L’impatto del Pnrr sulla povertà educativa in Valle d’Aosta #conibambini

La vera sfida del Pnrr è ridurre i divari tra i territori, anche nel contrasto della povertà educativa. Approfondiamo la situazione attuale in Valle d’Aosta e cosa prevede il piano per la regione su 3 temi: asili nido, nuove scuole e dispersione scolastica.

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Il Pnrr interviene su numerosi fronti relativi alla povertà educativa, dagli asili nido all’edilizia scolastica, dal contrasto all’abbandono precoce alla riduzione dei divari territoriali nell’istruzione.

Interventi che riguarderanno anche la Valle d’Aosta, dai primi livelli d’istruzione a quelli più elevati.

L’offerta di asili nido e l’investimento del Pnrr

Partendo dagli asili nido, in Valle d’Aosta nel 2020 sono 1.039 i posti offerti nei nidi e nei servizi per la prima infanzia, a fronte di oltre 2.500 residenti con meno di 3 anni nella regione. Ovvero una copertura del 40,6%, al di sopra della soglia del 33% fissata in sede Ue e superiore anche rispetto alla media nazionale (27,2%). Oltre ad essere una delle sei regioni italiane che supera l’obiettivo europeo, è anche la terza per copertura potenziale in termini percentuali.

La città di Aosta riporta un valore di 25,6 posti ogni 100 residenti tra 0 e 2 anni. Un dato inferiore rispetto alla media nazionale. Al netto del capoluogo, tra i comuni con più residenti con meno di 3 anni si segnala Sarre, con il 32,2% dei posti disponibili.

I dati qui presentati fanno riferimento agli esiti delle graduatorie pubblicate ad agosto dal ministero dell’istruzione. Comprendono le informazioni presenti negli allegati relativi agli interventi per asili nido e poli dell’infanzia (all. 1, 2 e 4). L’efficacia di tali graduatorie è subordinata alla registrazione degli organi di controllo e non si possono considerare ancora definitive. Va infatti tenuto presente che prima della sottoscrizione dell’accordo di concessione potranno essere svolte ulteriori verifiche sull’ammissibilità dei progetti. Per alcuni importi è prevista una successiva rimodulazione; altri presentano l’indicazione “riserva” sulla graduatoria. Il dato sull’offerta attuale misura, in relazione alla popolazione residente tra 0 e 2 anni, quella prevista nel 2020 da asili nido e servizi integrativi per la prima infanzia, nel settore pubblico e in quello privato.

FONTE: elaborazione openpolis – Con i Bambini su dati ministero dell’istruzione e Istat
(pubblicati: giovedì 18 Agosto 2022)

In questo contesto il Pnrr stanzia 4,6 miliardi sull’investimento per gli asili nido e le scuole per l’infanzia. Di questi, accanto alle risorse che finanzieranno progetti già in essere, è stato varato un bando da 3 miliardi di euro, di cui 2,4 per i soli nidi.

Di tali risorse, stando alle graduatorie pubblicate in agosto, in Valle d’Aosta dovrebbero arrivare con il nuovo bando oltre 944mila euro per gli asili nido e poli d’infanzia, pari allo 0,04% dei 2,4 miliardi di euro stanziati.

Complessivamente nella regione è previsto il finanziamento di 2 progetti. Di questi, 1 è entrato nelle graduatorie pubblicate lo scorso agosto come ammesso, 1 come riserva.

Va comunque tenuto presente che quelli pubblicati nelle graduatorie di agosto non necessariamente corrispondono agli importi definitivi: prima della sottoscrizione dell’accordo di concessione potranno essere svolte ulteriori verifiche sull’ammissibilità e per alcuni importi è già prevista una successiva rimodulazione. Altro elemento cruciale è dato dal fatto che, come detto, molti interventi presentano l’indicazione “riserva” nella graduatoria.

Con questi caveat, sulla base delle graduatorie pubblicate in agosto, il singolo progetto con l’importo maggiore è una demolizione e ricostruzione per il comune di Aosta. Un intervento da 614.853,75 euro. L’altro intervento è una riqualificazione per la creazione di nuovi posti nel comune di Challand-Saint-Anselme con un importo richiesto di 330.000 euro (quest’ultimo ammesso con riserva).

La costruzione di nuove scuole

Un altro aspetto di cui si occupa il Pnrr è la costruzione di nuove scuole sostenibili. Un investimento da 1,19 miliardi per la realizzazione di oltre 200 nuove scuole, di cui 2 previste in Valle d’Aosta.

Nella regione, in base ai dati relativi all’a.s. 2020/21, sono presenti 143 edifici scolastici. Dal punto di vista della sostenibilità, per 105 in quell’anno era stata dichiarata la dotazione di accorgimenti per ridurre i consumi energetici, come la presenza di vetri o serramenti doppi, l’isolamento di coperture e pareti esterne, oppure ancora la zonizzazione dell’impianto termico, che consente un dispendio più accurato per la climatizzazione degli ambienti.

Il 73,43% degli edifici scolastici in Valle d’Aosta presenta quindi questo tipo di accorgimenti, più della media nazionale (57,5%). È una delle regioni che riporta il valore maggiore, seconda solo al Veneto (79,07%).

