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Dichiarazione di Valter VELTRONI

Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: PD) 


 

"Si all'opposizione dura ma dico no allo scontro ideologico"

  • (18 giugno 2008) - fonte: La Repubblica.it - inserita il 19 giugno 2008 da 31

    Il segretario del Pd: "No agli ondeggiamenti, terrò la barra ferma" "L'abolizione dei processi non è certamente una priorità del Paese"

    ROMA - "Faremo ciò che è giusto: una opposizione dura e seria sulle politiche sociali quando servirà. Ma la faremo con la nostra identità, perché non partecipiamo al ritorno al passato".
    Walter Veltroni spiega così la nuova fase dei rapporti con il governo.
    Promette un'opposizione inflessibile, senza, però, "tornare al clima di odio e scontro ideologico e strumentale".
    D'altronde, dopo la fase del dialogo e del confronto, le ultime mosse del Cavaliere hanno fatto virare bruscamente la rotta al Pd.
    Quello che Veltroni vede davanti è una "tela strappata" dalle ultime iniziative del premier in materia di giustizia. Per questo il segretario del Pd punta a tenere "ferma la barra, difendere la linea in cui si crede per affrontare i momenti di bassa sapendo che arriveranno quelli di alta, senza ondeggiare".
    Parole che sembrano richiamare non solo i contrasti con il governo, ma anche le turbolenze che agitano le varie anime del Pd.
    Perché è questa da seguire, continua Veltroni, convinto che l'opposizione "non avrà tempi biblici" perché la destra "non è capace di dare risposte alle domande che essa stessa ha evocato".

    "Una forza saggia non imposta la sua azione con l'ansia e l'affanno di risolvere i problemi domani mattina. In Europa quando si perde, ci si prepara a vincere e io sono convinto che la politica sociale della destra non sia capace di dare risposte di lungo periodo e non parlo di dieci anni, ma dell'anno prossimo".
    E, invece, continua il segretario del Pd quello che il governo Berlusconi propone è una gerarchia delle priorità che Veltroni contesta: "Abbiamo cominciato con il decreto 'Salva Retequattro' e dopo un mese ecco arrivare l'abolizione dei processi. Nel paese invece si parla di altro: di salari, di impoverimento delle famiglie".

    Quello di cui non si parla più, invece, è il destino dell'Alitalia.
    "C'è un grande e insopportabile silenzio eppure è un problema che è una mina innescata - ragiona Veltroni - Non se ne sente più parlare eppure sono decine di migliaia di posti di lavoro a rischio ed è in gioco l'assetto strategico del nostro trasporto".

    Fonte: La Repubblica.it | vai alla pagina
    Argomenti: comizio, alitalia, attività politica, pd, politiche sociali, Retequattro, Veltroni Walter | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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