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Quanto visto finora, ha consentito soprattutto un confronto tra comuni e province del Piemonte.

Ma, come già argomentato nel capitolo sugli asili nido, quando ci si confronta con la quarta città italiana per popolazione, abitata da oltre 800mila persone di cui circa 120mila minori, anche la media comunale diventa riduttiva. Serve una diversa scala di interpretazione, perché all’interno di un territorio come questo possono convivere – a poche centinaia di metri di distanza – situazioni radicalmente differenti.

Torino, le tendenze socio-demografiche nel decennio

Partiamo dalla presenza di minori. In una città metropolitana con ampi territori montani e interni, Torino è uno dei pochi comuni in cui la popolazione minorile ha maggiormente tenuto. Il capoluogo rientra infatti nella minoranza di comuni torinesi in cui la popolazione non è drasticamente diminuita nel corso del decennio scorso.

Un dato che riflette, come per molti altri capoluoghi, la maggiore centralità e la maggiore presenza di servizi e offerte occupazionali. Elementi che spesso spingono le famiglie a trasferirsi dai comuni periferici verso i poli e i loro hinterland. Per questo il numero di bambini a Torino, nel decennio appena trascorso, è rimasto piuttosto stabile, tra i 120 e 130mila residenti con meno di 18 anni.

FONTE: elaborazione openpolis - Con i Bambini su dati demo.Istat
(ultimo aggiornamento: lunedì 1 Gennaio 2018)

Il report in formato pdf

Ciò non significa che in parallelo non sia diminuito, e anche drasticamente, il numero delle nascite. Tra 2010 e 2019 - quindi già prima dell'emergenza Covid - il numero di nati vivi nel comune di Torino è passato da 8.159 a 6.099, un calo del 25%. Nel 2020 tale tendenza si è accentuata, con le nascite ferme a meno di seimila (5.779). Un calo, prendendo l'intero decennio, superiore al 29%.

 

FONTE: elaborazione openpolis - Con i Bambini su dati comune di Torino
(ultimo aggiornamento: giovedì 31 Dicembre 2020)

Tale dato però mostra un andamento fortemente diversificato nella città. Le due circoscrizioni che si trovano all'estremo nord e all'estremo sud, rispettivamente la 6 e la 2, sono quelle che mostrano il calo più contenuto. La circoscrizione 6, che raggruppa quartieri come Barriera di Milano e Villaretto, mostra un calo del 24% nel decennio. Per la numero 2 (comprendente l'area di Mirafiori) il calo tra 2010 e 2020 invece si attesta al -18,8%. In entrambi i casi, un decremento molto inferiore al 29% medio.

FONTE: elaborazione openpolis - Con i Bambini su dati comune di Torino
(ultimo aggiornamento: giovedì 31 Dicembre 2020)

La pandemia ha avuto effetti diversi da zona a zona, anche rispetto alle nascite.

Tuttavia, se si confronta il numero delle nascite tra 2019 e 2020, ci si rende conto come nell'ultimo periodo la tendenza sia cambiata, probabilmente anche in ragione dell'impatto della pandemia. È infatti proprio la sesta circoscrizione, una di quelle che aveva "tenuto" maggiormente nell'arco del decennio, a segnare il maggior calo di nascite: -10% solo tra il 2019 e il 2020.

Il quadrante settentrionale appare quello più colpito dal calo di natalità nell'ultimo anno. Oltre alla sesta circoscrizione, si avvicinano alla doppia cifra anche la quarta (-9,3%) e la quinta (-8,5%).

FONTE: elaborazione openpolis - Con i Bambini su dati comune di Torino
(ultimo aggiornamento: giovedì 31 Dicembre 2020)

Ed è interessante notare come a subire il calo maggiore tra 2019 e 2020 sia stata proprio la circoscrizione, che - nell'anno precedente all'emergenza - mostrava il più alto numero di minori in assistenza economica. Con una quota che nella circoscrizione 6 raggiungeva l'1,4% di minori assistiti sul totale dei residenti.

FONTE: elaborazione openpolis - Con i Bambini su dati comune di Torino
(ultimo aggiornamento: martedì 31 Dicembre 2019)

Nella periferia nord più disagio sociale e maggiore calo delle nascite nell'ultimo anno.

Messi in fila, questi dati mostrano - in modo certo parziale e senza pretese di completezza - un primo aspetto delle tendenze demografiche sul territorio di Torino. Nell'arco del decennio scorso, i minori cali delle nascite si sono registrati nelle periferie nord e sud della città. Con l'emergenza Covid, a calare è stata soprattutto la periferia nord, cioè il quadrante della città più esposto al rischio disagio socio-economico per i minori.

