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Dichiarazione di Franco GIDONI

Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: Lega) 


 

Come restare sempre vicini ai bellunesi.

  • (07 settembre 2008) - fonte: Il Gazzettino - Franco Gidoni - inserita il 07 settembre 2008 da 861

    «Ecco come siamo con la gente della nostra terra»

    Lontani da Roma, vicini a te. Ricordate? E' stato uno dei messaggi della nostra campagna elettorale per le elezioni politiche. Forse il più indovinato. Perché sintetizza lo spirito e la mentalità di politici e amministratori della Lega Nord. Ne abbiamo avuto la conferma anche con le recenti visite in provincia di due Ministri della Repubblica: prima Roberto Maroni a Cortina d'Ampezzo, poi Luca Zaia a Belluno e in Alpago. Il responsabile del Viminale assicura che tornerà in Veneto per incontrare i rappresentanti dei comitati referendari. Ai quali non è stato chiesto, come in passato, di andare a Roma. Proprio perché i problemi del territorio vanno discussi e risolti nel territorio. Il Ministro dell'Agricoltura, dal canto suo, ai palazzi e agli incontri istituzionali ha preferito il dialogo con agricoltori, allevatori e pastori. Per ascoltare direttamente dalla loro voce quali sono i problemi di chi lavora in montagna, in un settore delicato come quello primario. Ha visitato piccole aziende. E' entrato nelle stalle. Ha voluto stravolgere il programma per andare a visitare l'attività di un giovane agricoltore. Ha visto come e dove nascono i nostri prodotti. Ha ascoltato le richieste, risposto alle domande e spiegato quali saranno le prossime scelte. Ha ricordato la grande attenzione che c'è per la montagna, ad esempio citando i fondi stanziati nel piano regionale di sviluppo rurale. Senza proclami e senza polemiche. Perché questo è il suo, e il nostro, modo di operare. Vogliamo stare tra la gente, parlare la stessa lingua. Noi mettiamo i cittadini davanti a tutto.E' una questione di prospettive. C'è chi si impegna affinché l'ente che governa abbia maggiori competenze e più risorse, in modo da aumentare il proprio potere e la propria visibilità. Coltivando un disegno centralistico e prevaricatore dell'autonomia degli altri enti che governano il territorio. Calpestando quel principio di sussidiarietà che garantisce la libertà dei cittadini e la funzionalità della pubblica amministrazione. Insomma: mettendo l'ente, e quindi se stesso, davanti a tutto. Ma c'è anche chi, come noi leghisti, privilegia gli interessi dei bellunesi. Ne rispetta le idee e le opinioni. Il caso dei referendum secessionisti, anche da questo punto di vista, è emblematico. Pensate a chi ha inizialmente appoggiato la causa dei referendari con l'unico scopo di rafforzare la propria posizione, salvo poi cambiare idea. Poi pensate a chi, come la Lega Nord, ha mantenuto una posizione sempre coerente nel rispetto della volontà popolare. Una posizione scomoda, ma rafforzata anche dalle parole del Ministro dell'Interno Maroni.Una bella differenza e sostanziale, vero? Dal caso dei referendum secessionisti alle visite dei Ministri in provincia s'intuisce così qual è lo spirito che contraddistingue la Lega Nord: noi mettiamo i cittadini, i bellunesi, davanti a tutto.

    Fonte: Il Gazzettino - Franco Gidoni | vai alla pagina
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