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Dichiarazione di Giovanni GALLO

Alla data della dichiarazione: Consigliere Regione Veneto (Gruppo: L' Ulivo) 


 

Statuto Regionale e Autonomie. «Provincia abbandonata in un vicolo cieco»

  • (11 settembre 2008) - fonte: Uff. stampa Gruppo consigliare regionale Pd - inserita il 12 settembre 2008 da 31

    Domani, 12 settembre a Belluno, alle ore 11.00, presso Palazzo Piloni, sede della Provincia, il capogruppo del Partito Democratico in Consiglio regionale, Giovanni Gallo, assieme ai consiglieri PD e al segretario regionale del partito, Paolo Giaretta, si riuniranno con il presidente della Provincia, Sergio Reolon.

    «La sortita della maggioranza di centrodestra – spiega Giovanni Gallo – ha determinato uno scenario per noi inaccettabile. Siamo d’accordo con il riconoscimento della specificità della montagna veneta: ma questo non può accadere a discapito dell’unica provincia interamente montana, che a maggior ragione deve vedersi riconosciuta la propria specificità. Un principio fondamentale, questo, già previsto nella bozza di Statuto elaborata ancora nella precedente legislatura regionale e mantenuto fermo fino a ieri».

    Ma il capogruppo Gallo punta il dito anche nei confronti del Carroccio: «E’ sinceramente incredibile l’atteggiamento della Lega che si è totalmente appiattita sulla posizioni della maggioranza, rinnegando in questo modo sé stessa e tutte le promesse di maggiore autonomia che fino a ieri dispensavano ai cittadini bellunesi. Forse la Lega, che vede assai prossima la conquista della presidenza della Regione, si è lasciata contagiare dalla sindrome centralistica che caratterizza l’intero centrodestra?».

    «Un virus centralistico – prosegue l’esponente PD – che si era già ampliamente palesato con le esternazioni di Sernagiotto, fermo sostenitore dell’idea di eliminare le Province allo scopo di dare maggiori poteri ai Comuni. Tale strategia ha il sapore inequivocabile dell’inganno, perché sarebbe impossibile conferire ai singoli Comuni deleghe e competenze troppo ampie rispetto alle dimensioni e alle capacità operative delle amministrazioni comunali».

    «Caso esemplare di questo modello accentratore mascherato con un falso federalismo è quello del Demanio idrico. Da anni – denuncia Gallo - il centrosinistra si sta battendo per trasferire le competenze dell’ente alla Provincia di Belluno e, nonostante sia riuscito ad ottenere l’approvazione di una legge in materia, si deve scontrare con la tenace volontà della Giunta di trattenere in Regione non solo le competenze ma perfino le risorse che, pur essendo già state stanziate per il 2007 e il 2008, non sono ancora state concesse alla Provincia di Belluno».

    «Il dato di fatto – conclude Gallo – attorno al quale vogliamo ragionare con il vertice di domani è che il territorio bellunese è stato abbandonato in un pericoloso vicolo cieco. Il conferimento di funzioni e risorse rischia infatti di essere rinviato a data da destinarsi, attraverso leggi regionali che, come se non bastasse, sono ancora ben lontane dall’essere anche solo abbozzate: bisogna trovare una immediata via di uscita a questa situazione».

    Fonte: Uff. stampa Gruppo consigliare regionale Pd | vai alla pagina
    Argomenti: partito democratico, Statuti Speciali per Provincie e Regioni, centrosinistra, territorio, veneto, regione veneto, Lega Nord, consiglio regionale, Belluno | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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