Per approfondire tali tendenze demografiche, è necessario confrontare ulteriori dati, a partire dai valori immobiliari. Questi infatti hanno un ruolo cruciale nel definire le scelte e le possibilità abitative dei residenti, in particolare per le giovani famiglie con figli. Serve però scendere ulteriormente di livello, verificando zona per zona. In una valutazione dei prezzi delle abitazioni, infatti, le stesse circoscrizioni costituiscono perimetri troppo grandi per una analisi accurata.

Come i valori immobiliari delle zone incidono sulla presenza di minori

Nel caso di Torino, emerge la spaccatura tra le zone più centrali, dove il valore medio immobiliare (secondo le stime effettuate da Istat per la commissione periferie della scorsa legislatura) supera ampiamente i 2.000 euro al metro quadro, e il resto della città, al di sotto di quella soglia.

FONTE: elaborazione openpolis - Con i Bambini su dati Istat e Omi
(ultimo aggiornamento: mercoledì 5 Luglio 2017)

Sono infatti soprattutto le zone del quadrante centro-orientale a segnare i valori più elevati. A partire dal centro storico: la zona Piazza San Carlo - Piazza Carlo Felice è l'unica a superare i 3.000 euro al metro quadro. Seguita da quelle di Palazzo Carignano - Vecchio ospedale (2.975,60 €/mq), Corso Cairoli - Piazza Bodoni (2.930,30), Borgo Crimea - Monte dei Cappuccini (2.912,50), Borgo Po - Parco Michelotti (2.808,60) e Piazza Vittorio Veneto (2.748,60).

9,7% le zone subcomunali di Torino che raggiungono i 2.500 euro al metro quadro di valore immobiliare medio.

Sotto la soglia dei 2.500 euro, ma comunque al di sopra della media comunale (2.088 euro al metro quadro), si collocano anche le zone della parte orientale della città. Tra queste, Villa della Regina - Val Salice (2.323,90 €/mq), Santa Margherita, Strada di Pecetto - Eremo, Reaglie - Forni e Goffi, tutte e 3 con 2.300 euro al metro quadro.

All'opposto della classifica, sono 8 le zone statistiche dove il valore immobiliare medio non raggiunge i 1.500 euro al metro quadro. Si tratta di Mirafiori - Citta' Giardino, Borgata Monterosa, Drosso - Fornaci, Tre Tetti - Bellezia, Borgo Dora -Valdocco, Borgata Maddalene, Barriera di Stura - Istituto Rebaudengo, Barca - Bertolla - Abbadia di Stura.

1.325,20 €/mq la stima del valore immobiliare medio nella zona Barca - Bertolla - Abbadia di Stura. Il 36,5% in meno della media comunale.

Ma questi dati, in che modo incidono rispetto alla presenza di minori? Per verificarlo, è possibile confrontare il numero di residenti tra 0 e 14 anni nel 2011, come raccolti al censimento ed elaborati da Istat per la commissione periferie, e lo stesso dato nel 2020, raccolto dal servizio anagrafico del comune di Torino. Nella maggior parte delle zone si registra una forte diminuzione dei residenti sotto i 14 anni, ma con delle differenze.

FONTE: elaborazione openpolis - Con i Bambini su dati comune di Torino e Istat
(ultimo aggiornamento: lunedì 17 Maggio 2021)

Sembrano essere state soprattutto le zone con i valori immobiliari più elevati (interne alla linea bianca) ad aver subito i cali maggiori. Nelle zone con valori immobiliari oltre i 2.000 euro, la contrazione degli under 14 è stata superiore al 7,4% nell'arco del decennio. In quelle sotto tale soglia (esterne alla linea di demarcazione bianca) la contrazione è stata molto inferiore (-3,76%).

Nelle zone a ridosso della linea bianca si assiste ad una crescita dei minori residenti.

E in alcune zone, in particolare quelle nella fascia verde a ridosso della linea di demarcazione, si è assistito ad una crescita nella presenza di minori di 14 anni durante gli anni '10. Tra queste, La Fossata, Nuova Barriera di Milano, Borgata Montebianco, Borgata Monterosa, ma anche - con aumenti meno sostenuti - Nuova Barriera di Lanzo, Borgata Lucento, Madonna di Campagna e Borgata Aurora. In quasi tutti i casi si tratta di zone con valori immobiliari medi attestati attorno ai 1.500 euro al metro quadro.

 

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I contenuti dell'Osservatorio povertà educativa #conibambini sono realizzati da openpolis con l'impresa sociale Con i Bambini nell'ambito del fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. Mettiamo a disposizione in formato aperto i dati utilizzati nell'articolo. Li abbiamo raccolti e trattati così da poterli analizzare in relazione con altri dataset di fonte pubblica, con l'obiettivo di creare un'unica banca dati territoriale sui servizi. Possono essere riutilizzati liberamente per analisi, iniziative di data journalism o anche per semplice consultazione. I dati sulla popolazione 0-14 anni a Torino per zona sono di fonte Istat (2011) e comune di Torino (2020).

Foto credit: Thomas Pesquet (Flickr) - Licenza

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