Scendendo a livello comunale, tra i comuni della regione con più residenti tra 6 e 18 anni spicca Aosta dove l’81,48% delle scuole è dotato di accorgimenti per il risparmio energetico.

I punti sulla mappa localizzano gli interventi finanziati nell’ambito del bando nuove scuole del Pnrr. La dimensione cresce in funzione dell’importo previsto. Il colore dei comuni varia in base alla quota di edifici scolastici che in quel territorio dispongono di accorgimenti per la riduzione dei consumi energetici (più intenso il colore, maggiore la quota di edifici per cui è dichiarata la presenza di accorgimenti).

FONTE: elaborazione openpolis – Con i Bambini su dati ministero dell’istruzione
(pubblicati: domenica 17 Luglio 2022)

Su questa situazione si innestano gli interventi del Pnrr, con una serie di investimenti per l’edilizia scolastica tra cui quelli per la costruzione di nuove scuole. Sono 2 le aree individuate per la Valle d’Aosta, per un totale di 1.873,76 mq e un importo complessivo richiesto di circa 4,4 milioni di euro euro, in base alle graduatorie pubblicate nel maggio scorso. Uno dei due interventi per le nuove scuole della regione riguarderà edifici nella classe energetica F, una di quelle meno efficienti.

I maggiori interventi riguardano la scuola secondaria di I grado inferiore di Valtournenche con un importo richiesto di 2,8 milioni di euro. Si tratta di un intervento su edifici di 1169.76 mq, attualmente in classe energetica F, per cui è prevista la demolizione con ricostruzione sul posto. L’altro è un progetto di natura analoga che riguarda il comune di Donnas, su edifici di 704 mq con un importo richiesto di 1,8 milioni di euro circa.

Il contrasto ai divari educativi esistenti

In Valle d’Aosta il tasso di abbandono scolastico nel 2021 si è attestato al 14,1%. Un dato superiore alla media nazionale e a 5 punti di distanza dall’obiettivo continentale del 9% entro il 2030. Considerando tutte le regioni, è la quarta tra quelle con il valore maggiore.

Per quanto riguarda i divari educativi negli apprendimenti in classe, nei test Invalsi 2020/21, oltre il 25% degli studenti valdostani in III media si è attestato sui livelli di competenza 1 e 2 in italiano. Si tratta di quelli considerati non adeguati, a fronte di una media nazionale del 39% circa.

Sebbene la quota sia inferiore alla media italiana, si tratta di dati cui dedicare comunque un’attenzione prioritaria. I bassi livelli di competenza sono infatti uno dei segnali più rilevanti della dispersione scolastica. Il Pnrr interviene con un investimento apposito, che ha tra gli obiettivi quello di scendere nel 2026 al 10,2% di abbandoni precoci nel nostro paese. Tale intervento vale 1,5 miliardi, di cui 500 milioni assegnati con una prima tranche attraverso un decreto del ministero dell’istruzione nel giugno di quest’anno.

Nella regione restano comunque ampi divari educativi sugli apprendimenti in classe. Nei test Invalsi 2020/21, il 25,4% degli studenti valdostani in III media si è attestato sui livelli di competenza 1 e 2 in italiano, considerati non adeguati, a fronte di una media nazionale del 39% circa.

Dati a cui dedicare un’attenzione prioritaria: i bassi livelli di competenza sono uno dei segnali più rilevanti della dispersione scolastica. Il Pnrr interviene con un investimento apposito, che ha tra gli obiettivi quello di scendere nel 2026 al 10,2% di abbandoni precoci nel nostro paese. Tale intervento vale 1,5 miliardi, di cui 500 milioni assegnati con una prima tranche attraverso un decreto del ministero dell’istruzione nel giugno di quest’anno.

FONTE: elaborazione openpolis – Con i Bambini su dati ministero dell’istruzione e Istat
(pubblicati: martedì 28 Giugno 2022)

Risorse che, nella Valle d’Aosta, sono destinate a 19 istituti, per un totale di circa 2,9 milioni di euro. Si tratta dello 0,59% delle risorse stanziate con questo decreto. Il finanziamento maggiore nella regione agli istituti con sede nel comune di Aosta, con 9 istituti finanziati.

L’istituto più finanziato è il liceo delle scienze umane e scientifico “Regina Maria Adelaide” di Aosta, cui sono destinati 249.267,89 euro. Seguono l’istituto tecnico e professionale regionale “Corrado Gex” di Aosta con 246.421,31 euro e il liceo classico, artistico e musicale di Aosta con 227.622,45 euro.

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Nidi e poli per l’infanzia Valle d’Aosta

Nuove scuole Valle d’Aosta

Piano dispersione (I tranche) Valle d’Aosta

I contenuti dell’Osservatorio povertà educativa #conibambini sono realizzati da openpolis con l’impresa sociale Con i Bambini nell’ambito del fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. Mettiamo a disposizione in formato aperto i dati utilizzati nell’articolo. Li abbiamo raccolti e trattati così da poterli analizzare in relazione con altri dataset di fonte pubblica, con l’obiettivo di creare un’unica banca dati territoriale sui servizi. Possono essere riutilizzati liberamente per analisi, iniziative di data journalism o anche per semplice consultazione. I dati relativi al Pnrr sono stati elaborati a partire dalle graduatorie e dalle informazioni pubblicate dal ministero dell’istruzione.

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