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La spesa per l’istruzione in Italia e in Ue Numeri alla mano

I dati sono un ottimo modo per analizzare fenomeni, raccontare storie e valutare pratiche politiche. Con Numeri alla mano facciamo proprio questo. Una rubrica settimanale di brevi notizie, con link per approfondire. Il giovedì alle 7 in onda anche su Radio Radicale. Leggi Il grande potenziale dell’investimento in istruzione Ascolta il nostro podcast su Radio […]

Il grande potenziale dell’investimento in istruzione #conibambini

Nel 2022 l'Italia ha speso circa il 4% del proprio Pil in istruzione, un dato piuttosto stabile nell'ultimo decennio e inferiore alla media Ue (4,7%). L'investimento sul comparto può contribuire a ridurre i divari educativi e sociali esistenti.

Le implicazioni sociali, educative ed economiche della laurea #conibambini

L'Italia resta uno dei paesi Ue con meno laureati, un fenomeno che ha implicazioni sulla trasmissione della povertà educativa da una generazione all'altra. Maggiore l'istruzione dei genitori, minore la povertà e la frequenza di abbandono scolastico tra i figli.

La continuità didattica per valorizzare il lavoro degli insegnanti #conibambini

Per essere punto di riferimento di studenti e comunità educante, è essenziale la continuità didattica degli insegnanti, spesso compromessa in scuole e territori svantaggiati. Un fenomeno affrontato in modo diverso dai paesi Ue e che varia molto sul territorio nazionale.

L’impegno degli adolescenti nel volontariato #conibambini

Dopo la pandemia la partecipazione attiva in associazioni di volontariato ha subito un calo. In controtendenza, vi sono segnali di recupero tra i giovani di 14-17 anni tra 2021 e 2023. Restano ampi i divari tra centro-nord e sud nella diffusione di organizzazioni non profit.

La condizione sociale incide ancora sull’iscrizione all’università #conibambini

L'Italia resta agli ultimi posti in Ue per quota di laureati. Un ritardo che ha un forte retroterra sociale e territoriale. Gli adolescenti con alle spalle una famiglia con difficoltà intendono andare all'università nel 46% dei casi, contro il 67,1% dei coetanei avvantaggiati.

Come vanno gli apprendimenti in quinta superiore #conibambini

Per il secondo anno consecutivo, l'esame di maturità si svolgerà in modalità ordinarie, dopo l'eccezione del Covid. Resta da capire se il completo ritorno alla normalità riguarderà anche gli apprendimenti degli studenti, spesso compromessi nella pandemia.

Come le opportunità educative incidono sull’accesso al lavoro #conibambini

La scuola è uno dei fattori che determinano le maggiori o minori possibilità di occupazione. Per questo garantire un diritto equo all'istruzione di qualità è essenziale: i comuni con bassa scolarità spesso coincidono con quelli a bassa occupazione, specie nel sud.

L’istruzione è fondamentale per ridurre i divari nei percorsi Ict #conibambini

In Italia le laureate nei percorsi inerenti le tecnologie dell'informazione sono il 16,8%. Per colmare questa differenza con i laureati, che incide sulle prospettive lavorative delle ragazze, è importante agire sull'educazione sin dai primi anni di età, abbattendo gli stereotipi di genere.

Il problema dell’inquinamento per scuole e studenti in Italia #conibambini

L'Italia è quarta in Ue per quota di giovani che segnalano problemi ambientali o di inquinamento nel territorio in cui vivono. Una condizione che in alcuni casi riguarda le stesse scuole.