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Dichiarazione di Giuseppe BORTOLUSSI

Alla data della dichiarazione: Assessore  Comune Venezia (VE)


 

Snobbato dal Comune di Venezia. Accolto da Zanonato sindaco di Padova.

  • (05 settembre 2008) - fonte: Il Gazzettino.it - Venezia.Mestre - r.i. - inserita il 05 settembre 2008 da 31

    Nè come assessore e nemmeno come segretario della Cgia.
    Giuseppe Bortolussi questa volta si distingue come collezionista. Una collezione originale la sua. Ben duemila oggetti di design. Sedie, poltrone, divani, librerie, pezzi di arredamento e accessori tutti rigorosamente dei più famosi designer italiani e stranieri. Un patrimonio di milioni di euro ora protetti in sei sedi sicure. Per capirne il valore solo un esempio. «Alcuni anni fa - racconta Bortolussi - mi offrirono una sedia di Marc Newson al prezzo di centoventi milioni di vecchie lire. Rifiutai la proposta perché troppo costosa. Ora quella stessa sedie è stata battuta all'asta per un milione e mezzo di dollari». E sono numerosi i pezzi di Marc Newson raccolti nella collezione di Bortolussi. Ma anche opere di designer di spicco come l'angolo-israeliano Ron Arad, il francese Philippe Stark, il tedesco Ingo Maurer soprannominato "poeta della luce". La prestigiosa lista prosegue con l'americano Charles Imes, Ettore Sottsas, gli italiani Gaetano Pesce e i fratelli Castiglioni. «Tutti oggetti che sono delle vere e proprie sculture» spiega Bortolussi, a partire dalla sedia con buco di Charles Imes che sembra un orecchio disteso. Come assessore alle Attività produttive di Venezia Giuseppe Bortolussi aveva offerto le opere d'arte al Comune della sua città. «Dei duemila pezzi almeno settecento sono di grande valore» spiega. Ma il Comune di Venezia ha rifiutato l'offerta non mostrando interesse per quel design moderno. Allora Bortolussi si è rivolto alla vicina Padova e qui ha avuto più soddisfazione. Il sindaco Flavio Zanonato ha accolto la sua proposta a braccia aperte. È già stato individuato un grande deposito sorvegliato dove tutte le opere di design saranno collocate per un primo lavoro di catalogazione. Un lavoro che verrà fatto da una scuola di design padovana. Si tratta di una collezione sia antologia che per autori. Poi i pezzi migliori saranno protagonisti di una grande mostra ed infine diventeranno una esposizione permanente. «Stiamo pensando ad uno spazio articolato - spiega Giuseppe Bortolussi - che oltre all'esposizione permanente accolga anche altre mostre, luoghi per incontri, presentazioni di libri, un grande luogo da inserire negli itinerari museali di Padova».

    Fonte: Il Gazzettino.it - Venezia.Mestre - r.i. | vai alla pagina
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