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In Italia, l’offerta di asili nido e servizi per la prima infanzia è gradualmente cresciuta nel corso degli anni. Da una copertura di 22,5 posti per 100 bambini nel 2013, al 24% nel 2016. Una tendenza positiva, ma che tuttavia vede il nostro paese ancora distante dall’obiettivo Ue stabilito nel 2002.

Ogni stato membro deve garantire un posto in asili nido o servizi per la prima infanzia, ad almeno il 33% dei bambini sotto i 3 anni. Vai a "Che cosa prevedono gli obiettivi di Barcellona sugli asili nido"

Considerare il dato nazionale per monitorare i progressi verso l’obiettivo del 33% è importante, ma non è sufficiente per avere il quadro completo sulla diffusione del servizio in Italia. I dati regionali mostrano infatti un contesto articolato, con il nord del paese che presenta un’offerta tendenzialmente superiore a quella del sud. Inoltre, l’incremento di copertura che si è verificato a livello nazionale non ha coinvolto allo stesso modo tutte le regioni.

FONTE: elaborazione openpolis - Con i bambini su dati Istat
(ultimo aggiornamento: sabato 31 Dicembre 2016)

La copertura del servizio è aumentata in quasi tutta Italia, in particolare in Valle d'Aosta e Trentino Alto Adige, che presentano la maggiore crescita. Le uniche a rimanere escluse da questa tendenza sono invece Lombardia, dove la variazione è pari a 0, e Calabria e Sicilia, entrambe con una diminuzione dell'offerta di circa 1 punto percentuale.

La Lombardia costituisce dunque un'eccezione, in un contesto che vede tutta l'Italia settentrionale aumentare la propria copertura. Vista la particolarità del caso, approfondiamo l'analisi a livello provinciale, per individuare eventuali discrepanze nei diversi territori della regione.

Le norme europee e nazionali fissano come obiettivo il raggiungimento della quota di 33 posti in asili nido e servizi per la prima infanzia ogni 100 bambini sotto i 3 anni. Il dato misura l’offerta di asili nido e di servizi integrativi per la prima infanzia, nel settore pubblico e in quello privato.

FONTE: elaborazione openpolis - Con i Bambini su dati Istat
(ultimo aggiornamento: sabato 31 Dicembre 2016)

La provincia del capoluogo è al primo posto e supera, anche se di poco, l'obiettivo Ue del 33%. Seguono Bergamo, Monza Brianza e Pavia, che insieme a Milano sono le uniche ad avere un' offerta in asili nido al di sopra della media regionale, pari al 28,1%. Chiude la classifica Sondrio, con 17,8 posti disponibili per 100 bambini.

Gli asili nido sono la prima occasione educativa e di socialità per i minori.

Considerando il ruolo di questo servizio per i bambini, è importante che le strutture che lo forniscono siano presenti sul territorio in modo capillare, affinché più persone possibili possano usufruirne.

Per questo motivo, abbiamo approfondito ulteriormente il livello di analisi e verificato, per ogni provincia lombarda, la presenza di asili nido e servizi prima infanzia a livello comunale.

Dal quadro complessivo sono emerse in particolare due ricorrenze:

  • i comuni capoluogo si distinguono per coperture ampiamente sopra la media. E nelle province con l'offerta media più bassa, il divario rispetto al capoluogo tende ad aumentare;
  • i comuni montani registrano un'offerta tendenzialmente inferiore a quella degli altri territori.

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I contenuti dell'Osservatorio povertà educativa #conibambini sono realizzati da openpolis con l'impresa sociale Con i Bambini nell'ambito del fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. Mettiamo a disposizione in formato aperto i dati utilizzati nell'articolo. Li abbiamo raccolti e trattati così da poterli analizzare in relazione con altri dataset di fonte pubblica, con l'obiettivo di creare un'unica banca dati territoriale sui servizi. Possono essere riutilizzati liberamente per analisi, iniziative di data journalism o anche per semplice consultazione. La fonte dei dati sugli asili nido e servizi prima infanzia è Istat.

Foto credit: Unsplash Dragos Gontariu - Licenza

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