La ministra Lamorgese e la nomina dei prefetti a due anni dall’entrata in carica Mappe del potere

Sono molte le nomine che competono al ministro dell’interno. Tra queste la scelta dei prefetti che andranno a dirigere gli uffici territoriali del governo.

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Le prefetture, o uffici territoriali del governo (Utg), sono articolazioni territoriali dello stato molto importanti nel nostro ordinamento. Alla guida di ciascuna prefettura siede un prefetto, ovvero un funzionario del ministero dell’interno che ha raggiunto il massimo grado in carriera. Oltre a guidare gli uffici territoriali del governo, i prefetti possono svolgere vari altri compiti sia presso il ministero sia come commissari nei comuni o in altri organi. Per questo il potere di nomina attribuito al ministro dell’interno è di grande importanza.

Il prefetto rappresenta il livello di carriera più elevato a cui possono ambire i “funzionari di carriera prefettizia” del ministero dell’interno. Vai a "Chi sono i prefetti"

Nuove nomine di prefetti

La stessa ministra dell’interno Luciana Lamorgese, prima di ricoprire questo incarico politico, ha intrapreso una lunga carriera nel ministero che l’ha portata a guidare le prefetture di Milano e di Venezia oltre a essere stata capo dipartimento e capo di gabinetto al ministero. Diventata ministra però ora è a lei che competono le nomine nella carriera prefettizia.

88 su 105 i prefetti attualmente al vertice di un ufficio territoriale del governo nominati in quella posizione dalla ministra Lamorgese.

Dopo poco più di 2 anni di mandato circa l’84% i prefetti al vertice di un ufficio territoriale del governo sono stati nominati da Lamorgese. A luglio del 2020 erano meno del 50%.

In Italia sono 103 gli uffici territoriali del governo (Utg), ciascuno dei quali ricalca grossomodo il territorio di una provincia. A Trento e a Bolzano al posto degli Utg sono presenti dei commissariati del governo, mentre ad Aosta le funzioni prefettizie sono svolte dal presidente della regione. Per la provincia di Sud Sardegna infine il prefetto competente è quello di Cagliari.

FONTE: openpolis
(ultimo aggiornamento: mercoledì 24 Novembre 2021)

Negli altri 17 Utg dunque il prefetto in carica deve ancora la sua nomina a uno dei due precedenti ministri. I prefetti nominati da Minniti sono ormai solo 3 (Antonio Cananà a Savona, Giovanni Bruno a Viterbo e Vito Cusumano presso il commissariato del governo di Bolzano). D'altronde sono ormai più di 3 anni che Minniti ha lasciato l'incarico.

Dopo di lui il ministero dell'interno è stato infatti guidato da Matteo Salvini e ad oggi sono ancora 14 i prefetti da lui nominati. A parte il numero però è importante rilevare che 2 di questi sono prefetti in città molto importanti ovvero Milano e Venezia.

Il ministero e le prefetture più importanti

Negli altri capoluoghi di regione invece il prefetto è stato nominato da Lamorgese. Non si tratta di un dato irrilevante. Le prefetture infatti non hanno tutte la stessa importanza. Essere nominati a capo di una prefettura piuttosto che di un'altra può fare molta differenza. Un particolare peso ad esempio è riservato alle prefetture dei capoluoghi di regione, che tra le altre cose svolgono funzioni di raccordo tra il governo e l'amministrazione regionale.

In ogni Regione a statuto ordinario il prefetto in capo all'ufficio territoriale del governo del capoluogo di regione svolge le funzioni di rappresentante dello stato per i rapporti con il sistema delle autonomie. Vai a "Che cosa fa il prefetto"

Se guardiamo alla nomina dei prefetti nel corso del 2021 non sono pochi gli incarichi assegnati in uno dei 18 Utg capoluogo di regione.

8 gli uffici territoriali del governo di capoluoghi di regione in cui il prefetto è stato nominato dalla ministra Lamorgese nel corso del 2021.

Tra questi 8 inoltre 3 erano già a capo di un altro Utg capoluogo di regione. Si tratta in particolare dei prefetti Annunziato Vardè, che da Potenza è stato trasferito presso la prefettura di Trieste, Valerio Valenti, passato da Trieste a Firenze, e Claudio Palomba, da Torino a Napoli.

