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Il grande potenziale dell’investimento in istruzione #conibambini

Nel 2022 l'Italia ha speso circa il 4% del proprio Pil in istruzione, un dato piuttosto stabile nell'ultimo decennio e inferiore alla media Ue (4,7%). L'investimento sul comparto può contribuire a ridurre i divari educativi e sociali esistenti.

L’accesso alle opportunità educative per gli studenti con disabilità #conibambini

Crescono gli studenti con disabilità nelle scuole del nostro paese, un aumento che testimonia anche una crescente capacità di inclusione. Tuttavia la possibilità di accesso effettivo alle opportunità educative resta tutt'altro che paritaria rispetto ai coetanei.

Le implicazioni sociali, educative ed economiche della laurea #conibambini

L'Italia resta uno dei paesi Ue con meno laureati, un fenomeno che ha implicazioni sulla trasmissione della povertà educativa da una generazione all'altra. Maggiore l'istruzione dei genitori, minore la povertà e la frequenza di abbandono scolastico tra i figli.

La continuità didattica per valorizzare il lavoro degli insegnanti #conibambini

Per essere punto di riferimento di studenti e comunità educante, è essenziale la continuità didattica degli insegnanti, spesso compromessa in scuole e territori svantaggiati. Un fenomeno affrontato in modo diverso dai paesi Ue e che varia molto sul territorio nazionale.

L’abbandono e la dispersione scolastica in Italia Numeri alla mano

I dati sono un ottimo modo per analizzare fenomeni, raccontare storie e valutare pratiche politiche. Con Numeri alla mano facciamo proprio questo. Una rubrica settimanale di brevi notizie, con link per approfondire. Il giovedì alle 7 in onda anche su Radio Radicale. Leggi “Abbandono scolastico, un miglioramento che non dice tutto” Ascolta il nostro podcast […]

Abbandono scolastico, un miglioramento che non dice tutto #conibambini

Cala l'abbandono scolastico nel 2023, in linea con il trend seguito negli ultimi anni. Anche sulla dispersione implicita, dopo il Covid si registrano i primi segnali positivi. Non va però trascurata l'ampiezza dei divari sociali e territoriali che restano nel paese.

L’inclusione scolastica dei minori stranieri inizia dai primi anni di vita #conibambini

I bambini con cittadinanza non italiana partecipano molto meno dei coetanei all'istruzione prescolare. Ciò pone un problema nella capacità di inclusione del sistema educativo, negli anni successivi, su diversi fronti: dagli apprendimenti alle relazioni con i coetanei.

La condizione sociale incide ancora sull’iscrizione all’università #conibambini

L'Italia resta agli ultimi posti in Ue per quota di laureati. Un ritardo che ha un forte retroterra sociale e territoriale. Gli adolescenti con alle spalle una famiglia con difficoltà intendono andare all'università nel 46% dei casi, contro il 67,1% dei coetanei avvantaggiati.

A quando risale l’edilizia scolastica in Italia #conibambini

La maggior parte dell'edilizia scolastica è stata costruita tra gli anni '50 e i primi '90, prima delle innovazioni normative degli ultimi trent'anni. Circa un edificio su 10 è stato costruito dal 1997, con ampie differenze sul territorio nazionale.

Le capacità dei giovani da non disperdere #conibambini

Dopo la pandemia si registra un calo dei neet, giovani che non studiano, non lavorano e non sono in formazione. Tuttavia, il nostro paese resta ancora ai primi posti nel contesto europeo per incidenza del fenomeno e i divari territoriali sono ampi.