). Una figura che poteva essere considerata molto adatta a gestire acquisti pubblici centralizzati di mascherine, dispositivi sanitari e strumentazione di vario tipo in un momento di grave carenza, in cui tutto il mondo competeva per l’acquisto di questi beni. Ad oggi tuttavia il reperimento di questi articoli non è più un elemento di criticità. Il generale Francesco Paolo Figliuolo, nominato nuovo commissario straordinario, ricopre il ruolo di comandante logistico dell’esercito. Un profilo quindi molto diverso da quello di Arcuri, che sembra più funzionale a una gestione centralizzata del piano di vaccinazione, piuttosto che agli acquisti e ai bandi pubblici. Vai all’articolo

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