Per quanto riguarda le nomine al vertice del Viminale invece, 4 dei 5 capi dipartimento sono stati nominati per la prima volta in quella posizione dalla ministra Lamorgese. Il capo del dipartimento per le libertà civili e l'immigrazione Michele di Bari è stato infatti nominato per la prima volta in quella posizione dal ministro Salvini. Tra questi 4 inoltre uno è il capo del dipartimento di pubblica sicurezza Lamberto Giannini, ovvero il capo della polizia. Un profilo dunque del tutto particolare.

Gli altri capi dipartimento sono Laura Lega (dipartimento dei vigili del fuoco) Carmen Perrotta (dipartimento per le politiche del personale e l'amministrazione) e Claudio Sgaraglia (dipartimento per gli affari interni e territoriali). Osservando la loro carriera è interessante notare che ciascuno di loro, prima di riceve l'incarico, aveva ricoperto il ruolo di prefetto in un ufficio territoriale del governo di un capoluogo di regione.

La prefetta Laura Lega al momento della nomina era prefetto a Firenze, Carmen Perrotta a Genova e Claudio Sgaraglia a Perugia.

FONTE: openpolis
(ultimo aggiornamento: mercoledì 24 Novembre 2021)

Disparità di genere ed età media nella carriera prefettizia

In un recente approfondimento abbiamo notato come il ministero dell'intero sia uno dei pochi dicasteri in cui il numero di donne a capo di un dipartimento è aumentato nell'ultimo anno, passando da 1 a 2.

2 su 5 le donne a capo di un dipartimento del ministero dell'interno.

Entrambe le dirigenti, come abbiamo visto, prima di arrivare a questa importante posizione sono state a capo della prefettura di una città importante. Segno che questo passaggio è ha un ha un certo peso in carriera per raggiungere i livelli più importanti all'interno del Viminale.

Anche in quest'ottica preoccupa la tendenza negativa che sta seguendo negli ultimi anni la percentuale di donne che occupano il vertice degli uffici territoriali del governo.

Nel 2016 infatti erano il 49,5% le prefette in Italia mentre oggi questa quota si è ridotta al 32,4%. Il dato degli scorsi anni inoltre era particolarmente significativo non solo da un punto di vista numerico ma anche sotto un profilo qualitativo. Infatti se si guarda agli Utg di capoluoghi regionali nel 2016 erano il 56% le donne al vertice, mentre nel 2018 addirittura il 66,7%.

I dati si riferiscono ai prefetti in carica al 31 dicembre di ciascun anno. In alcune annualità tuttavia non tutti i 103 prefetti e i 2 commissari straordinari del governo (a Trento e Bolzano) erano in carica in quella data. In alcuni casi infatti la carica è rimasta vacante per diversi mesi. Un aspetto che riguarda in particolare il 2016 quando al 31 dicembre erano 97 su 105 i prefetti in carica. Nel 2018 e nel 2019 invece erano 103.

FONTE: openpolis
(ultimo aggiornamento: mercoledì 24 Novembre 2021)

Col passare degli anni però la quota di donne alla guida di una prefettura si è costantemente ridotto. Un dato ancora più evidente negli Utg capoluoghi di regione.

22,2% le donne alla guida di una prefettura capoluogo di regione nel 2021. Nel 2016 erano il 66,7%.

È difficile dare un'interpretazione semplice a un calo così significativo. In ogni caso è evidente che si tratta di una tendenza che avrà un inevitabile impatto nei prossimi anni. Meno donne con il grado di prefetto infatti vuol dire a cascata meno donne in prefetture di città importanti e meno donne nelle posizioni chiave del ministero.

Infatti per quanto sia il ministro ad assegnare gli incarichi ai prefetti, questo deve inevitabilmente basarsi sul personale presente nella carriera prefettizia. Dunque se in questo settore la predominanza maschile va aumentando, anche la discrezionalità del ministro si riduce di conseguenza. Raggiungere il grado di prefetto peraltro non è un percorso rapido. La selezione di questo personale è il frutto di avanzamenti di carriera stratificati su più decenni. Si tenga presente infatti che l'età media di un prefetto è di 60 anni, e quella dei prefetti dei capoluoghi è leggermente più alta (63 anni).

 

Foto Credit: La ministra Lamorgese con la prefetta di Modena (ministero dell'interno)

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